Browse By

CASARINI HA PERSO LA TESTA? di G.R

15085 visite totali, 1 visite odierne

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO

“Il governo ascolti il Papa: via il decreto sulla chiusura dei porti”.
Non è un prete che parla. E’ Luca Casarini.

Ne sono passati di anni da quando era il simbolo dei sovversivi.
Prima la “linea rossa” da varcare era quella che il governo Berlusconi aveva cinto attorno alla cittadella dei potenti del G8. Ora quella linea da violare sono i confini italiani.
Se la prende col suo sodale Speranza il quale, diventato ministro della sanità, firmando il decreto che dichiara i porti italiani “non sicuri”, impedisce l’attracco delle infaticabili Ong.
Il Casarini ha scitto una lettera al Papa e attacca il governo Conte (di cui la sua sinistra fa parte) perché usa gli stessi metodi della “destra sovranista”. Protesta e promette che la sua “Mediterranea”, appena si allenteranno i divieti “tornerà in mare a salvare vite umane”.
Vorrei citare quello che disse che “la situazione è tragica ma non è seria”.
Invece la situazione è tragicamente seria.
Mentre siamo tutti chiusi in casa terrorizzati, mentre molti cittadini muoiono, mentre milioni di italiani sono alla fame e aspettano come la manna la miseria dei 600 euro per fare la spesa, mentre accade questa immane tragedia sociale, Casarini “il rivoluzionario” ha in testa la sorte degli immigrati.
No, non è solo strabismo, questa è follia.
Certo che occorre prendersela con Speranza, ma per altre e più importanti ragioni.
Per una gestione assurda dell’emergenza sanitaria, per avere decretato la carcerazione di massa (e con essa la soppressione della democrazia), per aver deciso di prolungarla fino a maggio, per fare parte di un governo che sta portando il Paese verso il batatro.
Non è questo che preoccupa Casarini, come i preti egli preoccupa solo degli immigrati.
Per cui alla domanda: “Casarini ha perso la testa?”, la risposta è sì, l’ha persa.

7 pensieri su “CASARINI HA PERSO LA TESTA? di G.R”

  1. Fabrizio dice:

    La caratteristica dell’autonomia impropriamente “operaia” e ‘ stata sempre quella di inve tarsi i soggetti sociali della fatidica trsformazione tali da diventare piu strutturalisti di Alhusser. Prima l’operaio massa, poi l’operaio sociale,poi le moltitudini, per lo mezzo addirittura anche i pazienti psichiatrci, le femministe, gli addetti ai computer.
    Ora i migranti tra soggetto che non c’e’ e Caritas.

  2. Francesco dice:

    Pietà l’è morta!

  3. Giulio Bonali dice:

    Cito: “Mentre siamo tutti chiusi in casa terrorizzati, mentre molti cittadini muoiono, mentre milioni di italiani sono alla fame e aspettano come la manna la miseria dei 600 euro per fare la spesa, mentre accade questa immane tragedia sociale, Casarini “il rivoluzionario” ha in testa la sorte degli immigrati”.

    A prescindere dalla concretezza dei problemi in atto (non perché non sia estremamente drammatica o perché la si debba ignorare; semplicemente perché richiede un lungo discorso non contenibile in poche righe di commento a un articolo), nonché da qualsiasi valutazione dell’ infimo personaggetto in questione, trovo davvero “tragicamente serio” il fatto che un movimento che soggettivamente aspiri alla riconquista della sovranità nazionale e a un’ uscita da sinistra dall’ eurozona secondo i principi (mai attuati se non in piccola parte) della costituzione antifascista della “prima” repubblica consideri la sorte e le condizioni economiche e sociali di altri proletari non connazionali (non meno drammatiche di quelle di tantissimi connazionali) come qualcosa di assolutamente irrilevante, di cui fregarsene altamente (che é disdicevole “avere in testa”) dal momento che milioni di italiani sono alla fame e aspettano come la manna la miseria dei 600 euro.
    Questa é né più né meno che la concezione genuinamente fasciata dell’ “Italia proletaria” in ossequio alla quale per lottare contro “le demoplutocrazie” e conquistare “il posto al sole” si sterminavano nei lager, con le torture e le armi chimiche la resistenza libica ed etiopica contro “il rinato impero sui colli fatali di Roma”.
    Non affatto il cosmopolitismo “globalizzatore” della multinazionali e dei loro corifei “europeisti”, non affatto l’ ecumenismo cattolico, che c’ entrano come i cavoli a merenda, ma invece il (completamente ad essi diverso e contrario) internazionalismo proletario impone di non ignorare che nel modo centinaia di milioni di uomini (“sia pure” non di pura razza italica) sono alla fame e muoiono, non meno dei tanti italiani di oggi, da decenni come conditio sine qua non (non sufficiente ma comunque necessaria) del relativo benessere passato di tanti Italiani e della indegna e immorale ricchezza strabordante passata e presente di pochi altri Italiani (e non solo Italiani).

  4. Francesco dice:

    Casarini che vive da lunghi anni a Palermo ha sostenuto e sostiene la fallimentare giunta PD rifondazione Italia viva con Orlando Cascio sindaco. Lui é responsabile del disastro economico e sociale del capoluogo siciliano

  5. Max dice:

    Casarini ha mai avuto una testa ?

  6. fabio dice:

    macchè perso la testa … è solo conflitto d’interessi: gli hanno bloccato il suo business, ca**o centra la lotta di classe!

  7. ombra dice:

    scusate , ma valeva la pena sprecare queste righe pe questo individuo ? Uno che si faceva chiamare “no global ” e che passa ad essere un “si global” come niente fosse ? . E’ la dimostrazione di come questa gente no sa neanche perche’ vuol fare la “rivoluzione ” . Scende in piazza a far casino , punto e basta . Almeno Agnoletto e’ sparito .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *