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IL misFATTO QUOTIDIANO

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[ 16 gennaio 2019 ]

Tommaso Rodano, un giornalista all’amatriciana
Qualcuno si domanda il perché la casta dei giornalisti sia sempre meno credibile, sempre meno creduta, sempre meno letta. Una risposta la si può forse trovare nella qualità, nella veridicità, nell’onestà intellettuale di certi articoli. Dunque nella deontologia professionale di chi li ha scritti.
Tommaso Rodano, del Fatto Quotidiano, fa al caso nostro. Prendiamo il suo articolo di domenica scorsa sull’incontro di solidarietà con i Gilet Gialli, organizzato da Programma 101 a Roma.
Dato che quando si esagera con le falsità il lettore solitamente se ne accorge, quel testo non è tanto offensivo nei nostri confronti; lo è ancor di  più verso i lettori e la loro intelligenza, ma pure verso il giornale che lo ospita e retribuisce.
In ogni caso noi il Rodano lo vogliamo ringraziare, per almeno tre motivi:
Primo, perché ci ha mostrato in maniera insuperabile a quali bassezze si possa arrivare quando si è guidati dalla malafede, dal pregiudizio, dall’odio per tutto ciò che sfugge alle regole e ai codici della politica politicante asservita alle oligarchie dominanti. Una vera lezione per i lettori.
Secondo, perché nel suo tentativo di ridicolizzare la nostra iniziativa, quel che risulta ridicola è solo la sua ricostruzione dell’incontro. Insomma, un autogol. Ma non un autogol sfortunato, come può capitare. No, un autogol come quello di quel portiere che volendo dribblare l’attaccante se la butta nella propria porta con un colpo di tacco. Già, un colpo di tacco, perché dev’essere proprio con i piedi che scrivono certi “giornalisti”.
Terzo, il Rodano ci ha fatto riflettere. Oddio, sinceramente ci ha fatto anche pena. E un po’ ci siamo vergognati anche per lui. Ma ci ha fatto pure riflettere sulla situazione della libertà di stampa, che temiamo sia difficile da difendere se chi dovrebbe esercitarla lo fa in quel modo.
Il giornalista del Fatto ha “visto” un’assemblea tesa, laddove c’era invece un clima appassionato con momenti di autentico entusiasmo. Ha “visto” momenti di tensione – «finisce quasi a schiaffi» – solo perché si è dovuto far fronte all’azione di disturbo di due provocatori. Oh, come gli sarebbe piaciuto se quella provocazione fosse riuscita! Ha “visto” «un’espressione tra lo sbigottimento e il disappunto» dei due ospiti francesi, quando invece i due Gilet Gialli sono stati entusiasti dell’incontro, dell’accoglienza avuta, del fatto di aver partecipato alla prima manifestazione di solidarietà con il loro movimento fuori dalla Francia. Il Rodano, non contento di aver voluto scambiare il patriottismo di sinistra con il “rossobrunismo”, ha finito per “vedere” una «trentina di presenti, giornalisti compresi», quando invece la sala da 200 posti era al completo. Insomma, come “vista” niente male.
Che fare davanti a tanta manifesta malafede, del resto ben racchiusa nel titolo: «Roma, l’improbabile farsa dei Gilet Gialli alla vaccinara»? Noi possiamo solo consigliare due cose.
Alla direzione del Fatto Quotidianoconsigliamo la visione del video della diretta dell’incontro, realizzato da Byoblu. Un video visto da 60mila persone in tre giorni, ovvero molto di più delle 48mila copie (numeri ufficiali, non come quelli truccati del Rodano) che spaccia IL FATTO QUOTIDIANO, si badi, sommando la versione cartacea e quella digitale).
A Tommaso Rodano possiamo invece consigliare solo un oculista. Ma proprio bravo, che il suo è un caso grave.


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3 pensieri su “IL misFATTO QUOTIDIANO”

  1. Anonimo dice:

    Tommaso Rodano tiene famiglia.

  2. Anonimo dice:

    Tiene famiglia… embè?Ha scelto di fare il gironalista.Poteva anche criticare, ci mancherebbe, ma così ha violato la deontologia dell'ordine cui appartine, ha fatto falsa informazione, e si è pure ridicolizzato.

  3. Anonimo dice:

    La deontologia dell'ordine a cui appartiene consiste nello scrivere quel che vuole la proprietà o cercarsi un altro mestiere (dove varrebbero le stesse regole).

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