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ORA BASTA! di Liberiamo l’Italia

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Contro il decreto del governo che ci porta alla fame e ci toglie la libertà il 4 maggio manifestiamo come cittadini di sana e robusta Costituzione

Liberiamo l’Italia approva ed appoggia ogni iniziativa, a partire dalle proteste del prossimo 4 maggio, volte, nel rispetto delle distanze fisiche precauzionali, a chiedere una svolta che ponga fine al blocco autoritario della vita sociale, economica, politica e democratica del Paese — tanto più perché questo blocco riguarda in modo indiscriminato tutto il Paese. Tali azioni di pacifica disobbedienza civile si svolgeranno in attuazione del diritto di ispirazione costituzionale di legittima resistenza agli atti dei poteri pubblici che violino libertà fondamentali e diritti garantiti dalla Costituzione del 48.

Difronte alle sproporzionate e dispotiche misure del governo Conte, queste proteste sono non solo sacrosante, ma legittime in base ai principi costituzionali della inviolabilità dei diritti di libertà personale (art. 13), di svolgere attività lavorativa (art. 4), di circolazione (art. 16), di riunione (art. 17), di manifestazione del pensiero (art. 21), di istruzione (art. 33 e 34), di libera iniziativa economica (art. 41). Liberiamo l’Italia esprime, inoltre, piena solidarietà verso tutte le confessioni e le comunità di credenti di fatto private della libertà di culto (art. 19): come ha ricordato anche il vescovo di Ascoli, i luoghi di culto non sono luoghi di contagio.

Il governo peraltro, andando incontro alla Confindustria, ha fatto sì che riaprissero quasi tutte le fabbriche, che evidentemente non considera «luoghi di contagio», è inaccettabile che invece condanni a morte e come untori, milioni di lavoratori non garantiti, centinaia di migliaia di piccole aziende, partite iva, commercianti, liberi professionisti, artigiani…

Non ci fermerete con l’elemosina! Vogliamo Lavoro, Reddito, Dignità e Libertà.

Per evitare la catastrofe, uscire da questo blocco! Uscire dalla gabbia dell’Unione europea e riconquistare la sovranità monetaria!

Coordinamento nazionale di Liberiamo l’Italia

Fonte: Liberiamo l’Italia

9 pensieri su “ORA BASTA! di Liberiamo l’Italia”

  1. Francesco dice:

    Da molto tempo leggo con interesse gli articoli su Sollevazione e mi trovo spesso a condividere quanto scritto in questo blog. Ultimamente non riesco più a seguirvi e la posizione assunta dalla redazione con i vari post sulle iniziative del governo e sulla feroce critica alla limitazione dei diritti costituzionali mi trova molto perplesso. Anche questo si pone sulla stessa linea ma non capisco quale sia l’alternativa. Capisco che molte iniziative governative siano discutibili, migliorabili, da modulare in modo diverso, che si è comunicato poco e molte male. Ma cosa facciamo? Apriamo tutto e chi si è visto si è visto? Ce ne freghiamo se l’epidemia si diffonde in modo esponenziale e si crepa tutti? Siamo proprio sicuri che è saggio un “tana libera tutti”? E poi preoccuparsi così tanto della libertà di culto e allinearsi alla posizione della Cei da una rivista comunista mi sembra troppo!! Sto con il Papa!

  2. Francesco dice:

    E la beffa è che, nonostante 1 mese o anche più di chiusura forzata, siamo in tanti a non aver ancora ricevuto i famigerati 600 €. Io ho presentato la domanda per l’indennità la mattina del 1 aprile. La stessa domanda risulta “accolta” dalla metà del mese ma di Euro neppure l’ombra. Sono in tanti a non averli ancora ricevuti. Io mi ritengo fortunato perché vivo con i miei genitori e andiamo avanti con la pensione di mio padre (ex insegnante). Ma se vivessi da solo? (E sono tante le persone in questa situazione.) Al momento di pagare al supermercato la spesa per mangiare, cosa dovrei dire alla cassiera? “Signorina mi dispiace ma non posso pagarla subito. Però non si preoccupi: PROMETTO che pagherò al più presto… perché lo Stato MI HA PROMESSO di darmi 600 €…” ???

    Francesco F.
    Manduria (Ta)

  3. Enzo dice:

    Io direi: finalmente!
    Facciamo un altro passo: diciamo apertamente che tutta questa storia è una truffa, che il distanziamento sociale è una deriva postumana da rigettare in toto, che la libertà non è sindacabile in nessun caso.
    W l’Italia e w la libertà!

