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I GILET GIALLI SI ORGANIZZANO PER UNA LUNGA RESISTENZA

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[ 29 aprile 2019 ]

Riportiamo il documento finale della più importante e partecipata assemblea dei Gilet gialli fin qui svoltasi dall’inizio delle proteste in 17 novembre (primo atto) dell’anno scorso.

L’assemblea delle assemblee, oltre al documento in questione ha approvato diversi ordini del giorno che potete trovare sul nuovo sito di Gilet Gialli. Tra questi un appello sulla “carnevalata” delle elezioni europee nel quale si può leggere:
«Il nostro principio fondatore è l’autonomia dei gruppi di gilet gialli e individui in generale. Ecco perché scegliamo di non dare indicazioni  di voto o addirittura partecipazione a queste elezioni. Condanniamo tutti i tentativi di costituzione della lista politica in nome dei giubbotti gialli!».
Torneremo per un giudizio complessivo sull’evoluzione del movimento.

*  *  *

«Noi Gilets Jaunes, costituiti in assemblee locali, riuniti a Saint-Nazaire, il 5, 6 e 7 aprile
2019, ci rivolgiamo al popolo nel suo insieme. 

Dopo la prima assemblea di Commercy, circa 200 delegazioni presenti continuano la loro lotta contro l’estremismo liberista, per la libertà, l’uguaglianza e la fraternità.

Nonostante l’escalation repressiva del governo, l’accumulo di leggi che aggravano per tutti le condizioni di vita, che distruggono i diritti e le libertà, la mobilitazione mette radici per cambiare il sistema incarnato da Macron. Come unica risposta al movimento dei Gilets Jaunes e altri movimenti di lotta, il governo andato nel panico risponde con una deriva autoritaria. Per cinque mesi ovunque in Francia, nelle rotonde, nei parcheggi, nelle piazze, ai cancelli delle autostrade, nelle manifestazioni e nelle nostre assemblee, continuiamo a discutere e lottare contro tutte le forme di diseguaglianza e ingiustizia e per la solidarietà e la dignità.

Noi chiediamo:


– l’aumento generale dei salari, delle pensioni e dei minimi sociali, 
– dei servizi pubblici per tutti. 

La nostra solidarietà nella lotta va in particolare ai nove milioni di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà. 

Consapevoli dell’emergenza ambientale, affermiamo “fine del mondo, fine del mese, stessa logica stessa lotta.

Di fronte alla buffonata dei grandi dibattiti, di fronte a un governo non rappresentativo al servizio di una minoranza privilegiata, stiamo creando nuove forme di democrazia diretta.

In termini concreti, riconosciamo che l’assemblea delle assemblee può ricevere delle proposte da parte delle assemblee locali e redigere linee guida come ha fatto la prima Assemblea delle Assemblee di Commercy. Questi orientamenti sono in seguito quindi sistematicamente sottoposti ai gruppi locali. L’Assemblea delle Assemblee riafferma la sua indipendenza nei confronti dei partiti politici, dei sindacati e non riconosce alcun leader autoproclamato.

Per tre giorni, in plenaria e per gruppi tematici, tutti noi abbiamo discusso ed elaborato proposte per definire le nostre richieste, le azioni, gli strumenti di comunicazione e di coordinamento. Siamo lavorando per durare e abbiamo deciso di organizzare una prossima Assemblea delle Assemblee a giugno.

Per rafforzare a nostro favore i rapporti di forza, organizzare i cittadini nella battaglia contro questo sistema, l’Assemblea delle Assemblee chiede di intraprendere azioni il cui calendario sarà sarà prossimamente diffuso tramite una piattaforma digitale.

L’Assemblea delle Assemblee vi chiede di allargare la partecipazione alle assemblee sovrane dei cittadini e di rafforzarle, nonché di crearne delle nuove. Invitiamo tutti i Gilets Jaunes a diffondere quest’appello e le conclusioni dei lavori della nostra assemblea. I risultati del lavoro svolto in plenaria alimenteranno le azioni e le riflessioni delle assemblee.

