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I PASTORI SARDI E LA CRUDELE VENDETTA DELLO STATO

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E’ NOTIZIA DI IERI:

«Oltre seicento pastori sardi indagati, per manifestazione non autorizzata, violenza privata, danneggiamento ma anche per rapina. E una decina di persone per cui l’inizio del processo è già stato fissato, il prossimo febbraio.

Continua ad aggiornarsi il computo dei pastori sardi denunciati per le proteste messe in atto durante la “battaglia” per il prezzo del latte dello scorso febbraio.

E ci sono anche casi limite, come quello di un giovane di 20 anni che ha ricevuto in un solo giorno 16 avvisi di garanzia e cinque denunce.

Gli allevatori si sono radunati a Tramatza per fare il punto della situazione e, come annunciato nei giorni scorsi, per predisporre una strategia difensiva comune, grazie ad alcuni avvocati che hanno dato disponibilità per consulenze gratuite.

Ai pastori resteranno da pagare, però, alcune spese, come quelle per la cancelleria, che potranno arrivare fino a 600 euro».

Giustificata dai dispositivi repressivi del “Decreto sicurezza” tanto voluto da Salvini e emanati dal governo giallo-verde, è giunta implacabile la vendetta dello Stato contro una categoria sociale, quella dei pastori sardi, che l’anno scorso fu costretta a manifestare, ricorrendo a forme di lotta dure, per la propria sopravvivenza.

Oggi come nel febbraio scorso, come nel 2010 e nel 2012 (QUI I DIVERSI ARTICOLI) esprimiamo la nostra piena solidarietà ai pastori.

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