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METTIAMOGLI LE TETTE di Sandokan

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“Ci sono più cose in cielo e in terra Orazio di quante possa immaginarne la tua filosofia” scrisse Shakespeare nell’Amleto.
Tra tutte queste cose ce ne sono di mirabolanti, mentre altre sono davvero raccapriccianti.
In pieno disastro Covid-19 c’era già stata una polemichetta perché nelle Task Force messe su dal governo per far fronte alla pandemia c’erano troppi maschi e poche femmine.
La cosa parve finire lì.
E invece no.

I pretoriani del politicamente corretto, gli sbirri della nuova “buoncostume”, hanno scoperto un nuovo atto osceno.
Nella famigerata applicazione IMMUNI (che il sottoscritto si guarderà bene dall’utilizzare) è stata scoperta un’icona che rappresenta una donna che culla un bambino e un maschio che (tassativamente in smart working) lavora al computer [vedi grafica accanto]

Apriti cielo!
L’azienda che ha costruito l’applicazione è stata costretta a capitolare agli inquisitori cambiando fulmineamente l’icona grafica [vedi sotto] sostituendola con un’altra in cui, vedi un po’, la donna sta al computer mentre il maschio culla un bebè.
Non tarderà molto che al malcapitato (la chirurgia plastica fa miracoli) metteranno le tette per allattarlo, se no, che parità di genere sarebbe? LGBTQIA+….

Secondo voi si sono fermati? Per niente!
Toccherebbe secondo gli ultras cambiare pure il nome di questa maledetta applicazione poiché anch’esso sarebbe sesssista — non sia mai usare il plurale maschile!

C’è un paese alla sbando che procede a passo di corsa verso il baratro, milioni di italiani sono gettati sul lastrico, ma si è trovato tempo e modo di disquisire su un’applicazione, non perché utilizzabile per lo spionaggio di massa, ma perché non rispetta la… differenza di genere.

3 pensieri su “METTIAMOGLI LE TETTE di Sandokan”

  1. matteo dice:

    Il fatto che costoro non sappiano,evidentemente,che IMMUNI è PLURALE TANTO MASCHILE QUANTO FEMMINILE conferma che l’unica cosa di cui dovrebbero indignarsi è non frequentare ancora la prima elementare,ovviamente senza i grembiulini blu e rosa,altrimenti i loro cuori non reggerebbero a tanto sessismo.
    Mi domando però: dove esiste questa gente? Voi quanta ne conoscete?Le donne che conosco,tranne una dalla quale mi tengo a distanza di sicurezza,considera tutto ciò un monte di cazzate.So che esistono anche uomini che hanno sviluppato il senso di colpa per essere nati con lo scroto,ma anche di questi non ho esperienza diretta.Insomma,dove sono?

    1. Mario dice:

      Sono quelli dell’élite. Le (pseudo)femministe in questione di fatto hanno preteso e ottenuto che venisse cambiata l’immagine. E’ un fatto.
      E hanno un seguito, loro e le loro idee.
      Purtroppo personalmente, ne conosco, sia uomini che donne (mi ostino a definirli così, sebbene loro usino un linguaggio diverso, neutro, non declinato al genere binario, servendosi di stupidi asterischi quando scrivono, oppure della desinenza *u quando parlano).

  2. Nicola dice:

    Strano che l’omino non l’abbiano dipinto di nero.

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