ANGELI, DEMONI E… LGBT
[ venerdì 12 luglio 2019 ]
Secondo: nessuno può tuttavia esimersi dall’esprime un giudizio sulle accuse gravissime mosse dalla Procura sui responsabili dei servizi sociali di val D’Enza, sulla amministrazione (guarda caso!) del PD, infine la Onlus piemontese Hansel e Gretel.
Riportiamo più sotto, affinché il lettore si faccia un’idea del vergognoso mercimonio di minori, come starebbero i fatti.
In estrema sintesi: esisteva un’associazione a delinquere che pur di strappare i minori dai legittimi genitori — per affidarli quindi ad amici e conniventi — ricorreva a metodi raccapriccianti:
– lavaggio del cervello ancheattraverso l’uso di impulsi elettrici: una vera e propria tortura, chiamata “macchinetta dei ricordi”, che avrebbe aiutato i bambini a confessare fatti mai accaduti.
– gli psicologi collusi spesso cambiavano i disegni dei bambini, aggiungendo particolari con chiara connotazione sessuale, in modo che emergesse il disagio nascosto dei piccoli.
– si mascheravano da personaggi delle fiabe per rappresentare i genitori mente facevano del male ai loro figli.
«La Anghinolfi, omosessuale dichiarata, ha avuto una relazione – provata dagli inquirenti – con Fadia Bassmaji, anch’essa indagata, alla quale è stata data in affido la piccola Francesca (nome di fantasia) assieme alla compagna Daniela Bedogni (anche lei nel registro della pm Valentina Salvi). Queste ultime due – si legge nell’ordinanza –avrebbero ‘imposto un orientamento sessuale’ alla minore vietando tassativamente alla piccola di lasciarsi i capelli sciolti, perché ritenuto dalle due ‘matrigne’ atteggiamento di vanità e di richiamo appetibile per i maschietti a scuola. Il gip definisce questo episodio in modo molto forte come un ‘comportamento ideologicamente e ossessivamente orientato’. Procura e inquirenti stanno infatti scavando nel mondo Lgbt».
l’alterazione fraudolenta di queste vicende; un vero e proprio sequestro di minori per farli quindi adottare da nuclei più “affidabili”, economicamente — un remake di quell’antica e odiosa usanza per cui le famiglie indigenti erano costrette a “donare” i loro figli ai benestanti.
Orrore a Val D’Enza (Reggio Emilia)
I minori erano tolti illecitamente ai genitori per darli ad altre famiglie dopo un giro di denaro. Falsi ricordi di abusi sessuali generati attraverso coercizione e impulsi elettrici
I terapeuti si travestivano da personaggi cattivi delle fiabe per rappresentare i genitori in modo che ai piccoli restasse impressa quell’immagine di mamma e papà e che quindi poi li descrivevano negativamente a servizi sociali e psicologi. In prossimità dei colloqui giudiziari veniva fatto loro un vero e proprio «lavaggio del cervello». Gli impulsi elettrici erano spacciati per «macchinetta dei ricordi» e invece avrebbero «alterato lo stato della memoria in prossimità dei colloqui giudiziari».
Al centro dell’inchiesta c’è la rete dei servizi sociali della Val D’Enza, che faceva le false relazioni (con dettagli di abusi in alcuni disegni corretti e racconti di case inadatte a ospitare bambini) per allontanare bambini dalle famiglie e darli in affido retribuito da amici e conoscenti.
Diciotto persone, tra cui il sindaco Pd di Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia, Andrea Carletti, sono state coinvolte nell’inchiesta. Ci sono politici, medici, assistenti sociali, liberi professionisti e psicologi e psicoterapeuti di una Onlus di Torino. Alcune persone sono ai domiciliari, altre hanno il divieto di esercitare la professione. Per anni questo business avrebbe coinvolto decine di bambini e ragazzi con un giro d’affari di centinaia di migliaia di euro. Lesioni gravissime fra le accuse, insieme a frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio, maltrattamento su minori, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, peculato d’uso.
I bambini finivano in situazioni molto peggiori di quelle di partenza. Alcuni sarebbero stati addirittura vittime di stupro nelle famiglie affidatarie e nelle comunità. Ai bimbi non venivano consegnate lettere e regali delle famiglie d’origine. Erano tutti accatastati in un magazzino. Secondo quanto riportato dai Carabinieri alcune delle vittime ora «manifestano profondi segni di disagio, tossicodipendenza e gesti di autolesionismo». L’indagine è partita un anno fa quando ci sono state numerose denunce per ipotesi di reati di abusi sessuali a minori rivelatesi tutte infondate.
La zona è molto vicina a quella della serie podcast Veleno, poi diventata un libro, dell’ex Iena Pablo Trincia che ha scritto sulla sua pagina Facebook: «La Procura di Reggio Emilia avrebbe appena sventato un secondo caso Veleno». Nel libro è raccontato il caso dei diavoli della Bassa modenese, sedici bambini tolti ai genitori per presunti abusi e riti satanici. «Hanno arrestato Claudio Foti, responsabile del Centro Hansel e Gretel di Torino», ha aggiunto Trincia, «lo stesso da cui provenivano le psicologhe che avete visto interrogare i bambini di Veleno».
Scandalo affidi: il business sulla pelle dei bambini
Quindi l'ipotesi di reato a carico di due omosessuali vi consente di fare un titolo in cui "collegate" dei potenziali torturatori all'intero mondo LGBT? Vergognatevi, questo metodo di disinformazione lo usavano i nazisti.
CHI SONO I NAZISTI QUICaro anonimo,non stabiliamo noi quello che tu chiami "collegamento" bensì, come chiunque abbia letto le carte desume, la Procura medesima.E lo ha stabilito non in base all'omosessualità di questi criminali, bensì alla loro professata fede LGBT*.Fede ideologica sciagurata quant'altre mai, diventata marchio di fabbrica dell'élite di criminali liberal-globaliste che dopo aver annientato il socialismo, ora distrugge nazioni e democrazia.Un po' come la storia dei due neofascisti viterbesi di Casa Pound: nessuno disse che Casa Pound fosse una setta di stupratori, ma un certo machismo mussoliniano aiuta.Non ti pare?
Vi prego non smettete di parlarne come fanno la maggior parte dei quotidiani nazionali. Questi sono rapimenti di stato a spese dei contribuenti. Basterebbe riformare la legge ma possibile che i politici non vedano questo orrore? Non esiste un tribunale europeo per i diritti dell'uomo? Un genitore spaventato