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UN SABATO DA RICORDARE

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[ 23 settembre 2018 ]

E la giornata di ieri è stata esemplare, istruttiva quant’altre mai. Tutto ha girato attorno alla registrazione audio della  frase pronunciata Rocco Casalino (pentastellato portavoce della Presidenza del consiglio) in una conversazione privata —sarebbe da capire come una conversazione privata finisca sulle prime pagine di Tg, siti e carta stampata. In altre parole: la conversazione è stata spiata? E da chi? Oppure Casalino si è fidato di un sicofante? 

Come spesso accade è Huffington Post a riassumere nei titoli di prima pagina i fatti più importanti della giornata. 

«CASALINO DIXIT – “O ci trovano 10 miliardi o ci dedicheremo nel 2019 a far fuori i pezzi di m… del ministero dell’Economia”. Conte lo difende (AUDIO)  

“Caro Presidente nessuna violazione”. Il premier Giuseppe Conte difende il suo portavoce Rocco casalino 

“VANNO CACCIATI I TECNICI DEL MINISTERO”. Di Battista ribadisce la linea Casalino  

CRIMI ALLINEATO – “Casalino ha detto quello che pensiamo tutti” 

“IL DEFICIT NON È UN PROBLEMA” – Salvini svicola su Casalino e sulla manovra va sicuro: se è coraggiosa gli zero virgola non conteranno niente”  

TRIA STA CON I TECNICI

ANATEMA DI MAIO CONTRO LA STAMPA, REPLICA LA FNSI: VOGLIONO ELIMINARCI  

BANNON CHIAMA LA RIVOLUZIONE SOVRANISTA – “Può partire dall’Italia, la nuova elite sarà quella dei patrioti”»

Sorvoliamo su Bannon e il suo tentativo di federare le destre nazionaliste europee (ovvero anti-europee) — ne abbiamo parlato e ci torneremo — e soffermiamoci appunto sulla giornata di ieri.

Solo una batracomiomachia, una “guerra i topi e rane”, una pagliacciata? 


Oppure ieri abbiamo avuto un annuncio, una prova generale dello scontro imminente tra il governo giallo-verde (o almeno dell’asse “populista” Di Maio-Salvini su cui si regge) e il blocco unito dei poteri oligarchici italiani ed europei?

La seconda che abbiamo detto, e la Legge di bilancio, come andiamo scrivendo da tempo, è il terreno su cui i due fronti si stanno dando battaglia. 

La posta in palio essendo duplice e strettamente interconnessa: il Paese difenderà gli ultimi brandelli di sovranità oppure continuerà a cederla in nome del rispetto dei “vincolo esterno”? I due partiti “populisti” resisteranno e consolideranno il loro consenso oppure si sgonfieranno come fenomeni effimeri e passeggeri?

3 pensieri su “UN SABATO DA RICORDARE”

  1. Anonimo dice:

    Mentre la Lega o meglio la destra ha il suo ""guru" di caratura internazionale ( Bannon ) , il mov. 5 stelle a quel livello non ha nessuno proprio perche' fenomeno prettamente interno ed esclusivo al nostro paese . E' un bene o un male ? Ai posteri ecc. ecc.

  2. Anonimo dice:

    Perche' non si vede un Bannon a sinistra , perche' ?Eppure se guardassimo al tema degli immigrati chi ci perde regolarizzando e contenendo il fenomeno in modo severo e' proprio la destra , che rinuncerebbe al suo obbiettivo di calmierare i salari , e invece la sinistra fa muro difendendoli a spada tratta , quando e' chiaro che cio' andrebbe a penalizzare la sua base . Chi li capisce e' bravo .Oggi ho letto che la Germania vuole mandare via gli stranieri disoccupati che dopo sei mesi non trovano un nuovo lavoro . Per stranieri si intendono pure gli italiani , e noi che se diciamo che il reddito di cittadinanza e' solo per gli italiani , ci danno del razzisti .

  3. Anonimo dice:

    Un Bannon di sinistra c'è: si chiama Aldo Milani

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