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60 MILA CANI DA GUARDIA di Piemme

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ECCO A VOI IL FASCISMO DEL TERZO MILLENNIO.
No, non parliamo dei “camerati” di Casa Pound. Essi anzi, con le loro “mascherine tricolori”, si vedono costretti a vestire i panni libertari provando a dare voce alle proteste contro la più dura quarantena del mondo.

Parliamo invece dello Stato di polizia, delle sue leggi speciali, dei suoi meccanismi repressivi. Parliamo del regime neoliberista che approfitta di ogni occasione per adottare dispositivi coattivi allo scopo di puntellare la supremazia dell’oligarchia capitalistica. Nel passaggio da una democrazia parlamentare alla dittatura il grande colpo di stato è l’eccezione, la norma è rappresentata da progressivi colpetti di stato, da atti di forza tesi non solo a spaventare le masse popolari ma a disarmarle onde prevenire la loro eventuale rivolta.

In Italia questo passaggio è agevolato dal dualismo giuridico per cui, la norma fondamentale della Costituzione democratica è affiancata da un Codice penale di fascista memoria, quello Rocco. Tipicamente fascista, nello spirito e nella lettera, è ad esempio il criterio di “assembramento”, intendendo adunate di persone vietate dalla legge; di qui il concetto di “Radunata sediziosa” — Art. 655 Cp: “Chiunque fa parte di una radunata sediziosa di dieci o più persone è punito, per il solo fatto della partecipazione, con l’arresto fino a un anno”.

Sin dall’arrivo del corona virus noi abbiamo messo in guardia che esso veniva strumentalmente utilizzato per stringere i bulloni del regime. Sin da subito abbiamo denunciato la campagna di terrorizzazione di massa come funzionale alla trasformazione dello Stato d’emergenza sanitaria in vero e proprio Stato d’eccezione. Le voci come la nostra sono state stroncate da una insidiosa campagna di diffamazione per cui, chiunque si stesse opponendo agli arresti domiciliari di massa come misura non solo sproporzionata ma funzionale al regime, chiunque sostenesse che si fosse in presenza della soppressione dello Stato di diritto, s’è beccato l’accusa di fottersene della “vita umana”, è stato bollato come untore, come istigatore del disastro sanitario.

Che la “Fase 2” fosse una presa per il culo, che il governo avesse in mente di prolungare lo Stato d’emergenza pseduo-sanitaria nonostante lo scemare della pandemia; anche questo avevamo detto e previsto. E giunge la conferma plateale delle reali intenzioni del governo.

Davanti al fatto che i cittadini hanno approfittato delle pur timide e condizionate aperture per “assembrarsi”, ovvero per tornare a vivere ed a socializzare, il governo ha immediatamente risposto non solo rilanciando l’allarme del contagio di ritorno, ha disposto la creazione di milizie per sorvegliare e punire i trasgressori della quarantena perpetua, del “distanziamento sociale” e del coprifuoco. Allo scopo è stato deciso il reclutamento di 60 mila volontari che con patetico eufemismo e nel rispetto della neolingua di regime vengono definiti  “assistenti civici”.

Detto altrimenti ronde di sub-gendarmi, pattuglie mercenarie ausiliarie che dovranno affiancare le forze di polizia nel pattugliamento delle città, delle spiagge, dei parchi, del territorio.

Il Ministro Boccia ci assicura che questa sbirraglia non avrà funzioni di polizia giudiziaria. Compito dei mercenari sarà quello di scovare, pedinare e individuare i trasgressori della legge, per quindi consegnarli alle forze di polizia e all’autorità giudiziaria.

Siamo con tutta evidenza alla formazione di una milizia regolare di spioni per attuare una capillare delazione di massa.

