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SINISTRATI E NEOFASCISMO SANITARIO di Moreno Pasquinelli

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La furia del dileguare. Le sinistre radicali, una volta abbandonato il mito della classe operaia come soggetto escatologico, hanno individuato nei “migranti” e nelle più strampalate minoranze sessuali i moderni soggetti antagonisti. Il sostegno al nomadismo esistenziale dei primi e la difesa dei diritti civili dei secondi, sono diventate le loro due cifre identitarie. Ne è venuto fuori un instabile mix di libertarismo individualistico, di buonismo cattolico e di cosmopolitismo progressista. Si spiega così la corrispondenza di amorosi sensi con l’élite neoliberista.

Che questo connubio non fosse incidentale lo dimostra come esse si sono comportate e si stanno comportando davanti alla pandemia da Covid-19. Le sinistre radicali (di quelle di regime manco a parlarne) hanno fatto loro la narrazione dell’élite neoliberista dominante, quella per cui avremmo a che fare con un virus la cui letalità sarebbe tale da falcidiare l’umanità.

Posta la premessa due sono le conclusioni politiche obbligate. La prima: il nemico principale non è per il momento l’élite dominante, bensì il virus; la seconda: dato che essa agirebbe filantropicamente per il bene comune, merita di essere sostenuta. Embrassons nous!

Non entro qui nel merito scientifico e sanitario della questione.

In prima battuta è impossibile non segnalare un passaggio ideologico decisivo: l’élite neoliberista, pur di accreditare la tesi catastrofistica che col virus “nulla sarà come prima”, ha dovuto tradire le stesse radici razionalistico-borghesi della filosofia occidentale. Il dubbio metodologico cartesiano, quello per cui sono valide e assolutamente certe solo quelle conoscenze che superano la prova del fuoco dell’evidenza empirica, è stato rimpiazzato da un dogmatismo spacciato come scientificamente infallibile.

Come conseguenza di questa lugubre teologia è stato allestito un sistema del tutto simile alla Santa inquisizione — quella, per capirci, che non solo processò Galilei, ma che mise al rogo Giordano Bruno —: chiunque ha contestato la teoria ufficiale sulla pandemia, prestigiosi scienziati compresi, è stato additato al pubblico ludibrio come squilibrato e pazzoide (sorte toccata addirittura al premio Nobel scopritore del HIV, Luc Montagnier.

Per eliminare scienziati dissidenti o nemici politici, oggigiorno, non serve bruciarli vivi: la morte civile la ottieni orchestrando una campagna di diffamazione a mezzo stampa e Tv.

Ebbene, le sinistre radicali, quelle che avevano fatto della difesa dei diritti di libertà di piccole minoranze sessuali la loro cifra identitaria, non hanno alzato un dito in difesa del sacrosanto diritto di tanti scienziati a dissentire dalla vulgata ufficiale, non hanno battuto ciglio contro questa postmoderna Santa inquisizione, neanche una parola proferita contro questa fascistizzazione della scienza.

Col pretesto di contrastare la pandemia, il governo di mezze tacche italiano, sostenuto da una asfissiante campagna di intimidazione mediatica, ha fatto strame della democrazia e dello Stato di diritto. Il Presidente del consiglio, stracciando la funzione di primus inter pares che gli assegna la Costituzione, ha agito invece come un semi-dictator. Esautorato il Parlamento, ha assunto i pieni poteri utilizzando la modalità di decreti personali d’urgenza per dichiarare e far applicare lo Stato d’emergenza — una variante italica dello schmittiano “Stato d’eccezione” . Un fenomeno gravissimo, che non trova precedenti nemmeno ai tempi dei cosiddetti “anni di piombo”.

