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PATRIA E COSTITUZIONE di Fabio Frati

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[ 9 settembre 2018]

Ieri si è svolto a Roma, presso il Campidoglio, l’incontro promosso da Stefano Fassina per dare vita all’associazione  PATRIA  e COSTITUZIONE.  [nella foto un momento dell’incontro].

Domani pubblicheremo un resoconto ed un bilancio ragionato dell’iniziativa. Unanime comunque il parere della delegazione di Programma 101: un confronto vero che comincia a dare forma ad una sinistra patriottica per lanciare una sfida egemonica ai due populismi. Come si dice… se son rose fioriranno.

Nel frattempo pubblichiamo l’intervento svolto da Fabio Frati, a nome del Comitato centrale di P101.

11 pensieri su “PATRIA E COSTITUZIONE di Fabio Frati”

  1. dexxo dex dice:

    Ottimo intervento.Secondo Russo Spena, Pucciarelli e tutto il resto dell'accomandita dei probi ed onesti (quelli della vera… Sinistra) anche Frati sarebbe rossobruno?Ho letto i primi tre capoversi dell'articolo su Left…… Naturalmente non essendo abbonato e non volendomi abbonare non ho potuto leggerlo tutto. Comunque è abbastanza, visto che in quelle poche righe c'è la condanna (in stile inquisitoriale e senza appello) della sinistra sovranista.Credo che con gente del genere (come Pucciarelli che scrive su Repubblica, un giornale che nella sezione economia del suo sito c'ha il contatore del debito pubblico tanto per chiarire cosa hanno capito di economia e da che parte stanno) non ci sia niente a che spartire. Etica e morale? Ma se scrivono su giornali che portano avanti nei fatti la propaganda neoliberale, sono questi che vengono a fare la morale?Ma per favore.

  2. Anonimo dice:

    Quando fioriscono queste rose? Sono piu' di dieci anni che ci lavoriamo. D'Attorre e Fassina potevano pure evitare di presentarsi alle recenti elezioni con D'Alema, Grasso, Bersani e schifezze varie! Vòi mi rispnderete i processi politici sono lunghi complicati, intanto l'euro sembra che imploda per autocombustione naturale, noi non siamo riusciti a costruire un sinistra populista no euro alternatva al centro (M5 stelle) e alla destra (lega). Su quel cretino di Russo Spena, gli risponderei: anche Arafat e' rossobruno? O Augusto Cesar Sandino? O l'EZLN? Proprio un idiota.

  3. Anonimo dice:

    DI delusioni ne abbiamo avuto abbastanza, allora diciamo una cosa. Una proposta di tipo socialista ha senso se propone una maniera concreta di riorganizzare il mondo del lavoro e per farlo deve partire dall'assunto necessario di negare la legittimità di quello che c'è stato prima.Questa proposta presenta al suo interno le sue ambiguità, da un lato ci sta dentro Zoccarato che pur con tutti i dubbi che si possono avere sulla MMT, io stesso ne ho diversi (rimando al finale del commento), questa cosa la fa.Dall'altro lato ci stanno i cattedratici Cesaratto e D'Antoni, basta seguirli un po' per vedere quanto sono cedevoli a proposte minimaliste e che proprio sul loro ambiente, l'università, esprimono un conservatorismo grigio con punte di giustificazionismo che personalmente considero ingiusticato ed ingiustificabile. Dunque tutto fanno tranne che "negare la legittimità di quello che c'è stato prima", forse perché in fondo in fondo si accontenterebbero che ritornasse.Inoltre così come le destre sono sostanzialmente al traino di Trump/Bannon sospetto che essi, alla fin fine, saranno eventualmente al traino di Sanders qualora dovesse emergere fra un paio d'anni. E se delusioni ci stanno dando i mal-destri di ora non c'è ragione per non ipotizzare che anche loro non finiscano per fare altrettanto, magari quando Sanders, dopo le elezioni presidenziali, scaricherà la Kelton dando qualche contentino minimo minimo. E tutti quelli che "sono cedevoli a proposte minimaliste" troverebbero il modo di giustificare la cosa nel nome di qualche tipo di realismo.Ma sono solo ipotesi. Staremo a vedere.Giovanni

  4. Anonimo dice:

    @anonimo delle 11.30Fare paragoni tra movimenti politici di tempi e luoghi diversi non mi sembra un'esercizio rivolto alla comprensione degli eventi . Alla confusione si , alla comprensione no .Arafat , Augusto Cesar Sandino e l'EZLN non c'entrano nulla con l'Europa e l'Italia del 2018 : in particolare non c'entrano nulla con le posizioni sovraniste o non sovraniste in Europa e in Italia nel 2018 .

  5. Anonimo dice:

    Caro anonimo delle 19,34 subiamo il dominio americano da piu' di sessanta anni, a questo si e' aggiunto il dominio UE con una moneta imposta e su cui non abbiamo mai potuto esprimerci. Riconquistare la sovranita' nazionale e' questo: liberarsi dalla Nato e dall'Unione Europea. La lotta di liberazione non e' solo anticoloniale, ma anche e soprattutto anticapitalista.

  6. Anonimo dice:

    Ti prego poi di non venire a parlarmi di comprensione storica dgli eventi conosco molto bene il politicismo e l'opportunismo di cui e' stata e per quello che ne rimane e' ancora affetta la cosiddetta nuova allora, oggi decrepita, sinistra. Questo e' il lascito di Negri, Bertinotti, Giovanni Russo Spena, Luigi Vinci, Franco Turigliatto, Oliviero Diliberto, Nichi Vendola ed altri.

  7. Tr dice:

    L'italia non è una colonia ma un paese imperialista. Chi non lo dice è un opportunista. Il primo nemico è sempre il proprio paese.

  8. Anonimo dice:

    @anonimo 23:04Anticapitalismo non vuol dire nulla , come qualsiasi termine espresso con una negazione . Di certo Marx non ha mai usato il termine anticapitalismo . So che per Marx il superamento del modo di produzione capitalistico passava nel relegare lo Stato Nazione "nel museo della storia accanto alla rocca per filare e all'ascia di bronzo" . Uno Stato autarchico e militarizzato con tanto di deterrente nucleare ( e' questo che comporta la logica sovranista presa sul serio , che per altro e per fortuna non e' quella costituzionale ) non solo e' una balla , impossibile anche per USA o Cina ( io e te in questo momento stiamo comunicando grazie al coltan e al silicio che , giuro , non sono prodotti dal suolo italiano nemmeno per un gr , come un'altra milionata di altre cose ) ma soprattutto non e' meno capitalista di NATO e UE . Anche perche' la sovranità nazionale e' un prodotto del pensiero liberale e borghese .

  9. Anonimo dice:

    bravissimo Fabio. Sei un tribuno del popolo

  10. Anonimo dice:

    Anche il comunismo e' un prodotto del pensiero borghese: LA SUA COSCIENZA INFELICE.

  11. Anonimo dice:

    Se poi vogliamo entrare nella "lana caprina", al massimo ti posso concedere che l'Italia e' un paese semi imperiale, dipendente dall'iperialismo americano che a suo tempo ha getilmente concesso la nascita della UE proprio per controllare la concorrenza al ribasso dei singoli stati nazionali che la compongono. L'euro e' servito anche per svalutare il dollaro e permettere il rilancio dell'economia americana. Da marxisista la lotta per la sovranita' nazionale non e' un tabu', anzi e' un grimaldello da utilizzare contro la destra e contro la globalizzazione capitalista.

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