Boccia, forte dei sondaggi di regime secondo cui il governo godrebbe di ampio sostegno, è sicuro che “non sarà difficile trovarli”, questi volontari.
Così sicuro, tuttavia, di reclutarli, non deve essere visto che egli anticipa che suddetta sbirraglia di complemento verrà scelta tra “coloro che usufruiscono del reddito di cittadinanza, che sono in cassa integrazione o che usufruisce del sussidio di disoccupazione”. Precisa poi che tali mercenari, in cambio della disponbilità di 16 ore settimanali, non riceveranno il becco d’un quattrino. E vedremo chi saranno questi straccioni che a queste miserabili condizioni vorrano fungere da spie e arruolarsi come sobillatori della guerra tra poveri.

Debellare la “movida”, dice il governo. Cieco chi non vede che si tratta cinico pretesto per prevenire e impedire manifestazioni di protesta, le prossime rivolte sociali. Boccia ci informa infatti, dettaglio decisivo, che “si è deciso di accelerare la partenza del bando per reclutare i volontari ma ci si stava lavorando da un mese”. Particolare che appunto svela che il governo, malgrado il clamoroso fallimento delle sue terapie di duro lockdown, ha solo una cosa in testa, perseverare, anzi potenziare le misure di disciplinamento sociale, scatenando e pilotando una guerra civile a bassa intensità per assicurarsi che non venga quella vera.

 

5 pensieri su “60 MILA CANI DA GUARDIA di Piemme”

  1. Cittadino dice:

    Intanto la situazione invece di sbloccarsi, in un modo o nell’altro, si continua a trascinare. Leggo che sul recovery fund ci sarà la proposta della commissione il 27 maggio e poi una lunga trattativa fino al consiglio europeo del 18-19 giugno (praticamente un altro mese) che però potrebbe non essere definitivo. Fin quanto ancora si trascineranno? Boh.

  2. Cittadino dice:

    E l’idea di approfittare delle persone con RdC, cassa integrazione o altra indennità (un vero ricatto), come se questi avessero un qualche debito morale e dovessero ringraziare o dover dimostrare a qualcuno che non sono fannulloni, dovrebbe servire a ribadire un principio sacrosanto. Qualsiasi tipo di indennità deve essere condizionata al solo stato di disoccupazione e data perché in quel momento il lavoratore non può essere allocato. Nel caso in cui vi sia necessità e l’allocazione diventa disponibile il lavoratore deve essere inserito alle stesse condizioni contrattuali collettive di tutti gli altri che fanno il suo stesso lavoro senza discriminazione alcuna fra precari di vario tipo e permanenti che crea solo frammentazioni e posizioni deboli e ricattabili.

  3. giemme dice:

    Poveracci che subiranno, loro, un drastico distanziamento sociale da amici, vicini, parenti. Oltre ad una elevata probabilità di beccarsi qualche manata o valanghe di insulti.

  4. ombra dice:

    mah che dire , questo ministro avrebbe dovuto gia’ andarsene dopo la comparsata della mascherina in quella famosa e triste conferenza stampa . Ma si sa dimettersi e’ da mosche bianche in questo paese , anche perche’ certi politici non riescono a capire i danni che si fanno quando si assumono certi atteggiamenti .
    Gemello del sindaco di Bari che se ne andava per le strade della citta’ , sgridando chiunque se ne andasse a passeggio in riva al mare magari da solo , ovviamente con telecamera a seguito .
    E invece il ministro in questione e’ ancora qui con le sue trovate da strapazzo , ogni di’ se ne inventa una , convinto di essere un grande politico con idee rivoluzionarie un tanto al chilo . Che dire !

  5. Nicola dice:

    “E vedremo chi saranno questi straccioni che a queste miserabili condizioni vorrano fungere da spie e arruolarsi come sobillatori della guerra tra poveri”.

    Vuoi vedere che invece la domanda supererà l’offerta? Ci sono migliaia di sbirri in pensione e di psicopatici che non vedono l’ora di far vedere quello che valgono. Non ci sarà bisogno di attingere tra i percettori del reddito di cittadinanza o tra i cassaintegrati.

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