Così abbiamo avuto il lockdown più duro del mondo esteso a tutto il Paese, un’intera popolazione posta agli arresti domiciliari. Col corollario di intimidazioni sbirresche, editti di sapore fascista dei governatori, denuncie a tappeto, spionaggio di massa contri gli “untori”, e pure Tso a chi ha osato violare le prescrizioni. Con la conseguenza infine di aver causato qualcosa di ben più devastante di qualsiasi pandemia: il vero e proprio crollo economico dell’Italia.

Ebbene, cosa hanno detto i paladini dei diritti individuali di libertà? Niente di niente.

Hanno seppellito ogni discorso sui diritti civili di milioni e milioni di cittadini.

Hanno sostenuto l’ignobile criterio del “distanziamento sociale”.

Hanno ubbidito ai decreti che hanno abolito le manifestazioni politiche in quanto assembramenti di “untori”.

Questi sinistri radicali che al tempo hanno urlato a squarciagola contro i provvedimenti sicuritari e repressivi di Salvini, nulla hanno detto o fatto contro quelli ben più gravi di Conte.

Hanno così puntellato il potere, vigliaccamente tacendo sulla soppressione della democrazia costituzionale e sulla minaccia che questa soppressione possa diventare permanente.

Hanno finto di non sapere non soltanto che il potere è in mano nemica, che esso ha fatto e fa un uso politico spregiudicato e strategico della pandemia teso a neutralizzare e disarmare l’incipiente opposizione sociale e politica.

E siccome al peggio non c’è limite, queste sinistre radicali, dimostrando quanto fosse profondo il loro collateralismo rispetto all’élite neoliberista dominante, facendo eco ai media mainstream, non hanno esitato a passare dal connubio passivo col regime a quello attivo.

Non solo non hanno sostenuto le spontanee azioni di protesta contro l’asfissiante quarantena e la dittatura sanitaria. Hanno denunciato queste legittime manifestazioni, non solo come scellerate, ma espressione di “bottegai reazionari”.

Tragicomica vicenda quella delle sinistre radicali.

In poche settimane hanno gettato nel cesso gli ammonimenti del loro padre nobile Foucault sulla natura biopolitica e intrinsecamente totalitaria del potere e, con essi, la stessa identità libertaria e libertina di cui si erano recentemente rivestite. Vicenda che mostra dunque come il connubio, lungi dall’essere incidentale, è piuttosto risultato di un destino. Il Rubicone è stato attraversato, ora fanno parte del blocco sociale dominante, sono diventate truppe di complemento del potere neoliberista.

Ammesso che sia possibile, non sarà agevole né venir fuori da questa gabbia d’acciaio, né cancellare questa nuova macchia di disonore, poiché non è solo politica, bensì morale.

29 pensieri su “SINISTRATI E NEOFASCISMO SANITARIO di Moreno Pasquinelli”

  1. M. 40 dice:

    Fanno parte del sistema , c’e’ poco da dire , sono diventati dei pannelliani senza la furbizia e l’ iperattivita’ di Pannella , il quale predicava la sinistra puo’ e deve essere liberale , Si , come no !
    Fa eccezione solo Rizzo mi pare , tutto il resto e’ polpettone sistemico , vedi la questione migratoria . Ma avranno mai ascoltato Sankara e in ultimo Konare’ costoro ? Ma pare che il loro riferimento sia Papa Francesco !

  2. Diana De Pietri dice:

    Non ho capito. Cosa si intende con sinistre radicali? Non si possono fare dei nomi? Grazie.

