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COMPAGNI CHE SBANDANO di Sandokan

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Se nessuna sottovalutazione della minaccia rappresentata dal Covid-19 è giustificata, altrettanto non lo è la psicosi collettiva che ci ammorba da più di due mesi.

Oms: influenza nel mondo fino a 650mila morti l’anno

Oms: nel mondo ogni anno muoiono per fumo 7 milioni

Oms: malaria uccide oltre 400mila persone l’anno, specie bambini

Oms: Coronavirus: oltre 4 milioni di contagiati e 275mila morti nel mondo

Stiamo quindi a queste cifre: i decessi per Convid-19 sono meno della metà di quelli morti l’anno precedente per l’influenza stagionale, sono poco più della metà di quelli morti per malaria, sono il 3,9% di quelli deceduti nel 2019 per fumo.

Più in generale, sempre l’Oms ci informa che nel mondo, i decessi per malattie croniche (cardiovascolari, respiratorie, cancro e diabete), sono ogni anno 15milioni. Di qui le salomoniche direttive dell’Oms per una migliore alimentazione, per un diverso modo di vivere. Detta in modo meno peloso: la madre di tutte le patologie è il modello sociale capitalistico che ci imprigiona.

Ma veniamo a noi, anzi a loro, ai “compagni che sbandano”.

E’ un fatto che la stragrande maggioranza della sinistra, sia quella di regime che quella “antagonista” è caduta vittima di questa irrazionale psicosi collettiva. In buona sostanza queste sinistre hanno difeso le misure estreme di lockdown adottate dal governo. Ciò malgrado si siano dimostrate quasi completamente fallimentari. Peggio, alcuni hanno perso letteralmente la testa invocando misure ancor più restrittive. Non, sia chiaro, richiesta di quarantena per i contagiati e/o per gli strati della popolazione più esposti al rischio. No! no! quarantena obbligatoria per tutti, anzitutto per i sani, sospettati proprio essi come i più perniciosi, untori in quanto “portatori sani”.

Gli “sbandati” si rifiutano ancora oggi di vedere che questa psiscosi è stata voluta, deliberata, comandata. Non si chiedono cioè se non ci sia, dietro a questa psicosi un’intelligenza, delle finalità determinate. Non vogliono vedere come la campagna di terrorismo a scala planetaria sia stata deliberatamente lanciata da alcuni grandi network globali. Non si chiedono a quali potentissimi interessi (tra cui le multinazionali farmaceutiche, quelle delle nuove tecnologie, fondazioni per la ricerca scientifica, ecc.) questi network ubbidiscano. Gli “sbandati” si rifiutano di ammettere che questa psicosi indotta si spieghi anche alla luce della durissima lotta, economica e geopolitica, in seno alle frazioni del grande capitalismo mondializzato —battaglia che tra le sue poste vede il destino di Trump. Non vogliono ammettere insomma, gli “sbandati”, che c’è, da parte del potere, un evidente uso politico e sociale della pandemia. Si rifiutano di vedere che, al di là delle intenzioni di questo o quel governo, la psicosi e il terrorismo sanitario sono oggettivamante funzionali al disciplinamento sociale, che il tutto va nella tendenza ad uno psico-stato-di-polizia.

In altri tempi, ai tempi che la lotta di classe c’era davvero, ai tempi in cui la sinistra era sinistra, non ci sarebbe voluto molto a denunciare il pericolo nascosto dietro all’uso politico della psicosi sanitaria indotta, sarebbe stato facile opporsi alla tendenza oggettivamante autoritaria, alla militarizzazione della vita sociale.

Siamo giunti al punto che questi “sbandati”, in nome della “sicurezza sanitaria” hanno accettato il sicuritarismo sbirresco, la soppressione dei diritti cosituzionali e dello stato di diritto. Paradossalmente si tratta proprio di coloro che c’hanno ammorbato con lo spauracchio di “Salvini fascista”. Non vedono che proprio il governo che è salito al trono col motivo di sventare il pericolo “dell’uomo solo al comando”, in poche mosse (gli anticosituzionali Dpcm), è andato ben al di là dei decreti sicuritari del leghista al Ministero degli interni.

Peggio ancora. Gli “sbandati” non vedono che questa psicosi indotta non ha solo rafforzato la tendenza allo Stato di polizia, non vedono  che questa psicosi sta producendo, come effetto collaterale, un mutamento nella mentalità sociale. Il timore verso il potere e i suoi comandi, il sentimento da gregge di pecore, il senso di sottomissione. La trasformazione da cittadini a sudditi. Così ci spieghiamo il fenomeno della  delazione e lo spionaggio di massa.

Gli “sbandati” non ci sentono, non ci vedono. Ma parlano. E la sola cosa di cui parlano, per mascherare il loro pornografico avallo al più duro lockdown del mondo, sono i morti e, come nuovi timorati di Dio, invocano la difesa della “vita umana” sopra tutto, e chi se ne frega se è una vita di merda, e chi se ne frega se per difendere il diritto alla vita di alcuni si sacrificano i diritti di tutti, la dignità e la libertà di ognuno.

Verrà il giorno in cui si ricrederanno. Speriamo solo non sia troppo tardi.

5 pensieri su “COMPAGNI CHE SBANDANO di Sandokan”

  1. Cittadino dice:

    E’ un brutto affare ed è difficile capire cme stanno le cose, però nel conteggio dei decessi vorrei capire perché nel nord Italia sono molto più numerosi degli anni passati. Qualcosa deve pur essere accaduto.

