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PUTIN FASCISTA? di A. Vinco

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Dal 25 giugno al 1 luglio si è tenuto in Russia un referendum per modificare la Costituzione che consente a Putin di restare in sella fino al 2036. Risultato: un plebiscito di sì. Gran parte della sinistra russa non solo si è opposta a quello che ha definito un “plebiscito truccato”, ha denunciato il pericolo di una “dittatura fascista”.

Ieri, 4 luglio, a Mosca, vicino all’edificio dell’Amministrazione presidenziale della Federazione Russa, circa 900 persone si sono radunate e hanno dichiarato di non riconoscere i risultati del voto sugli emendamenti alla Costituzione, in quanto organizzati a loro dire in un formato fraudolento che non si presta al controllo pubblico oggettivo.

Udalzov Mosca Protesta anti-Putin 4 Luglio 2020

Il coordinatore del Fronte di sinistra Sergey Udalzov ha detto ai giornalisti che l’opposizione sta chiedendo che le autorità non consentano più un tale formato per il voto, poiché tale pratica distrugge l’istituzione elettorale e porta alla dittatura fascista sotto forma di “Democrazia protetta”.

Udalzov ha anche chiesto di fermare la persecuzione dei rappresentanti dell’opposizione russa, di rilasciare prigionieri politici e di revocare il divieto di svolgere azioni di massa.

Tra i cittadini che sono giunti all’AP della Federazione Russa c’erano rappresentanti del Fronte di Sinistra, del Soviet di Mosca, del Partito Comunista di Gennady Zyuganov, del Partito della Causa, di “Altra Russia”, di “Solidarietà civile”, di Antifa Russia, di OKP e altre organizzazioni antifasciste e di Sinistra radicale.

I manifestanti hanno fatto una lunga fila lungo l’edificio dell’AP della Federazione Russa e hanno consegnato le loro richieste con i requisiti, tra cui Anastasia Udalzova, Maxim Kalashnikov, Georgy Fedorov, Boris Kagarlitsky, Andrey Seleznev e altri. Vicino all’Amministrazione presidenziale stessa e nelle vicinanze c’erano molti poliziotti e autobus di polizia in servizio, il deposito delle richieste sulla non validità degli emendamenti era completato nel tardo pomeriggio.

Da mesi il Fronte di Sinistra si è attivato contro i correttivi refendari di Putin in ogni città della Federazione russa con l’azione dei propri militanti.

Sergey Udalzov, leader carismatico del Fronte di Sinistra, è stato in detenzione per circa quattro anni, dopo l’arresto nella manifestazione anti-Putin del 6.05.2012. Si è più volte autorappresentato come “socialista e patriota” e ha sempre preso le distanze dal razzista filo-occidentale Navalny. I suoi punti di riferimento politici occidentali sono Podemos in Spagna, Melanchon in Francia, di cui è peraltro amico, Bernie Sanders negli Usa. Non conosce la scena politica di sinistra italiana a quanto pare.

Ad avviso del Fronte di Sinistra, il putinismo è una manifestazione, nel contesto russo, di quella Destra populista, di quell’epidemia sovranista che ha avvelenato e disgregato l’Occidente dall’interno. In questo senso è una forma di fascismo o, dato il contesto storico russo, neo-zarismo populista; il muro alle vittime della repressione sovietica e i monumenti al dissidente Solzenicyn fatti alzare da Putin 100 anni dopo la Rivoluzione d’ottobre provocarono la rivolta di Fronte di Sinistra e comunisti russi.

La linea strategica di Udalzov è battere la destra populista putinista con una sinistra populista e patriottica, “non svendendo la Russia alle multinazionali occidentali, come fece El’cin”.

Il tentativo tattico che egli insegue da anni è quello di creare un fronte unito di Sinistra radicale antifascista – dai socialdemocratici agli anarchici ed ai marxisti ortodossi e questo tentativo, con l’unione tattica antirefendaria, potrebbe oggi andare in porto. L’obiettivo del Fronte è la democrazia diretta assembleare contro la democrazia protetta elitista di Putin.

Significativo il supporto di Zyuganov, che è su posizioni di antiputinismo radicale. Il consenso verso i comunisti è in crescita, soprattutto a Mosca e S. Pietroburgo, meno nelle periferie.