    1. Panda dice:

      Pap

  3. Piero dice:

    un’analisi politica in po’ abborracciata si usa definirla “tagliata con l’accetta”, qui sembra che si sia usata la motosega. Con la prima il rischio è che cada addosso qualche ramo, con la seconda il rischio è che si venga travolti dal tronco. Fare strame di quello che resta alla sinistra delle due destre che di alternano al potere sembra essere diventato l’obiettivo principale di chi scrive su questo sito. Paragonare le leggi sicuritarie (razziste e fasciste) di Salvini con l’obbligo al distanziamento e/o l’uso della mascherina nei luoghi chiusi o nelle situazioni di assembramento mi sembra obiettivamente un pesante autogoal. (Oggi il governo liberticida chiude le discoteche e Salvini accusa di prendersela con i giovani). Che non credo basti a giustificare la dichiarazione di non voler entrare in questioni scientifiche o sanitarie. Si lanciano accuse di essere passati al campo neoliberista utilizzando gli argomenti di Bonomi e della Confindustria. Poi dai dati odierni della caduta del PIL a livello globale si viene a sapere che non ci sono grandi differenze tra i principali paesi ed, anzi, quelli che venivano portati come più attenti alla difesa dell’economia, ad esempio, il Giappone, sono calati molto di più. In un’economia globalizzata sono i paesi esportatori quelli che risentono di più nella crisi, al di là delle misure interne che prendono di prevenzione sanitaria. Che nel nostro paese, come negli altri, ci sia bisogno di una sinistra che offra una prospettiva di superamento del sistema capitalistico neoliberista che sta portando il pianeta ad una crisi irreversibile è tragicamente evidente. Che prendersela con quelli meno lontani ( non uso più vicini per pudore) sia la strada giusta mi sembra francamente risibile. Poi magari mi sbaglio.

    1. Fabio dice:

      L’unica nota corretta è “…poi magari sbaglio” il resto è da cestinare

  4. Francesco dice:

    Non so perché ma leggendo l’articolo e non avendo, ahimè, la cultura politica di Pasquinelli, mi è venuta in mente la famosa riunione della Commissione Grandi Rischi che sei giorni prima del terremoto rassicurò i cittadini dell’Aquila dicendo di stare tranquilli, di tornare a casa, non sarebbe successo niente. Quanti morti si sarebbero potuti evitare se non si fosse minimizzata la situazione? Col senno di poi tutti indignati, processo a Gabrieli e ai componenti della commissione, Bertolaso massacrato per aver detto che era “solo una operazione mediatica”. Mi sembra leggendo l’articolo che l’invito è un po’ come quello della Commissione: tranquilli, non succederà niente, apriamo tutto, niente mascherina, qualche morto in più che sarà mai, è solo dittatura sanitaria, dogmatismo spacciato come scientificamente infallibile, costituzione violata, democrazia calpestata, uso pregiudicato della pandemia, asfissiante campagna di intimidazione mediatica, ecc. ecc.

    (Tra il dubbio cartesiano e quello socratico un po’ di semplice prudenza come sarebbe stata necessaria a l’Aquila nel 2009 non è male, secondo me, oggi! )

    1. Luca Tonelli dice:

      Difatti tu stai minimizzando la soppressione della democrazia che sta avvenendo in questo paese e il ritorno a principi più vicini all assolutismo.

      Hai ragione.
      . Non si può minimizzare.

  5. Vittorio dice:

    In pratica diversi di loro sono passati da falce e martello a mascherina e manganello.

    1. Marco Antonicelli dice:

      mascherina e manganello non è male, posso rubare ?

  6. Marco Antonicelli dice:

    Bravo Moreno, un’ analisi impeccabile della nostra tragedia, non c’è nessuna esagerazione e la ricostruzione dei fatti è precisa. Chi ancora può obiettare e non capire (o fingere di non capire) è parte del problema.

