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FUORI DAL MONDO di Micaela Bartolucci

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[ 9 agosto 2018 ]

Disse Umberto Eco che «I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar, dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività…mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un premio Nobel. E’ l’invasione degli imbecilli».

Con l’arrivo del governo giallo-verde in tanti a sinistra sembrano avere perso la testa. Purtroppo non si tratta solo di “imbecilli”, ma anche di intellettuali e dirigenti politici e sindacali, che sono quindi considerati punti di riferimento culturale e modelli di riferimento. Uno di questi casi è, ahinoi, quello di Giorgio Cremaschi, che nella sua pagina facebook, in preda a convulsioni isteriche, si è lasciato andare a invettive scomposte a dir poco deliranti

*  *  *

E’ definitivo, ineluttabile, impossibile non rendersene conto. Una marea sempre crescente di anime salve ha buttato il cervello all’ammasso. Non è questione di società liquida o gassosa, non è questione, semplicemente, di seguire pedissequamente il pensiero dominante; qui la cosa è molto più seria, più profonda: è in atto un rincoglionimento progressivo ed assoluto di una parte che, per comodità, definisco sinistra e che copre un arco che va dai centri sociali al PD e risparmia solo pochi soggetti politici o politicizzati. A quest’ultimi, pur con tutte le differenziazioni del caso, va tutta la mia stima.

Il marxismo è, fondamentalmente, interpretazione della realtà, delle dinamiche politiche, economiche e sociali che intervengono in una data fase storica, è quindi, anche ma certamente non solo, studio e comprensione dell’oggi. Ecco. Dov’è tra questi soggetti sinistrati dal terremoto della fine dell’ideologia, che ci hanno sparato in faccia le élites neoliberiste (bontà loro!), lo studio della realtà? A che punto sono nella loro elaborazione teorica che possa spiegare le dinamiche sopracitate? Come espongono tali elaborazioni? Il nulla cosmico! questa è la risposta.

I vari sinistrati ormai non elaborano più alcun pensiero, non formulano alcuna analisi compiuta, ormai si va di slogan! Ma attenzione, anche qui, non parliamo neanche lontanamente di slogan originali, no, essi sono diventati megafono del becero servilismo al grande disegno ordoliberista. Totalmente incapaci di intendere, di capire e di volere…sono un’eco avvilente, immobile, banale, ridondante, scontata, ridicola, patetica del luogo comune: la sua santificazione! “…per chi non è abituato, pensare è sconsigliato” cantava Guccini.

Non pensano ma si esprimono; legandosi con un filo sottile a formare un unico coro di indignati cialtroni da circo mediatico: urlanti, sprezzanti, rancorosi, irosi… ma, come gli ignavi di dantesca memoria, seguono un vuoto vessillo “e io, che riguardai, vidi una insegna che girando correva tanto ratta, che d’ogni posa mi parea indegna; e dietro le venia sì lunga tratta” cit. Inferno, c. lll Parafrasando il Sommo, direi che di viltà hanno fatto il gran rifiuto!

Lasciandosi totalmente accadere la realtà, non elaborano, seguono il disegno preciso di un demiurgo intelligente che dai tempi dei romani sa cosa vuol dire il motto “divide et impera” cioè separa e domina. Allora eccoli pronti, come novelli crociati, a farsi paladini delle cause più disparate, secondo quello che il mercato delle idee offre loro. Gli esempi più recenti? Il gioco di specchi Salvini-governo-migranti… totalmente debussolati si sono esibiti in un patetico can can di prese di posizione surreali, da coro da stadio: profondità zero, brodo primordiale senza ritegno, cito qui alcune perle non rare! Prese da Fb, per rispetto alla loro stupidità o, nei migliori dei casi, alla loro incapacità elaborativa, copro le fonti…

Stessa cosa per i diversi argomenti che, armi geniali di distrazione di massa, vengono introdotti sui media: dal lancio di uova (che ha mandato all’ospedale anche italiani non di colore ma per i quali nulla si è detto) trasformato da gesto imbecille a complotto antimigranti, al dibattito sui vaccini che, lungi dall’essere scientifico-economico, è diventato sterile ed idiota o su caporalato e sfruttamento, assurto alle cronache con l’ennesima tragedia annunciata, ma trattato con la banale pochezza d venditori di grattachecche. A questo aggiungo i variegati volti dell’indignazione massmediatica, come i diversi “Je suis…” (profondo rispetto di chi scrive per la strage a Charlie Hebdo), gli indossatori selfieisti di magliettine rosse, i “qui ci abita un antifascista” (ed un profondo ignorante della lingua italiana che non sa che la frase, ridicola, contiene anche un errore grammaticale!)…tutti dietro a questi luoghi comuni feroci, in un unico colorato calderone.