  4. Francesco dice:

    Ho il massimo rispetto per le opinioni altrui ma mi permetto di rispondere al commento del mio “Omonimo” che, poco prima, critica la posizione di Sollevazione riguardo il cosiddetto “lockdown” governativo. Ebbene io invece la sostengo IN PIENO. E non solo perché personalmente ci sto rimettendo sul piano economico in qualità di titolare di una piccola attività commerciale (una cartoleria) rimasta chiusa per esattamente 1 mese.
    Sostengo la posizione di Sollevazione perché sin dal primo momento i provvedimenti governativi mi sono sembrati sbagliati. Sin da subito mi è sembrato ILLOGICO e CONTROPRODUCENTE imporre quei drastici provvedimenti: “ILLOGICO” perché non riuscivo (e non riesco) a capire come si possa pensare di contrastare la diffusione del virus costringendo la popolazione a restare chiusa in casa: come se le case fossero locali a tenuta stagna, impermeabili agli agenti patogeni. (In questo senso è eloquente Il fatto che i risultati ottenuti in Italia nel contrasto al virus NON siano migliori rispetto a quelli di altre Nazioni più “permissive”:Germania, Svezia, Corea).
    “CONTROPRODUCENTE” perché a mio parere non ci voleva (e non ci vuol) tanto a capire che bloccando il 90 % dell’attività economica del Paese e ricorrendo allo “stato di eccezione” per ciò che riguarda le Libertà e i diritti dei cittadini, la “cura” sarebbe stata peggiore del male: i danni (sia quelli immediati sia quelli in prospettiva futura) provocati dal “blocco totale” (Non solo crisi economica ma anche Deficit di Libertà e Democrazia) sarebbero stati molto più grandi dei benefici (il contrasto del virus).
    Intendiamoci: non sto affatto dicendo che davanti al virus bisognava restare con le mani in mano. Sto dicendo però che UN CONTO sono i suddetti provvedimenti (sostanzialmente deleteri) e TUTT’ALTRA COSA sarebbe stato dire “restate a casa” ai SOLI “soggetti a rischio” ( anziani e portatori di malattie pregresse”)… oppure consigliare a tutti di portare la famosa mascherina… oppure regolare gli ingressi nei negozi… oppure chiudere gli stadi di calcio.

    Francesco F.
    Manduria (Ta)
    (…mi scuso per essermi dilungato troppo

    1. Francesco E. dice:

      Apprezzo moltissimo la sua garbata critica alle mie opinioni ma le vorrei chiedere se le sembrano pochi i quasi 30.000 morti di questi due mesi di epidemia. Cosa sarebbe successo se non si fossero prese le misure adottate? Come minimo il doppio dei decessi attuali. Il confronto con altri paesi non regge anche perché abbiamo sistemi sanitari completamente diversi e non oso pensare cosa sarebbe accaduto al centro e al sud se avessimo avuto i numeri del nord Italia con la sanità disastrata che abbiamo. Tutti siamo preoccupati per la situazione economica e pensi solamente che mio figlio ha un ristorante e mia figlia si occupa di gestione turistica, i due settori più in crisi in questo momento. Ma ritengo veramente importante, specialmente a sinistra, non perdere di vista la razionalità e quello che la scienza può offrire alla politica senza per questo delegarle le decisioni. Confesso di aver apprezzato l’iniziativa odierna degli intellettuali sul Manifesto e ritenendomi un sovranista di sinistra non accetto di conformarmi, però, alle posizioni, spesso irrazionali e di propaganda, leghiste .

  5. Cittadino dice:

    La beffa è addirittura peggiore del non avere ricevuto i 600€. La beffa è che stanno continuando a procedere secondo il solito schema. Si fa qualcosa con molti paletti, poi si allentano un poco poco i paletti e si dichiara di star facendo qualcosa. Sul reddito di cittadinanza hanno aumentato un po’ la soglia ISEE e buonanotte e sui 600€ hanno un poco poco allargato la platea.

    Cioè allentano un po’ il cappio dell’impiccato.

    Ed ancora non vide cosa possa scuotere tutto questo. Aspettiamo il cinque maggio e vediamo cosa accade.

    1. Cittadino dice:

      Ed il dramma è che ancora non si vede nessun movimento unitario di tutte queste categorie colpite.

      Anche i disoccupati manifestano ognuno per i fatti suoi frammentati nelle loro associazioni e sindacati.

    2. Cittadino dice:

      ERRATA CORRIGE: “Ed ancora non vide cosa possa scuotere” -> “Ed ancora non si vede cosa possa scuotere”

  6. Francesco dice:

    La questione è tutta lì: nelle condizioni del sistema sanitario italiano.
    In condizioni “normali”, ossia con un sistema sanitario “efficiente”, il virus non avrebbe rappresentato una “grande emergenza” (…perché in ogni caso il suo grado di pericolosità non è neppure lontanamente paragonabile a quello della febbre “Spagnola” o di altre epidemie simili) e si sarebbe potuto affrontare ricorrendo a misure assai meno drastiche di quelle usate dal governo. Il virus È DIVENTATO per l’Italia una “grande emergenza” a causa delle carenze strutturali del sistema sanitario pubblico. Di queste carenze i governanti italiani sono stati consapevoli sin dalla prima comparsa del virus e siccome essi temevano il collasso del sistema a causa di troppi ricoveri, l’unica soluzione che essi son riusciti a trovare per limitare i danni è stata quella di imporre la “reclusione di massa”. La campagna “terroristica” fatta di bollettini, dati (…difficilmente verificabili) e previsioni, è servita a giustificare agli occhi dell’opinione pubblica quel drastico provvedimento, facendo apparire il covid19 come una sorta di “flagello” inarrestabile. In tal modo i governanti attuali (…appoggiati dai loro predecessori, attualmente all’opposizione…) sono riusciti anche a nascondere la vera origine delle suddette carenze: i tagli economici realizzati al settore della sanità negli ultimi 30 anni.
    Come se non bastasse essi hanno pure IPOCRITAMENTE voluto chiamare “eroi” quelli che fino al giorno prima consideravano come un semplice “costo da tagliare” nel bilancio dello Stato (medici, infermieri, ecc)

    Francesco F.
    Manduria (Ta)

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