    1. fabio dice:

      Che siano più numerosi degli anni passati è ancora da dimostrare. Dati inoppugnabili saranno disponibili fra un mese, ma quelli preliminari dicono che l’asimmetria sia dovuta a errori di diagnosi. Il test di positività da il 50% di falsi positivi! Qualunque normale morte viene così calcolata come Covid. Se ne sono morti di più nel bergamasco e nel milanese è per l’idadeguatezza del modello sanitario lombardo (che trascura la medicina di base) che privilegia il momento ospedaliero, dove a causa della impreparazione si sono commessi disastri di politica preventiva, di diagnosi e di terapia.

  2. RobertoG dice:

    Il problema di base dei sinistrati è che essi sono rimasti fermi al fatto di considerare il capitalista come il padrone della fabbrica che sfrutta gli operai e basta. Il sinistrato infatti non si chiede di chi siano i mezzi di comunicazione, nè le aziende farmaceutiche. Non si chiede da chi siano controllati gli organismi internazionali tra i quali quelli sanitari. No evidentemente egli crede che questi siano enti “neutri” ai quali quindi concedere la massima fiducia. Persino l’Unione Europea per il sinistrato è un’organizzazione criticabile sì ma sostanzialmente animata da uno spirito progressista.
    Il sinistrato in definitiva crede alla narrazione ufficiale ed alla sua autorevolezza e perciò se ne fa strumento limitandosi all’interno di essa a difendere gli interessi di categoria senza avvedersi che le due cose sono incompatibili, perchè la narrazione è sempre costruita per far sì che nella sostanza a prevalere siano gli interessi dei capitalisti.
    Quindi anche per il virus a corona il sinistrato sostiene il prolungamento e l’inasprimento del confinamento a tempo indeterminato come ovvia conseguenza dalla narrazione terroristica scatenata dai dominanti. Notizie come quelle dello studio condotto dal professor Pasquale Bacco che ha mostrato con criteri statistici e scientifici che in Italia più di un terzo della popolazione avrebbe contratto il virus e ne sia praticamente immune (altro che 4 milioni di contagiati nel mondo) saranno quindi ignorate dal sinistrato sulla falsariga del medesimo atteggiamento tenuto dai media dominanti.
    https://www.comilva.org/incidenza-del-covid19-tra-la-popolazione-clinicamente-sana-attraverso-la-ricerca-degli-anticorpi-tra-gli-asintomatici-il-virus-avrebbe-colpito-piu-di-un-terzo-della-popolazione-it/
    La strategia dei loro proprietari infatti è tesa ad imporre il controllo sociale attraverso la paura e ad espandere ancor di più la loro ricchezza attraverso l’imposizione dei vaccini e delle cure che essi riterrano utili per i loro affari.
    https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2020/04/29/coronavirus-bill-gates-normalita-non-prima-uno-due-anni-grazie-vaccino_BsGx9LZBeof61o0a0KQLXO.html

  3. fabio dice:

    Vero vero: hanno svenduto la libertà per una presunta falsa sicurezza. Tutti i morti per la libertà della nostra storia sono serviti.
    Forse, sotto sotto quei compagni lì pensano che chi ha dato la vita per la libertà sia stato un po’ matto. Così al primo BUH! si sono cagati addosso dimostrando di preferire lo stato scientista securitario alla LIBERTA’.
    Però devo ammettere che di fronte alle immagini dalla Cina mi sono preoccupato anch’io per qualche giorno. La paura fa paura. Il punto è che di fronte ai dati che ora emergono a dimostrare sempre più chiaramente la bufala, la dissonanza cognitiva con ciò che hanno detto e fatto impedisce loro di ammettere l’abbaglio. La vergogna di esserci caduti è una brutta bestia. Credo. Quindi non è opportuno infierire ma testimoniare con coraggio contro la linea securitaria nel nome della libertà. Valore supremo.
    Questa crisi può essere dannatamente utile per risvegliare la sinistra.

  4. Enzo dice:

    Leggo sempre con piacere gli interventi di Sandokan, e pure questo lo sottoscrivo in toto. Tralasciando completamente i mentecatti della “sinistra” istituzionale, prendiamo atto che si è consumato il pieno e definitivo “tradimento” di quella che fu la sinistra “antagonista”: per farsi due amare risate, basta andarsi a leggere cosa scrivono su uno dei loro mille siti, peraltro sempre meno frequentati. Autonomi, libertari, trotzkisti e centrosocialisti inneggiano ed hanno inneggiato allo stato di polizia, alla repressione feroce, alla chiusura a oltranza ed alla tecnosorveglianza, plaudendo con sadismo alla rovina di baristi, ristoratori ed esercenti, noti capitalisti sfruttatori ed evasori fiscali. Avendo associato le loro sorti a quelle dell’ordine dominante, di cui hanno sposato la “narrazione”, costoro capiscono ora che andranno a fondo assieme ai loro padroni, e nessuna inversione ad U potrà avere credibilità.
    Insomma, il dado è tratto, ma c’è bisogno ancora, a mio parere, di un ulteriore atto di coraggio: dire, scrivere, urlare che tutta questa storia è (stata?) una truffa, volta ad instaurare un regime postdemocratico con la medicalizzazione di massa e la tecnosorveglianza : cosa manca ancora?
    La sensazione è che anche su Sollevazione non ci si voglia sbilanciare più di tanto per non essere definitivamente espulsi dal recinto non del “politicamente corretto”, ma del “politicamente tollerabile”: questa vorrebbe essere una critica costruttiva da parte di un lettore affezionato.
    Saluti, Enzo.

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