Insomma, riassumendo cosa salta agli occhi di un alieno che si imbatta nei post contenuti in questa cloaca che sono i social-media? Che la colpa, la responsabilità di tutto quel che accade nell’universo è, chiaramente, di Salvini e di questo governo! Ormai qualsiasi cosa succeda, qualsiasi fatto, qualunque tragedia, per questi utili idioti autodecerebratesi, la colpa è di questo governo Cinquesvastiche e fascioleghista (affermazione da TSO, ma transeat…). Siamo al parossismo ed è grave.

Se è vero che il sonno della ragione genera mostri, Goya docet!, qui siamo in un serraglio, nel dietro le quinte del circo Barnum, in un film di Carpenter….

U.Eco, durante una Lectio magistrali all’università di Torino nel 2015 disse: “I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar, dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività…mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un premio Nobel. E’ l’invasione degli imbecilli” Allora certo che l’imbecillità è sempre esistita, certo che una certa sinistra ha sempre seguito i facili precetti del qualunquismo militante, certo che questa corsa al movimentismo ed alla lotta infantile non ideologica (arcobaleni, unicorni, no tav, no tap, no racism, stay human, no fascism, no discriminazione, sentinelli, not in my name, si ius soli…) è una malattia di questi tempi moderni che colpisce chi non ha una solida formazione politico-teorica, ma lasciar correre senza spendere una parola di critica politica, non è sano. E’ obbligatorio combatterla, vitale debellarla. Lasciarla proliferare senza cercare di arginarla, facendo finta di niente pensando che sia normale, è estremamente pericoloso per chi fa militanza, non attivismo, che c’è un’enorme differenza!

E’ assolutamente necessario fare seriamente il punto della situazione, chi vuole occuparsi di politica e vuole essere preso sul serio deve prendere coscienza delle dinamiche della realtà, deve slegarsi da questa parata di buffoni acritici, deve smarcarsi dal pressapochismo inculcato ad arte… Occorre riappropriarsi delle proprie capacità intellettive, occorre studiare per poter comprendere, occorre lottare contro la superficialità acritica e banalizzante, aprire orecchie e occhi per sentire e vedere senza i filtri del pensiero dominante.

Per scegliere da che parte stare e come, occorre conoscere, non basta leggere quattro cazzate su internet, conoscere vuol dire studiare, aprire quelle cose fatte di fogli di carta che, comunemente, chiamiamo libri e confrontarsi ma per farlo occorre avere gli strumenti necessari. Non si combatte con la clava contro chi usa un M16. Farlo non è eroismo, è stupidità.

Studiare è tempo e fatica, è far lavorare il cervello, sottolineare, cercare di capire, approfondire… Chi non lo fa è votato all’ammasso, all’ignoranza, è utile come lo furono i pezzenti a papa Urbano ll, usa il proprio pensiero come chi impugna la forchetta per assaporare il brodo, è convinto di fare politica mentre corre all’impazzata dietro ai fattarelli, crede di sapere mentre ignora profondamente, parla e pontifica su tutto senza aver compreso un cazzo, ha un’opinione su ogni accadimento ma è totalmente analfabeta e quindi non può leggere la realtà. Ignora l’umiltà, il sapere di non sapere, unica possibile fonte di conoscenza, si unisce a legioni di egocentrici, pavidi, segamentalisti combattenti per le cause più assurde ed improbabili, in prima linea senza linea…


Ancora peggio, diventa un combattente da tastiera o scende in piazza come singolo, un gregge di pecore acritiche senza pastore ma circondati dai cani da guardia del potere, che sa bene, sempre, da che parte stare e come sfruttare i mezzi di propaganda di massa che possiede. Allora, eccoli lì, schierati, tutti avanti lancia in resta verso i mulini a vento costruiti ad hoc nelle fabbriche del grande capitale, ma senza la dignità di Don Chisciotte, incoerenti Sancho Panza destinati al macello. Hic sunt leones? No, nessun leone, qui abbiamo, in prevalenza, solo inutili imbecilli acefali, voce del padrone, che ignorano i più semplici poliorceti ma pensano di combattere per il bene dell’umanità.

