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DOVE VANNO LE SARDINE ? di Lucio D.

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[ mercoledì 20 novembre 2019 ]

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

«La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati»

Antonio Gramsci


Ieri sera a Modena in Piazza Grande io c’ero. Malgrado la pioggia piazza stracolma come non ne vedevo da tanto tempo.

Sono andato anzitutto per curiosità, per capire, e certo perché Salvini, per ragioni certo diverse, lo considero anche io un pericolo per il Paese.

Molte le anime nella piazza ma non sbaglio se dico che quella dominante è quella di certa base popolare e giovanile della sinistra, non solo piddina, che a questa sinistra vuole dare la sveglia. Chi pensa che questa base sia scomparsa si sbaglia, e di grosso. E’ minoritaria ma ancora viva e presente.

Cosa vibrava anzitutto nella piazza? L’idiosincrasia viscerale per Matteo Salvini e la Lega. Fin qui potrei dire, niente di male. Ma dietro a questa idiosincrasia c’è tutto il precipitato di decenni di demagogia di quella che voi avete chiamato “sinistra transgenica”: l’accoglienza indiscriminata, l’europeismo, il buonismo “catto-comunista”, tutto il ciarpame politicamente corretto, l’idea che il sovranismo=fascismo.

Non c’ero ai tempi di girotondi contro Berlusconi ma ho la sensazione che siamo alla storia che si ripete: prima l’antiberlusconismo ora l’antisalvinismo. Quanti danni fece, e quanti errori, e quanti misfatti vennero compiuti in nome dell’antiberlusconismo? Tanti, troppi. La sinistra fece dell’antiberlusconismo l’alibi per nascondere la politica vera che essa portava avanti: smantellare lo stato sociale, privatizzare il privatizzabile in nome del pareggio di bilancio, farci digerire l’euro, in pratica per portare avanti lo stesso liberismo mascherato di progressismo. 

Leggo che anche in altre città vogliono imitare le “sardine”. Avranno uno sbocco politico? Se sì quale? Qui in Emilia quale possa essere questo sbocco è fuori discussione, non solo arginare l’avanzata della Lega ma puntellare il governo-sistema piddino.

Riusciranno le “sardine” a rovesciare i pronostici che danno il centro destra leghista vincente?  Improbabile. Modena ha quasi duecentomila abitanti e settemila, malgrado siano molti, non ci dice che il centro-sinistra possa riuscire a recuperare lo svantaggio. Nelle urne emiliane si riverserà il malcontento e la protesta della maggioranza, che sulla scheda significa voto alla Lega.

Una cosa è comunque sicura, anche ove piddinia qui in Emilia resista, l’avanzata della Lega sarà fortissima. Nel 2014 con una percentuale di votanti bassissima (la più bassa della storia) Bonaccini quasi doppiò il leghista Alan Fabbri. Ora l’aria è ben diversa.

Una seconda cosa penso sia sicura, se le “sardine” diventassero una truppa ausiliaria del PD, dureranno ancora meno dei “girotondi”.


Lucio D., Modena

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Un pensiero su “DOVE VANNO LE SARDINE ? di Lucio D.”

  1. Anonimo dice:

    Non capisco quel "se diventassero" alla fine: non ci hai detto che, oggettivamente, già lo sono?

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