Zjuganov Mosca 6 Giugno 2020

Sembra quasi ripetersi il trend occidentale, con la metropoli progressista fortino della Sinistra contro le periferie conservatrici.

Il presidente del Partito Comunista della Federazione Russa ha invitato prima del referendum a votare NO alla consultazione nazionale sugli emendamenti alla Costituzione russa, tutte le forze della Sinistra radicale antifascista invitavano invece a boicottare il processo e a non recarsi alle urne.

Zyuganov, nell’ultima intervista concessa ai giornalisti, ha collegato il Covid-19 al processo di disgregazione mondiale della catena del valore liberista, ha indicato nella “Cina Socialista e Democratica” l’avanguardia mondiale non solo nell’economia e nella sfera sociale, ma anche sul piano sanitario e nella pratica di lotta alla nuova epidemia.

La crisi sistemica del modello liberista si potrebbe risolvere per il leader comunista o con una nuova guerra mondiale o con una rivoluzione socialista e inter-razziale negli Usa, unico mezzo per fermare il conflitto interimperialista.

La Cina di Xi Jinping avrebbe fatto tesoro della “Grande Rivoluzione d’Ottobre, della Modernizzazione di Lenin-Stalin, della Grande Vittoria del 1945” mentre la Russia non avrebbe per nulla fatto tesoro di ciò e non si può vantare dell’eredità Socialista, essendo precipitata nel Neo-zarismo o nella via di una Destra populista e semifascista.

15 pensieri su “PUTIN FASCISTA? di A. Vinco”

  1. Marcello dice:

    Non penso sia proprio fascista, ma certo come dice il compagno la china è quella e pure con religione di stato.
    Libertà per i Gay e per il movimento Lgtb vittima di repressione.

  2. C. dice:

    Zjuganov ha attraversato varie fasi, c’era un periodo nel quale si poteva considerare un vero nazionalpopulista a tutti gli effetti e stava scivolando nel nazionalismo granderusso anche lui. Da circa dieci anni ha ripreso a essere finalmente un Leninista integrale contrario al nazionalismo grande-russo di Putin e del Cremlino. Udaltsov è formalmente un Socialdemocratico internazionalista, la sua formazione è però di tipo trotzkista, antistalinista e realmente socialista rivoluzionaria antifascista. Il patriottismo che rivendica è un patriottismo internazionalista e universalistico.

  3. Anonimo dice:

    Non sono un estimatore di Putin ma quando sento parlare di socialismo sento odore di Soros e rivoluzione colorata.

  4. Angelo dice:

    La Redazione chiede di conoscere direttamente le posizioni di Udalzov su Refendum e su deriva fascista. удалцов путин фашист https://youtu.be/lBBHfKDx3cM Invito a vedere questo link , si trova esposta posizione del Fronte di Sinistra su Russia attuale.
    Quanto a Zjuganov il suo antiputinismo è si di data recente ma spesso ne parlano ora anche Manifesto e Avvenire, i quotidiani più specifici sulla particolare situazione russa.
    È comunque noto che il Partito Comunista si è opposto su tutta la linea agli emendamenti proposti dal Cremlino. Anche in Italia la sinistra ne è a conoscenza.
    http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=43209

  5. Alberto Capece dice:

    Quando sento parlare di fascismo in relazione ad una chiamata alle urne mi allarmo. Ancora di più mi allarmo quando qualcuno, in questo caso Zyuganov crede che ad abbattere il neoliberismo sarà il Covid 19 che è esattamente il piano dell’ideologia estremo – capitalista per conservare il potere. Non mi fido che si tratti di ingenuità o di errori di interpretazione, non mi fido di chi cambia idea senza alcuna giustificazione e tutti sappiamo molto bene che senza Putin in Russia e nel resto d’Europa non tornerà il comunismo, ma torneranno le multinazionali americane. Forse Putin non sarà un limpido democratico, ditemi però chi lo è oggi visto che noi stessi siamo stati chiamati a votare una manipolazione costituzionale e che altre ne sono avvenute senza nemmeno un referendum, ma chissefrega, la sua opposizione al sistema imperialista garantisce qualche pertugio di libertà alle voci alternative.

