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SPAGNA: BENVENUTI IN EUROLANDIA

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[ 29 aprile 2019 ]

In due tabelle quanto accaduto con le elezioni politiche anticipate in Spagna.

La prima, sulla sinistra, i voti presi dai diversi partiti. La comparazione è tra le elezioni di ieri e quelle del 2016. Se non un terremoto elettorale poco ci manca.  Sconquasso sul fianco destro: tracollo senza precedenti del Partito popolare, crescita al di sotto delle attese  di Ciudadanos, ingresso in Parlamento di Vox. Sconquasso anche sul fianco sinistro: avanzata dei “socialisti” e grave perdita di Podemos.


Da notare in Catalogna la cocente sconfitta dei nazional-liberisti dell’autoesiliato Puidgemont e l’affermazione della Sinistra repubblicana.

Nella seconda tabella (a destra) si possono vedere i seggi conquistati da diversi partiti. Essendo la ripartizione su base essenzialmente proporzionale, il nuovo Parlamento è una foto abbastanza fedele di quanto hanno detto le urne.

Vedremo quali alchimie ci riserveranno le trattative tra ii diversi partiti — trattative che vedono un convitato di pietra, la Ue, per la precisione la Germania, le cui banche possiedono quasi tutto il debito spagnolo (privato e pubblico).

Due fatti sono comunque acclarati e connessi: anche in Spagna i cittadini hanno posto una pietra tombale sul bipartitismo (lo stesso che l’élite vorrebbe far risorgere in Italia); secondo, permane ed è destinata ad approfondirsi l’instabilità politica e istituzionale.

Torneremo, seguendo quanto si dice in Spagna, con analisi più approfondite. Intanto…Benvenuti in Europa!

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3 pensieri su “SPAGNA: BENVENUTI IN EUROLANDIA”

  1. Anonimo dice:

    Oltre alle elezioni spagnole ci sarebbero anche i risultati delle elezioni locali.Un certo disincanto emerge, l'ottovolante 18%-38%-9% di M5S è indicativo, ma non si possono trarre troppe conclusioni. Il vero banco di prova saranno le elezioni europee che stabiliranno se il galleggiamento giallo-verde può proseguire per inerzia oppure no.La lega non sfonda e nessuno credo se lo aspettasse, ma che prenda un 8.5% visto il suo feroce passato antimeridionale è comunque un fatto non trascurabile.Giovanni

  2. Anonimo dice:

    E sempre in tema di elezioni, stavolta europee. Stando ai sondaggi in UK il partito pro-brexit del liberista Farage sembra lanciatissimo. Vedremo se il dato sarà confermato, io nonostante tutto mi auguro di sì.Cosa se ne deve concludere? A destra di Theresa May qualcuno ha saputo cogliere l'attimo del malcontento, purtroppo non ci sta nulla di simile a sinistra di Jeremy Corbyn. In UK questo era il momento di lanciarsi e pare che la sinistra lo abbia purtroppo perso.Giovanni

  3. Luciano dice:

    Risultato pessimo per tutte quelle forze che in tutti questi anni di "cura eurocratica"hanno faticosamente guadagnato consensi,quelle forze politiche e movimenti sprezzantemente bollate da lor signori come "populiste",e(sic),velleitarie;un risultato che pone una pietra tombale su ogni ipotesi, questa sì velleitaria, ventilata da alcuni sinistrati circa la necessità(e la possibilità) di una presunta alleanza di paesi mediterranei in funzione antiUE;la Spagna godendo del privilegio(bontà loro) concessole dall'oligarchia eurista consistente nella concessione di una politica di bilancio più "accomodante",accompagnata da misure meno austeritarie in senso proprio e da un'incrollabile fede della maggioranza del suo popolo nelle virtù salvifiche dell'EU,NON SARA'MAI, perdurante questa situazione, un paese con cui stabilire alleanze e politiche sociali comuni in favore degli esclusi bastonati dal "fogno eurocratico";è l'Italia, ancora una volta nella storia di questo disgraziato continente ad essere la punta più avanzata e l'esempio per tutti quei paesi martoriati da un'èlite globalista feroce e neofeudale;è un risultato elettorale che certifica quanto sia ancora forte la presa dell'ideologia liberista sui popoli propalata in maniera massiccia,senza sosta, dal circo mediatico.

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