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PERCHE’ NO! di Liberiamo l’Italia

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Liberiamo l’Italia invita a votare NO al referendum costituzionale del 29 marzo

Siamo all’ennesimo attacco alla Costituzione. Come con Renzi nel 2016, col pretesto dei “risparmi” e dell’efficienza del parlamento, in ossequio alle direttive neoliberiste dell’Unione europea, si vuole tagliare la democrazia. DIGLI DI NO!

Il gioco dei poteri forti è spudorato: prima si è fatto di tutto, in nome della governabilità, per svuotare il ruolo del parlamento, quindi si è operato per ridurre i partiti a mere macchine elettorali in mano a ristretti gruppi di potere, infine si vuol tagliare il numero dei parlamentari per controllarli ancora meglio. DIGLI DI NO!

Neoliberismo e democrazia non possono stare assieme. I potentati economici odiano infatti il principio democratico della rappresentanza scolpito nella Costituzione. Per loro più il Palazzo è sbarrato al popolo e meglio è. Con la controriforma voluta da M5s, votata sia dalle attuali forze di governo che dalle destre, l’Italia diventerebbe il paese europeo con il più alto rapporto tra rappresentanti e rappresentati: un parlamentare ogni 152mila abitanti, contro i 117mila della Germania, i 116mila della Francia, i 102mila della Gran Bretagna. DIGLI DI NO!

Con la riduzione dei parlamentari si arriverebbe inoltre a differenze enormi nella rappresentanza delle varie regioni, in particolare al Senato. Basti pensare, giusto per rendere l’idea, che la Sardegna eleggerebbe un senatore ogni 327mila abitanti, la Lombardia uno ogni 313mila, il Trentino uno ogni 171mila, il Molise uno ogni 157mila… Squilibri assurdi che si commentano da soli. DIGLI DI NO!

Se questa nuova manomissione della Costituzione riuscirà, le commissioni parlamentari passeranno in mano a pochi eletti di pochi partiti, riducendo così drasticamente la stessa attività di controllo sull’operato del governo. DIGLI DI NO!

Al pari di Renzi quattro anni fa, lorsignori vogliono utilizzare il taglio dei parlamentari per tornare al bipolarismo e cambiare, ancora una volta, la legge elettorale. Con lo sbarramento al 5% il sistema si vuole blindare, lasciando senza rappresentanza milioni di cittadini a tutto vantaggio delle forze politiche che hanno portato l’Italia allo sfascio attuale. Il centro-destra vorrebbe andare oltre, vorrebbero addirittura stracciare la Costituzione repubblicana e passare al presidenzialismo, ovvero una monarchia camuffata. DIGLI DI NO!

La retorica dei “risparmi” — poco più di un euro all’anno per cittadino! — è un inganno. Ci sarebbe un modo infallibile per ridurre i privilegi delle caste (di tutte, non solo quella dei politicanti): tagliare i loro stipendi stellari e le indennità. DIGLI DI NO!

Affinché l’Italia possa risorgere dal disastro di questi anni, occorre difendere la democrazia e la Costituzione del 1948. Cacciamo i politicanti dal Palazzo! Riprendiamoci il controllo dello Stato!

Il tuo voto conta. Il referendum non ha quorum. Il NO può vincere.

IL 29 MARZO VOTA NO!
Liberiamo l’Italia

Un pensiero su “PERCHE’ NO! di Liberiamo l’Italia”

  1. Fabrizio dice:

    Mi auguro che vincano i no, anche se a differenza del 2016 questo referendum non e’ caricato da quel senso ultimativo con cui lo aveva caratterizzato Renzi. La problematica sociale del coronavirus rendera’ ancora piu’ incerto il tutto. Secondo me, la sinistra patriottica o no euro come dir si voglia, ha perso la sua occasione storica proprio nel dicembre 2016. In quel frangente bisognava costruire un fronte popolare contro l’euro per la democrazia. Abbiamo perso quattro anni, per non parlare della posizione sul governo lega-5stelle o di personaggi inqualificabili tipo bagnai o rinaldi.

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