Lanciamo diversi appelli, sulle elezioni europee, sulle assemblee popolari cittadine locali, contro la repressione e per l’annullamento delle sentenze per i detenuti ed i condannati del movimento. Ci sembra necessario impiegare le prossime tre settimane per mobilitare tutti i Gilets Jaunes e convincere chi ancora non lo è. 


Facciamo appello ad una settimana gialla d’azione a partire dal 1° maggio.
Invitiamo tutti coloro che vogliono porre fine al saccheggio di tutte le forme di vita ad entrare in conflitto con il sistema attuale, per creare insieme, con tutti i mezzi necessari, un nuovo movimento sociale, ecologico, popolare. La moltiplicazione delle lotte attuali ci impone di ricercare l’unità d’azione.

Lanciamo un appello a tutti i territori, a qualsiasi livello, al fine di combattere collettivamente per ottenere la soddisfazione delle nostre richieste sociali, fiscali, ecologiche e democratiche.

Consapevoli che dobbiamo combattere un sistema globale, riteniamo che sarà necessario uscire dal capitalismo. Così collettivamente realizzeremmo lo slogan “tutte e tutti insieme” che noi scandiamo e che rende tutto possibile. Ad ogni livello territoriale, noi costruiamo tutte e tutti insieme.

Il potere del popolo, con il popolo, per il popolo. Non guardateci, unitevi a noi». 


 Approvato all’unanimità dopo larga discussione e molti emendamenti

Un pensiero su “I GILET GIALLI SI ORGANIZZANO PER UNA LUNGA RESISTENZA”

  1. Anonimo dice:

    MACRON LA "RISPOSTA" AI GILET GIALLI: LE MISURE LE PAGANO GLI OPERAI…aglio delle tasse per la classe media, finanziato dai tagli alla spesa pubblica, ma soprattutto… facendo lavorare più a lungo gli operai.Regalo invece ai padroni: niente ripristino della patrimonialeDalla stampa – "…aiuti alle pensioni più basse (ma annunciando già una riforma generale del sistema pensionistico), aggiunta di una quota proporzionale alle politiche, soppressione della scuola di amministrazione ENA: queste le principali concessioni annunciate da Emmanuel Macron nella presentazione di quello che ha definito «un nuovo atto della Repubblica» dopo cinque mesi di protesta dei gilet gialli e tre di 'Grande dibattito nazionale'.RESPINTA LA RICHIESTA DI UNA PATRIMONIALEMacron non ha accettato né il ripristino della patrimoniale, una delle richieste principali dei gilet gialli, Macron ha negato che si sia trattato da parte sua di «un regalo ai ricchi», «Ho soppresso quella sulla parte di patrimoni investita nell'economia, per incoraggiare gli investimenti. Se non ci sono investimenti, non c'è crescita».né il cosiddetto RIC, il referendum di iniziativa cittadina, limitandosi a «semplificare le regole» dell'attuale istituto referendario…«SÌ AL TAGLIO DELLE TASSE, MA LAVOREREMO DI PIÙ»Le principali concessioni del presidente hanno riguardato il taglio delle tasse «per coloro che lavorano e che sono stati ampiamente spremuti». «Voglio ridurre in modo significativo l'imposta sul reddito". Per finanziare tutto questo, ha aggiunto, «dovremo lavorare di più». I francesi devono lavorare di più perchè vivono piùa lungo. Macron pensa soprattutto ad incentivi che allunghino la vita lavorativa.Sulle pensioni, ritorno all'indicizzazione sull'inflazione dall'anno prossimo per tutte quelle sotto i 2.000 euro e aumento della minima a 1.000 euro. Sul piano istituzionale, apertura del presidente all'introduzione di una quota di proporzionale nelle elezioni politiche per l'Assemblea nazionale. E per la formazione del ceto dirigente, ha confermato della soppressione dell'ENA, la tradizionale fucina degli alti funzionari dello Stato: con l'obiettivo, ha sottolineato, «di creare qualcosa di meglio».

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