12 pensieri su “FUORI DAL MONDO di Micaela Bartolucci”

  1. Anonimo dice:

    OT: E non capisco cosa accade alla petizione su Foa che anche voi avete segnalato pochi giorni fa. Aveva superato quota 20.000 poi improvvisamente è scesa a circa 18900 e successivamente a circa 18300. In questo momento sta a 18418.Certo per raggiungere 20.000 in pochi giorni anche i sostenitori di Foa devono avere avuto delle buone "capacità di mobilitazione", ma è forse partito un "contrattachino" da parte degli avversari?

  2. Simone Bompadre dice:

    Il problema sta diventando di natura psichiatrica

  3. Anonimo dice:

    Penso che Change.org consenta di ritirare la propria firma.La qul cosa può essere accaduta vista la feroce campagna anti-Foa della stampa e delleTv di regime

  4. Anonimo dice:

    Lo so che change.org consente di ritirare la firma, ma stiamo parlando di circa 1600 in brevissimo tempo.

  5. Anonimo dice:

    "È definitivo,ineluttabile,impossibile non rendersene conto.Una marea sempre crescente di anime salve ha buttato il cervello all'ammasso".Io sarei ancora più drastico e domanderei loro(esercizio inutile):ma voi così acrimoniosi verso i fascio/leghisti(sic) lo eravate altrettanto quando avevate di fronte i vostri amati "governi amici"che smantellavano giorno dopo giorno quello che restava dell'unico strumento di difesa delle classi dominate, ovvero lo stato sociale?Dov'erano i sinistri sinistrati quando pochissime teste davvero pensanti denunciavano lo scempio compiuto?Ah già, c'era il pericoloso Cavaliere da sconfiggere, poi è stato il turno di Grillo,oggi di Salvini e i nazi/razzisti,insomma quello che conta è derubricare SEMPRE le proprie responsabilità vero?Cari sinistri sinistrati sarebbe più onesto iscriversi in massa all'Azione Cattolica(se già non lo siete).Intervento da incorniciare,brava Bartolucci.Luciano

  6. Anonimo dice:

    È sicuramente vero che lo stesso termine "sinistra" sia stato scippato da personaggi e formazioni che ben poco avevano ed hanno con una visione anche solo blandamente progressista. Tuttavia assistere a questa difesa di ufficio di un personaggio furbo e pericoloso come Salvini mi sembra un atto ambiguo e privo di qualunque prospettiva politica. Che si fa, allora? Si diventa tutti allegramente sovranisti, leghisti, antimeridionalisti, scaltri difensori degli interessi dei redditi elevati (flat fax), degli evasori (maxi condono in arrivo),delle famiglie cattoliche stile mulino bianco (nelle quali si commettono l'80 %delle violenze È degli omicidi, omofobi e xenofobi? A questo punto mi sorge un dubbio: che anche questo sito sia stato inglobato nella strategia di propaganda coordinata dagli staff lego stellati?Temo proprio che sia così. Stupido io a non accorgermene prima!

  7. Anonimo dice:

    Posso pure essere d'accordo con buona parte dell'articolo, ma il il riferimento ad Eco, intellettuale organico al PD, secondo me è del tutto inappropriato.Giovanni

  8. Unknown dice:

    Rispondo all'anonimo delle 03.08Perdonami ma non esiste né nel mio articolo né nel blog né in nessun documento di P101 alcuna difesa d'ufficio di Salvini. Per altro la sottoscritta non ha mai votato per nessuna delle due forze politiche che compongono questo governo. Il sovranismo è una scelta tattica, sono assolutamente contraria alla Flat tax, sono separata,atea e non mangio i biscotti del Mulino bianco.Allora, cos'è successo, come possono essere state così fraintese le mie parole? L'errore non è mio, l'articolo è chiarissimo, le posizioni di chi scrive lo sono altrettanto e condividono totalmente quelle espresse chiaramente nei 10 punti programmatici che trovi riportati qui nel blog, quindi nessuna difesa acritica di questo governo, anzi… Semplicemente non mi accodo alla definizione di Fascista perché da marxista conosco il fascismo e la sua origine storica e quindi sarei ridicola ed una povera mentecatto se usassi tale etichettatura per questo governo. Dunque ciò che scrivi parte da una cosa che si chiama preconcetto, cioè una presa di posizione affrettata, immediata ma senza nessun fondamento oggettivo, priva di un giudizio legato allo specifico dell'articolo. Non credo che tu sia stupido, semplicemente sei stato superficiale, hai dato un giudizio affrettato perché non ti sei preso il tempo di ragionare su quanto effettivamente scritto da me o nel blog. Maria Micaela Bartolucci

