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IL 12 OTTOBRE E LA SAGA DEGLI IMBECILLI

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[ mercoledì 9 ottobre 2019 ]




L’audacia è una grande qualità, che a volte tuttavia, viene inquinata da vanità, egotismo e superbia. Quei difettucci che nella tragedia greca erano altrimenti chiamati Hybris.


Qualche giorno fa, lo stimato Francesco Amodeo comunica nella sua pagina che 
ha ricevuto una miracolosa illuminazione:

«Se entro il 2020 non riescono a fermarmi, i nostri figli ci leggeranno sui libri di storia. Ve lo prometto. Ho la strategia in mente».

Minchia! E noi che dopo un decennio di analisi e contro-analisi pensavamo fosse già chiara la via, ovvero, come fece Alessandro a Gordio, che se un governo sovrano volesse davvero uscire dalla Ue, presupposto un piano per far fronte alle conseguenze, non dovrebbe fare altro che disdettare i Trattati. 

Non è tuttavia di miracoli che vogliamo parlare, ma di una cosa profana assai, del dietrofront di un manipolo di esagitati riguardo alla manifestazione del 12 ottobre LIBERIAMO L’ITALIA. Essi vanno denunciando il Comitato promotore di “raggiro”, quindi chi ne fa parte di essere degli imbroglioni.

Il motivo è presto detto. In un comunicato del 3 ottobre il Comitato promotore annunciava:

«È in questo quadro — per ricordare da dove viene la nostra Costituzione, per indicare la strada che bisognerà percorrere nei prossimi anni, che il Comitato Organizzatore della manifestazione «Liberiamo l’Italia» ha deciso di ammettere — come unica eccezione alla regola generale — la presenza nella manifestazione di alcune bandiere tricolori con la stella bianca simbolo del Cln. Non un simbolo divisivo o di partito, bensì un simbolo unitario, lo stesso che rappresenta l’emblema della Repubblica italiana. Un simbolo dal grande significato per la lotta che ci attende». 

Apriti cielo! Questi personaggi, allo scopo di avvelenare i pozzi, mestare nel torbido e sabotare la manifestazione, hanno iniziato a schiamazzare come la leggenda narra fecero le oche del Campidoglio con Brenno alle porte. 

“E’ un simbolo di sinistra!”… “E’ un simbolo di parte!”. Per alcuni analfabeti, addirittura, “un simbolo di partito”.

Che questi detrattori non sappiano la storia? Ovvio che no. Essi sanno benissimo cosa fu il Comitato di Liberazione Nazionale, come sapevano altrettanto bene quali fossero i valori ed i principi del 99% dei promotori della manifestazione del 2 Ottobre.

L’idiosincrasia verso il CLN null’altro esprime se non ripugnanza morale e disprezzo politico verso quello che esso storicamente simboleggia: la lotta di Resistenza con cui ci liberammo dall’occupazione nazista e dai loro lacchè. 

E poi, diciamola tutta: dietro al tentativo disperato di proibire l’esposizione della bandiera del CLN si annida il recondito desiderio di far sì che la manifestazione del 12 ottobre fosse rubricata come collaterale a quelle dei finti sovranisti della Lega o dei Fratelli d’Italia — che proprio ieri, votando assieme a grillini e piddini per ridurre drasticamente i parlamentari, hanno dimostrato chi effettivamente sono.


C’è che sostiene che questi sabotatori siano dei cripto-fascisti.

Dio solo lo sa cosa sono davvero, cosa gli passi per la testa. Di sicuro, come frutto amaro di decenni di viscida rimozione (postmodernista e liberista) della nostra memoria e delle nostre radici, vorrebbero cancellare l’incancellabile, una straordinaria pagina di storia, senza la quale non sarebbe nata la nostra Repubblica con la sua Costituzione. Che oggi si sia governati da una casta infame che schiaccia il nostro popolo fregiandosi cinicamente di certe radici, non può essere un alibi per diventare figli di nessuno, tantomeno per assolvere il fascismo. E’ semmai un motivo in più per combatterla, strappando ai satrapi della Ue la nostra bandiera.

Nel campionato degli imbecilli (che com’è noto sono imbecilli), il premio lo hanno vinto  quelli che hanno sentenziato con improbabile sicumera che non solo Resistenza e Repubblica, ma lo stesso Risorgimento, null’altro furono che “loschi complotti massonici”.

Alla fine della fiera che possiamo dire? Che c’è un patriottismo antico e democratico, quello nostro per capirci, e un patriottismo perverso, nazionalista e sciovinista, quello che ha sempre contraddistinto una certa destra reazionaria. 

Per liberare il Paese dalla gabbia è necessario il più grande sforzo unitario del popolo italiano, ma sempre vale la massima: “colpire uniti, marciare separati”.


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3 pensieri su “IL 12 OTTOBRE E LA SAGA DEGLI IMBECILLI”

  1. Legge Mancino n°205 dice:

    l'italia è stata liberata dalle bombe amerricane, e dalla soldataglia ienchi.il fascismo è caduto per i 130.000 morti sotto le bombe (anche se oggi nessuno se li caga).viceversa mussolini moriva nel suo letto come franco e oggi c'era la demo-crazia esattamente come in spagna.

  2. Anonimo dice:

    Almeno i fascisti lo rivendicavano il Risorgimento. Quel che secondo loro dovrebbe metter d'accordo tutti cosa sarebbe, la Santa Fede e il Papa Re?

  3. Eros Cococcetta dice:

    C'è stato un travisamento delle intenzioni, in qualche caso intenzionale (per attaccare il movimento) ma nella maggior parte quasi per riflesso automatico. Il simbolo del CLN è stato interpretato come un simbolo antifascista e quindi gli organizzatori sono stati additati come comunisti (che notoriamente sono antifascisti). Un sillogismo quasi comico perché oggi i fascisti chi sarebbero? Casapound, cioè meno dell'1% degli italiani? Perciò è ovvio che il richiamo allo stemma del CLN su qualche bandiera nazionale vuole essere solo un forte richiamo alla nuova lotta per la LIBERAZIONE NAZIONALE del popolo contro l’Eurotruffa, l’Eurogabbia, i Trattati europei incostituzionali e le politiche di austerity che stanno rovinando e impoverendo l’Italia e gli italiani al solo scopo di favorire le élite finanziarie, bancarie ed economiche europee ed internazionali (in particolare americane). Perciò, lasciando da parte le considerazioni sul tasso criminale delle istituzioni europee, forse c’è stato un errore di comunicazione da parte degli organizzatori che non hanno esplicitato in modo chiaro questi aspetti. In ogni caso i vari Massaro, Amodeo, Maggiore e la Forcheri hanno sbagliato perché se anche la maggior parte degli organizzatori è di sinistra questo non significa che si sta creando un partito di sinistra. Anzi dato che parliamo di un movimento nascente loro avrebbero dovuto partecipare a maggior ragione per riequilibrare al centro la politica del movimento. Ma direi che ha prevalso il timore di essere targati come personaggi di sinistra, come se essere di sinistra fosse un delitto. La destra e la sinistra esistono ed esisteranno sempre, checché ne dicano gli improbabili voltagabbana e opportunisti dei 5 Stelle. Direi che questi signori specializzati in retromarcia si sono dimenticati che l’oggetto della manifestazione del 12 ottobre è UNA QUESTIONE DI INTERESSE NAZIONALE, che riguarda quindi tutti i cittadini, di destra, di centro e di sinistra. Questo dovrebbe essere chiaro a tutti, meno che ai signori esperti in retromarcia.

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