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SALVINI: AL PEGGIO NON C’È LIMITE di Sandokan

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Matteo Salvini dopo il Papeete passa da una bestialità ad un’altra, quella successiva più grande delle precedenti.
Ci si chiedeva perché mai fece cadere il governo giallo-verde. La risposta venne presto, quando dichiarò che l’euro era irreversibile, infine quando invocò l’arrivo di Draghi. Erano ulteriori prove non solo che in Lega chi comanda davvero è l’ala di Giorgetti, ma che la Lega tenta di candidarsi, al posto del PD, a partito dell’élite e della grande borghesia italiana.

Ahimé al peggio non c’è limite.

Il nostro ha rilasciato un’intervista al Corriere della sera di oggi che vale la pena segnalare ai nostri lettori.

Una vera chicca.
Salvini, annunciando che il prossimo 2 giugno Lega e centro-destra svolgeranno una grande manifestazione afferma:

«Conte chiede il contributo dell’opposizione? Il nostro c’è, abbiamo 30 proposte già impacchettate. Il problema è se lui si permetterà di disobbedire a chi comanda in questo governo e in questo Paese, la Cgil».

Al che, sbigottito il giornalista chiede, “Perché mai la CGIL”?

Ecco la surrealista risposta di Salvini:

«I sindacati delle costruzioni hanno appena fatto sapere che se si tocca il codice degli appalti, loro lotteranno con ogni mezzo. E allora, altro che ammodernamento e semplificazione: questa è una scelta di campo. Da una parte burocrazia, centralismo e Cgil. Dall’altra, la libertà d’impresa. Anzi, colgo l’occasione per fare i miei migliori auguri al neo presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Il Paese per ora è ostaggio dei privilegi di qualcuno, vedremo se Conte lo consentirà ancora. Vedremo, comunque: io porterò al premier la flat tax che costa solo 13 miliardi, la pace fiscale ed edilizia, lo stop ad Equitalia…».

Saremo gli ultimi a fare i difensori d’ufficio della Cgil, che di schifezze ne ha collezionate tante e che in effetti è un pilastro del regime. Un pilastro tuttavia, non il regime in quanto tale, che resta in mano all’élite che avendo in mano grandi banche e grandi industrie ha l’ultima parola e orienta le scelte dei governi.

In poche parole Salvini non solo riconferma il consueto viscerale antistatalismo, non solo ribadisce la solita invocazione della “libertà d’Impresa”. Facendo i “migliori auguri al neo presidente di Confindustria” — che appena eletto ha confessato il suo radicale neoliberismo — il leader della Lega conferma e sacramenta da che parte sta e che Paese ha in mente.

4 pensieri su “SALVINI: AL PEGGIO NON C’È LIMITE di Sandokan”

  1. Francesco dice:

    Non mi meraviglio affatto di questa intervista. Non ho MAI creduto che costui fosse un sincero populista. Ha giocato a fare il populista per raccattare quanti piu’ consensi possibile nell’ area degli “insoddisfatti” (…e PURTROPPO ci e’ riuscito abbastanza bene) ben sapendo sin dal principio che sarebbe ritornato all’ovile… (ANZI, a mio avviso non ne e’ MAI uscito)
    Intendiamoci: ha tenuto lo STESSO IDENTICO atteggiamento subdolo FILOSISTEMICO dei suoi ex alleati di governo pentastellati. Entrambi hanno ingannato molte persone in buona fede. L’ unica differenza sta nel modus operandi.

    Francesco F.
    Manduria (Ta)

  2. Fabrizio dice:

    chiedo venia, ma come avete potuto pensare per un solo istante che un governo con personaggi del genere ci avrebbe condotto fuori dall’Euro? Una farsa, uno specchietto per le allodole per brocchi. Bagnai, Rinaldi, Barra Caracciolo poi si sono opportunisticamente prestati.

  3. luigi dice:

    IL piu’ pulito ha la rogna , non si salva nessuno . E non venite a parlarmi di demagogia . Il giorno che si votera’ saremo tanti in lockdown .

  4. antonio dice:

    Ma quando lo fate sto benedetto partito di sinistra sovranista patriottico ?
    Avete praterie immense da conquistare se farete il programma che tutti
    gli italiani vogliono ma nessuno ha il coraggio di realizzare.
    Ve lo espongo rapidamente, il programma che gli italiani vogliono:

    1 – fuori dall’euro e ritorno alla lira. ( …che tanto i tedeschi ci disprezzano da sempre )
    2 – stop immigrazione.
    3 – Precedenza nel lavoro agli autoctoni italiani.
    4 – Nazionalizzare banche e settori strategici.
    5 – abolizione agenzie interinali.
    6 – abbassamento orario di lavoro ( lavorare meno lavorare tutti )
    7 – Posto fisso come regola.
    8 – creazione di un’ economia statale parallela a quella privata
    riservata alle persone più povere.
    9 – qualche boiata di destra come ordine disciplina e lavori forzati per i criminali.

    Dai cosa aspettate a trovare il nome e il simbolo… con questo programma
    vincete a mani basse e svuotate quei cazzoni della lega 5stelle e fratelliditalia.
    Lo farei io se non avessi la terza media… Solo il punto 3 vi darà il 30%.
    Dai, basta discorsi, agite

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