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LIBERTÀ PER ASSANGE !

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[ lunedì 18 novembre 2019 ]

Oggi Julian Assange è detenuto in un carcere di massima sicurezza a Belmash, nel sud-est di Londra. Il suo crimine: aver pubblicizzato i crimini commessi dalla CIA.

Se Julian Assange viene estradato negli Stati Uniti, sarà probabilmente condannato fino a 100 anni di prigione.

Da quando è stato espulso dall’ambasciata ecuadoriana a Londra, i suoi sostenitori stanno lottando per la sua liberazione con lo slogan “don’t shoot the Messenger”  (non sparare al messaggero).

Ha lanciato l’allarme


Julian Assange, descritto come traditore e ricercato dai servizi segreti statunitensi, ha ricevuto numerosi premi dalle Nazioni Unite e dalla stampa libera:

• il premio Sam Adams,

• Nel 2010, ha coperto la rivista Time ed è stata considerata una delle 100 persone più influenti al mondo.

• Il premio per la pace dell’Università di Sydney, in Australia, per il suo coraggio e la sua iniziativa nella lotta per i diritti umani.

• Nel 2011, ha ricevuto il premio giornalistico per il miglior contributo all’informazione ed è stato nominato da Snorre Valen (deputato norvegese) per il premio Nobel per la pace.

Julian Assange è il creatore di WikiLeaks che, va ricordato, è un’organizzazione senza scopo di lucro che pubblica documenti di interesse pubblico preservando l’anonimato delle sue fonti. Quando è stato lanciato nel dicembre 2006, Wikileaks si è concentrato sulla politica estera degli Stati Uniti, in particolare sulla guerra in Iraq e in Afghanistan, e sulle violazioni dei diritti umani, rivelando piani, omicidi, vendite di armi e colpi di stato. 

Ad esempio, in Libia, dove il colpo di stato pose fine al governo del generale Gheddafi, in Iraq con Saddam Hussein e in Afghanistan, con Osama bin Laden. 

Secondo i documenti pubblicati da WikiLeaks sulla guerra in Iraq, le autorità statunitensi non hanno indagato su centinaia di rapporti che denunciano l’abuso sistematico, la tortura e le uccisioni perpetrate dalla polizia e dall’esercito iracheni, alleati delle forze internazionali che hanno invaso l’Iraq. il paese. Queste segnalazioni sono tuttavia supportate da prove mediche note al Pentagono. WikiLeaks e Assange hanno anche dimostrato che i milioni di armi vendute dagli Stati Uniti all’Arabia Saudita sono usate per bombardare e liquidare lo Yemen.

Vendetta


Julian Assange è fuggito e ha vissuto rinchiuso, per quasi 8 anni (dal 19 giugno 2012 all’11 aprile 2019), in due stanze presso l’Ambasciata dell’Ecuador a Londra grazie all’ex presidente Rafael Correa che, nonostante le pressioni statunitensi e le minacce economiche gli hanno concesso il diritto di asilo. L’attuale presidente, Lenin Moreno, ha ritirato il suo diritto di asilo e la nazionalità ecuadoriana gli era stata concessa, con il (falso) pretesto di condotta indegna e violenta. Questa falsa versione fu confutata dall’ex console dell’Ecuador che confermò che Lenin Moreno era stato sottoposto a pressioni dagli Stati Uniti e dal governo conservatore britannico e che, contrariamente ai trattati internazionali, Moreno aveva autorizzato l’ingresso della polizia britannica nell’ambasciata ecuadoriana per sequestrare Julian Assange con la forza.

Julian Assange, è stato privato della libertà per quasi 8 anni senza alcuna accusa reale e seria contro di lui (spionaggio!) Ma la CIA e il governo degli Stati Uniti, hanno messo sotto pressione i governi che sono sottomessi a loro. In effetti, la rivelazione dei segreti dell’intervento USA nelle guerre in Iraq, in Afghanistan e il colpo di stato militare in Libia, che ha sconfitto e assassinato il generale Gheddafi, sono preoccupanti e sono all’origine dell’emigrazione di migliaia di libici in Europa, disperati dalla situazione economica e dall’insicurezza nel loro paese.

Emergenza


Dopo così tante ingiustizie, la prigione, la violenza, la salute (fisica e mentale) di Julian Assange è peggiorata molto. La sua morte, in prigione, sarebbe una “liberazione” per Trump, lo Stato profondo americano (complesso militare-industriale, CIA) e i suoi seguaci. Non permettiamo che accada un altro crimine e salviamo Julian Assange, uno degli eroi del nostro tempo.
Don’t shoot the Messenger !
Libertà per  Assange!

Un pensiero su “LIBERTÀ PER ASSANGE !”

  1. dianade dice:

    Assange probabilmente morirá in prigione. É quello che vogliono gli USA. Lo stanno torturando, lo stanno distruggendo. E non si fa nulla!!Dovrebbero esserci manifestazioni davanti alle ambasciate inglesi, americane e svedesi, in tutto il mondo! E invece niente. É veramente indignante che gruppi come Sollevazione non organizzino qualcosa. Anche solo simbolico se non si ha la forza di convocare le folle. Bisogna inventarsi qualcosa di provocatorio che interessi i media. Faccio un appello ai creativi pubblicitari, ai filosofi, ai poeti, agli scrittori. Inventate qualcosa di eclatante, clamoroso che faccia correre giornalisti e fotografi.Io propongo Moreno Pasquinelli, Leonardo Mazzei, e altri, tutti nudi, con una corona di spine in testa e grondanti sangue, portando una croce. Perché se c'é qualcuno oggi che si puó accostare a Cristo, questo é Assange.

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