  6. Vidovdan dice:

    Non è una novità che Putin si senta sicuramente più uno zar che uno statista sovietico, che abbia detto nel corso degli anni , di volta in volta, di ispirarsi a Pietro il Grande, di sentirsi un nuovo Denikin o un nuovo Vrangel e di rappresentarsi come un allievo degli anti bolscevichi filosofi Ilyn Solzenicyn e Berdjaev. Al tempo stesso ha anche rimarcato che l’Urss sia stata dopo il fallimentare terrore stalinista una forma imperiale che non voleva più estinguere L’ etnotipo (il super tipo di Gumilev) Russo Ortodosso in un vacuo internazionalismo e dove la Chiesa ortodossa aveva sconfitto il materialismo marxista ma l’interpretazione di Putin neobolscevico e’stata elaborata dalla prima guerra cecena in poi ed è propagandata dai centri dell’intelligence di Londra,da MI6, il più grande nemico del popolo russo e della Terza Roma. MI6 uguale massoneria mondiale, Epstein e Daesh.

  7. Angelo dice:

    Caro Alberto,
    Zjuganov non dice esattamente che Covid 19 mandi in frantumi il sistema capitalistico mondiale ma che ha smascherato le contraddizioni globali del mercato. Questo non so come poi si giustifichi con il suo sostegno a Pechino ma ho cercato di riportare il pensiero della sinistra russa senza dare giudizi soggettivi come mi chiede la Redazione.grazie

  8. Molotov dice:

    Era ora invece che Zjuganov abbandonasse nazionalismo e sudditanza alla Chiesa reazionaria e fascista russa. A questo ha portato il fascismo in Russia, chi è in Italia non lo può saper
    http://www.asianews.it/notizie-it/Un-‘Muro-del-Pianto’-a-ricordo-del-terrore-sovietico-42197.html

  9. Angelo dice:

    Caro Molotov,
    Ti dirò la verità . Non sono favorevole all’uso indiscriminato del termine fascismo/fascista. Non identifico fascismo con reazione al Comunismo in quanto tale. Finiremmo per dare ragione alla storiografia riabilitativa del fascismo alla Nolte! Lenin nell’analisi del Centonerismo non cadde nella stupida tentazione tardostalinista di farne una forma politica e economica reazionaria, ma viceversa ne intuì l’elemento di “rivoluzionaria” novità, l’essere un boulangismo alla russa, uno sfogo di barbarico e primordiale antisemitismo, antiebraismo e complottismo assolutistico antimassonico della piccola borghesia e dei ceti colpiti dalla crisi. Quindi il fascismo è forse qualcosa di ben peggiore e più pericoloso della semplice e contingente reazione. Ti invito a analizzare il libro The Russian Rot of European Fascism o gli studi di Strada sul fascismo in Russia nel caso ti interessasse. Secondo me ci sono pure forzature ma interessanti, preciso che non sono uno specialista in materia. Ma definire la Chiesa ortodossa fascismo per il suo conservatorismo antioccidentale mi sembra francamente eccessivo …..

  10. compagno dice:

    L’ipotesi più probabile è che avremo a breve Rivoluzioni socialiste in Cina, Russia, Corea e Asia. I vari Zjuganov aprono solo la strada a questo processo colossale che non si potrà fermare.
    Vedrete.

  11. Angelo dice:

    Caro compagno,
    Il quadro che tu tracci è quello su cui ha scommesso la Sinistra radicale russa e parte del PCC di Pechino che vuole guidare il processo storico di “emancipazione sociale”.
    A mio avviso, per quel poco che conta la mia visione, in Occidente avremo una scissione su basi più di conservazione culturale che meramente etnico o sociale, mentre in Oriente effettivamente la concezione dello Scontro di Civiltà come vendetta antiOccidente avrà la supremazia. Questi parametri non valgono per la Russia, che è una Civilizzazione a se. L’Islam neoottomano non dovrà prestarsi , speriamo, a giochi esterni di offensiva antirussa.

  12. Salvatore dice:

    Intanto continuano gli arresti di compagni e antifascisti nella Russia fascista e oligarchica.

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