  7. Diana dice:

    Grazie Panda

  8. FaBer dice:

    Io sono un medico e ho seguito il profluvio di dati, provenienti per lo più dall’estero, con molta attenzione. Alcuni me li sono costruiti da solo, in mancanza di dati fruibili dall’ISS. Questo virus è davvero un’influenza e l’emergenza è pretestuosa. Pasquinelli ha purtroppo ragione. L’atteggiamento di Giorgio Cremaschi è la prova del nove. Un tempo lo leggevo perchè mi sembrava una delle poche voci di sinistra che la raccontasse giusta sulla genìa che governa il mondo tramite le sue agenzie transnazionali: OMS, FMI, BM, Unesco, ONU, Nato. Da quando fa parte di PaP si è messo al vento: da non credere. Quando vedo queste cose sto peggio di quando mi accorgo dell’assordante silenzio della “opposizione”. Mi tiro su pensando che si tratta di credenze, di atti di fede. il ragionamento è fuori luogo. L’unica speranza e che, di fronte al disastro incombente, si sveglieranno anche loro. Ma non ne sono certo. Intanto cerco di farmi una ragione sul fatto (sull’evidenza scientifica!) che la sinistra non c’è più. La sinistra è morta: evviva la nuova cosa che ne prenderà il posto!

  9. Stefano dice:

    Non credo che siano pertinenti i riferimenti al caso del terremoto dell’Aquila né alla prudenza del confinamento. Ci sono esempi, come la Svezia, che dimostrano che gli arresti domiciliari inflitti agli Italiani siano stata una pura e semplice limitazione delle libertà costituzionali. Non solo, ma le recenti diatribe sui verbali del CTS dimostrano che ci sono stati anche tentativi di gestione sciacallesca della pandemia, tentando di rimbalzarsi le responsabilità tra leghisti lombardi e Conte. Sono d’accordo con chi scrive che prendersela coi meno lontani non sia un buon viatico politico ma, sicuramente, la situazione politica e sociale dimostra come, ancora una volta, in Italia la “sinistra” , con varie gradazioni, sembra essere incapace di pensare e agire autonomamente. Non è assolutamente possibile sentirsi in obbligo morale e politico di difendere sempre, o quasi, Conte perché altrimenti si fa il gioco di Salvini.

  10. Moreno Pasquinelli dice:

    L’ACCETTA E LA MOTOSEGA

    Ho tentato di spiegare che le sinistre radicali, già orfane del grande mito operaio, s’erano attestate su una linea postmoderna della difesa dei diritti civili (migranti, minoranze sessuali, ecc). Ho quindi sostenuto che davanti alla più gigantesca manovra del capitalismo globalizzato di utilizzare la pandemia per portare all’estremo l’atomizzazione sociale e mettere in piedi un regime biopolitico autoritario (che io ebbi modo di definire “liberal-fascista”), le sinistre radicali hanno finito per abbandonare la stessa difesa dei “diritti civili”, dal momento che hanno creduto alla narrazione ideologica e pseudo-scientifica dominante sulla pandemia. Esse hanno così giustificato quarantena, lockdown, arresti domiciliari di massa…. hanno chiuso un occhio sulla decretazione fascistoide per DPCM… non hanno smascherato l’uso politico del panico di massa… hanno condannato le proteste come rigurgiti reazionari di bottegai…
    Per me tutto questo segna il passaggio del Rubicone.
    Se queste sinistre sono vicine non lo sono certo a noi, bensì allea élite dominante.

    Piero conclude la sua critica con questo parole:
    «Che prendersela con quelli meno lontani (non uso più vicini per pudore) sia la strada giusta mi sembra francamente risibile. Poi magari mi sbaglio».

    E’ proprio così Piero, “magari ti sbagli”

