GLOBAL COMPACT
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[ 18 dicembre 2018 ]
Sulla vicenda del Global compact, a causa del ritiro dei ministri da parte dell’Alleanza neo-fiamminga, è caduto il governo belga di Charles Michel.
Difficile che accada anche a quello giallo-verde, malgrado sulla questione leghisti e grillini siano formalmente divisi. Alla fine si vocifera che Di Maio e Salvini troveranno la quadra. Ma c’è un ma…
Ma cos’è il Global Compact sull’immigrazione adottato a Marrakech il 10-11 dicembre e sottoscritto da oltre 190 Paesi? — Non lo hanno firmato gli Stati Uniti, i Paesi del Gruppo di Visegrád (Polonia, Repubblia Ceca, Slovacchia, Ungheria), l’Austria, la Bulgaria, e la Svizzera.
Chiariamo, anzitutto, che non si tratta di un documento prescrittivo, non obbliga gli Stati al suo rispetto pena sanzioni. Il problema è che oltre alle buone intenzioni (contrasto alla xenofobia e al razzismo) esso si dichiara apertamente in favore alla globalizzazione e contiene esplicita l’esortazione che al di sopra degli stati nazionali debba esserci un potere sovrano a carattere mondiale.
Quando poi tratta delle cause delle migrazioni, non contiene la minima condanna all’imperialismo ed al suo carattere predatorio e neocolonialista. Di qui l’affermazione che “le genti hanno il diritto di muoversi e di emigrare”, quindi obbligando i paesi ospitanti e di transito a fornire ogni tipo di sostegno affinché tale diritto venga rispettato. Da segnalare che questa obbligazione riguarda tutti i migranti, quindi non solo i rifugiati e/o gli esuli politici.
Un “patto” quindi in classico stile ONU: le pie intenzioni, in quanto tali condivisibili, servono a camuffare l’avallo alle politiche neoliberiste del grande capitalismo globale, a cui serve non solo abbattere ogni barriera alle scorrerie (libero scambio) dei capitali, serve per abolire ogni barriera alla “libera” deportazione della forza-lavoro umana per spostarla dove è più conveniente al capitalismo.
C'è qualcosa di più, e di peggio, nel Global Compact rispetto a quanto tu dici. C'è l'idea di bypassare il controllo statale delle frontiere attraverso un rapporto, come dice il testo, "peer to peer" fra ong, organi sovranazionali, enti religiosi e assistenziali a carattere nazionale e internazionale. Un progetto mostruoso. È la solita versione del progetto Sorosiano-onusiano diabolizione del welfare e dei diritti attraverso l'uso delle migrazioni di massa. È necessario bloccarlo ad ogni costo, e su questo si vedrà se Fassina, e magari anche altri, hanno recepito o no i contenuti sovranisti. (a.c. Siena)
Io questi continui tentativi delle istituzioni internazionali , sistema mediatico ecc .di agire e parlare per favorire le migrazioni ( e mettiamoci anche il Papa ) anche quando la situazione degli sbarchi si e' alquanto calmata , il fatto di tenere sempre alta il dibattto e la tensione sulla questione , non riesco a capirlo e quindi il sospetto e' forte che qualcuno vuole tenere la questione sempre all' ordine del giorno , a tutti i costi .
Veramente deluso da questo governo del NON-CAMBIAMENTO… se non del cambiamento in peggio !
"Vediamo se si capisce meglio: il refugee compact, agganciandosi all'art.10 Cost. nelle sue varie previsioni, implica che, secondo quanto deciderà l'autorità NU con le ong, l'intera popolazione cinese o africana sia abilitata a chiedere asilo con trasferimento in Italia"Twit di Luciano Barra Caracciolo