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CHI È DAVVERO GIORGIA MELONI di Nazareno Filippi

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[ venerdì 29 novembre 2019 ]

Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Brilla nel mondo cosiddetto “sovranista” la stella di Giorgia Meloni. 

Il suo attivismo starebbe mettendo in difficoltà la consolidata leadership di Matteo Salvini. La Meloni avrebbe instaurato una corsia preferenziale con il GOP statunitense [Grand Old Party, ovvero il Partito repubblicano, NdR], scavalcando così il tentativo del leghista di accreditarsi come il trumpiano di ferro all’interno dell’UE. Non sarebbero gradite talune macchie russofile che rimarrebbero nel curriculum del leader lombardo, più affidabile sarebbe dunque la Meloni, ricevuta di recente con tutti gli onori dall’ambasciatore americano, il sionista di ferro Lewis Eisenberg, a Villa Taverna — è dunque risibile che la Meloni dia addosso a Grillo per aver a sua volta incontrato l’pambasciatore cinese. 

Tale dinamica ci consente di delineare in tre punti la importante questione politica e geopolitica.

a) Giorgia Meloni non è fascista come “sardine”, sinistrati ed il partito di Gedi (“la peronista de noantri…”: Merlo) sostengono tentando di ingannare la classe proletaria ed il popolo lavoratore. La Meloni è la continuatrice politica e geopolitica di Alleanza Nazionale e di Gianfranco Fini, che considerava il fascismo il “male assoluto” del 1900 ed il sionismo viceversa il “bene assoluto” del 1900. 
Vale ricordare che l’attuale leader di Fratelli d’Italia ribadì il suo rupudio del fascismo e  la sua fedeltà alla Costituzione del ’48 (18 settembre 2008) ottenendo il plauso dei Sionisti italiani per tale dichiarazione. Nell’agosto 2008, nel corso dei Giochi olimpici di Pechino, ha invitato gli atleti azzurri a boicottare la cerimonia d’apertura della competizione come atto di ostilità geopolitico alla democrazia popolare di Pechino. Non vi è stato modo, negli anni successivi, di notare ravvedimenti geopolitici nella visione e nella prassi della Meloni, se si eccettua, lo scorso anno, un piccolo rimbrotto al Salvini israeliano: definire l’Hezbollah filocristiano e prima linea mondiale Anti-ISIS “terrorista” fu troppo anche per la nostra cara Giorgia, che inaspettatamente nel dicembre 2018 ricordando il suo antico passato di militante missina filo-palestinese difese l’azione di tolleranza religiosa degli sciiti libanesi ed iraniani. Ma l’avevamo ritrovata, poco prima, indire una manifestazione di protesta contro il museo egizio di Torino a causa di una campagna promozionale in lingua araba. Ognuno può capire che l’islamofobia,  l’antiarabismo, l’apologia del white power (tipica di certa destra conservatrice) della Meloni ben poco hanno a che fare con il “Mussolini spada dell’Islam”

b) La formale contrapposizione tra una destra sovranista atlantista (sionismo nazionale) ed una sinistra globalista internazionalista (sionismo imperiale elitario e finanziario) ci permette di intuire una unità politica e geopolitica sostanziale nel fronte superimperialista. Bloomberg o Trump, Obama o Bush, la sostanza è medesima: settarismo anglosionista neocons e plutocrazia totalitaria come strategia globale di ultima istanza, non vi è spazio per altro. L’offensiva nazionalista protezionista trumpiana e la sola ipotesi BREXIT hanno effettivamente disarcionato l’ordoliberismo rigido a trazione esclusivamente subimperiale tedesca, ma la geopolitica dei prussiani o nazi è storicamente una farsa illusoria caratterizzata da una megalomania infantile, da Bismarck in poi sempre rafforzata dagli anglosionisti contro il patriottismo socialista francese e soprattutto contro la Russia. Rispetto all’ignavia obamiana, il protezionismo imperiale trumpiano ha costretto i coloniali capitalisti tedeschi alla scelta di campo. Questi ultimi sembrerebbero voler cambiare padrone: la Cina e la Via della seta sarebbe il nuovo destino tedesco e se ciò sarà effettivamente confermato il polo centroeuropeo e balcanico potrebbe rivelarsi la nuova faglia tettonica. Abilissima e lungimirante la scelta di Macron, rispetto alla solita suicida protervia teutonica, di rifiutare l’ingresso dei balcanici in UE. 

c) L’Italia vorrebbe continuare il solito squallido giochino della Prima Repubblica, posizionandosi al tempo stesso con Usa, Cina, Russia e se possibile anche con Iran, Hezbollah, ISIS, Al Qaeda, Sauditi, Fratellanza Mussulmana Erdogan e Qatar. E questo è l’unico spazio che hanno i vari Salvini, Meloni, Grillo, Zingaretti, Renzi, quello di scegliersi un solo padrone, uno e non più di uno, ma è anche il piccolo spazio ritagliato per pesi massimi come Prodi, Mattarella, Draghi che non possono varcare la fatidica zona rossa entrando nella sfera delle decisioni. Dunque: Meloni non è fascista e nemmeno una patriota. Nemmeno neo-craxiana.

 L’unica possibilità di Indipendenza italiana sovrana e democratica potrà essere assicurata dalla eventuale legittimazione di un fronte di sinistra patriottica solidarista, antirazzista, non islamofoba e soprattutto antimperialista ed antisionista.

6 pensieri su “CHI È DAVVERO GIORGIA MELONI di Nazareno Filippi”

  1. Anonimo dice:

    nON è NUOVA A TALI SPARATE LA MELONIITALIANA CRISTIANA O AMERIKANA?

  2. Anonimo dice:

    Però la Meloni sto facendo una ricerca è pure questo. Siete sicuri che è Destra Sionista e Liberista e non sociale? https://www.youtube.com/watch?v=-ST4sa6DvV0

  3. Alberto dice:

    Non dimentichiamo che la "sovranista" Giorgia Meloni vuole un'Unione Europea forte, con una politica estera comune.https://www.giorgiameloni.it/2019/05/24/meloni-al-tg1-voto-a-fdi-per-costruire-europa-sovranista-in-europa-per-cambiare-tutto/

  4. Anonimo dice:

    La Meloniu non rimarca la tradizione del Fdg (in cui militai) o del Msi anni 80 che era filoarabao, filoafghano e filosiriano. Il Fdg attacco Bush a Roma nell'89 e più volte prganizzo convegni e manifestazioni filoIntifada., la Meloni è michelianiana.

  5. Anonimo dice:

    condivido di certo conclusione, solo il Comitato 12 ottobre può LIBERARE italia

  6. Anonimo dice:

    Michelini???

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