  9. Edoardo Pascarella dice:

    Ma in cosa consiste l'utilità di proporre, da parte di esponenti di rilievo del nuovo governo, l'abrogazione della legge Mancino?In tutta evidenza il nuovo governo è sotto un incredibile attacco mediatico (ricorda, fatte le dovute proporzioni, quello subito da Rifondazione Comunista allorché decise di togliere la fiducia al primo governo Prodi).La Lega non queste, all'apparenza, ridicole sparate si sta garantendo l'appoggio di tutta la galassia neofascista italiana ottenendo così due obiettivi: riequilibrare i rapporti di forza, almeno sul piano del possibile consenso elettorale, con il M5S e allo stesso tempo rafforzare l'esecutivo e sconsigliare, ai suoi più accorti nemici, di agitare la necessità di un immediata crisi di governo con il conseguente ed inevitabile ricorso alle urne che li vedrebbe, in questo momento, certamente soccombere.Agitare lo spettro di una svolta autoritaria serve però anche a favorire la ricomposizione, in una sacra alleanza antifascista, di tutta l'opposizione cosiddetta progressista garantendosi così la subalternità della sinistra "radicale" alle antipopolari e perdenti politiche europeiste del capitalismo cosmopolita neoliberale e neoliberista e non avere così pericolosi competitori a sinistra come sta avvenendo in altre parti d'Europa.

  10. Anonimo dice:

    Il cervello all'ammasso è di chi non vede che la parte leghista si può tranquillamente chiamare fascioleghista considerando diversi personaggi, argomentazioni politiche e ambienti che sono di casa con i leghisti. Comunque notare che sono all'ordine del giorno le dichiarazioni opposte tra ministri e parlamentari di Lega e M5S su tanti argomenti che con buona probabilità porteranno a una durata breve del governo, a meno di capitolazione delle idee di una delle due parti. Non parlate di contratto di governo che è una stronzata al pari dei programmi stile Unione di Prodi e simili.Saluti, Carlo.

  11. Unknown dice:

    Da marxista confermo che definire fascista la lega è una cazzata imprecisa, antistorica ed assolutamente banale. Il fascismo è stato un fenomeno storico ben preciso con peculiarità economiche, politiche e sociali. Unirmi al coro degli ignoranti che sventolano il loro inutile antifascismo in totale assenza di fascismo, sarebbe ridicolo…so che va molto di moda tra i terremotati della sinistra ma io, ripeto, essendo marxista, non mi unisco a questa schiera di inutili idioti che hanno scelto il rincoglionimento neoliberista. Stanno nello stesso campo di Confindustria, dei giornali del padronato ed insieme al PD… non è il mio campo e non lo sarà mai! Per quanto riguarda questo governo i nodi verranno al pettine con la presentazione della legge di bilancio…il resto è fuffa forviante, specchietto per le allodole, sinceramente non merita un'attenzione politica seria. Ultima cosa, Prodi era totalmente il portavoce dell'ordoliberismo europeista, così come lo è stato quel buffone di Renzi. Questo governo, per ora, non sembra seguire pedissequamente quella strada…ma ripeto ad ottobre vedremo da che parte andrà.

  12. Anonimo dice:

    I sovranisti denoaltri al governo sono servi dei padroni come quelli di prima se non peggio, dato che sono contro il ripristino dell'articolo 18 ante-Fornero e sono per la flat tax. Il decreto dignità non tocca in nulla il concetto della precarietà e la base del jobs act. Chi si definisce marxista invece di filosofeggiare di roba che il 99% della popolazione non sa cosa significa,ordoliberismo, si dovrebbe occupare di cose concrete e le cose concrete sono queste. Il resto è fumo, fuffa o una truffa di pari valore delle chiacchiere europeiste dei piddini e simili. Saluti.

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