    1. Moreno dice:

      Toglierei anche i “magari”. Il dubbio di Piero è più che legittimo. Unire le forze contro il nemico comune è più che legittimo, ma dopo? Quale sarebbe il collante per tenere insieme i due poli? Solo vaghe similitudini sullo stato sociale? Ma per favore! Questo surrealismo è dovuto alla disperazione, all’assenza di una nuova vera sx e lo capisco, perché ne soffro anch’io, ma da qui a farmi strane illusioni, ce ne corre. Nei vari siti sovranisti è pieno di “signori” che inneggiano al fascismo e al ventennio, altri giustificano o mistificano ogni comprovata malefatta del dopo ventennio, attribuendo le responsabilità ad altri con revisioni storiche allucinanti scritte da depistatori in malafede. Chi vuole veramente la tanto decantata dicotomia dovrebbe essere pronto all’autocritica, da ambo le parti si intende, ma non vedo oggi nessuna voglia di aprire alla verità. La dx, come sempre camaleontica, vuole rompere il sistema prima di aver delineato il dopo, perché sa benissimo che non potrà mai condividere qualcosa con chi crede nel socialismo o nel comunismo. Oggi chi è di sx è alla ricerca spasmodica di un nuovo orizzonte che comprenda giustamente alcuni valori di dx, ma il rischio di un mix letale che verrebbe presto a galla è quasi certo. Perdonate la franchezza. Cordiali saluti

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  13. Nicola dice:

    D’accordissimo con Moreno Pasquinelli. Tra l’altro, per chi avesse voglia (e stomaco) dell’attuale livello politico, morale, intellettuale, cognitivo dell’estrema sinistra italiana, basta riguardarsi l’esilarante filmato della sua ultima assemblea unitaria (https://www.youtube.com/watch?v=ndMIocrppWc).
    Rimando, al riguardo, all’ottima analisi di Leonardo Mazzei pubblicata su questo blog.

  14. carmine dice:

    Se si fosse ammalato come è successo a chi scrive, avesse provato la mia tremenda sofferenza e visto quella altrui (forse) non avrebbe scritto scemenze del tipo: regime bio politico autoritario, narrazione ideologica e pseudo scientifica dominante sulla pandemia, narrazione dell’elite’ neo liberista dominante, quella per cui avremmo a che fare con un virus la cui letalita’ sarebbe tale da falcidiare l’intera umanita’ (ma dove l’ha letto?), arresti domiciliari di massa, decretazione fascistoide per DCPM, uso politico del panico di massa, uso politico e strategico della pandemia, intimidazioni sbirresche, editti di sapore fascista, spionaggio di massa contro gli “untori”, dittatura sanitaria, natura biopolitica e intrinsicamente totalitaria del potere, condanna delle proteste come rigurgiti reazionari dei bottegai ( la Santanche’ dove la collochiamo?). A onor del vero, non c’é stato (e non mi riferisco ai “sinistrati radicali”) alcun sostegno al criterio del distanziamento sociale ma a quello raccomandato dal Ministero della salute di un metro tra un individuo e l’altro. Ora questo criterio del distanziamento puo’ essere violato in qualsiasi tipo di assembramento come, purtroppo, i fatti di questi giorni dimostrano con tanto di ripresa del contagio. Cosa appunto centrino le “sinistre radicali” con questa filippica (inzuppata di insopportabile ideologismo) non è dato sapere visto che non sono al Governo. Se poi le si vuole accusare (ma qui ha ragione Diana De Pietri che si chiede: quali sinistre radicali?) di indifferenza verso i provvedimenti “fascistoidi” del Governo è legittimo ma questo è un’altro discorso. Il mio è quello fatto da un individuo che condivide le misure di un Governo verso il quale non nutre alcuna simpatia . Ricordo invece Moreno Pasquinelli quando, in tempi non lontani, attribuiva al M5 stelle quella funzione destabilizzante che, in buona sostanza, non avrebbe “per sua natura” mai potuto avere. Del resto si è visto com’è andata a finire. Misure che non sono lesive delle liberta’ personali e della democrazia ma provvedimenti necessari di fronte all’offensiva di un virus assassino. Provvedimenti che verranno senz’altro rititirati a pandemia spenta: ci vogliamo scommettere? Ultima “riflessione” per concludere: è inquietante che la filippica di Pasquinelli sia la stessa che tutti i giorni ci viene propinata da noti personaggi dell’ ultradestra , siano essi consueti ospiti di certi Talk Show o noti direttori di giornali. Per non parlare della celeberrima coppia che dall’opposizione vomita quotidianamente tutto il suo inconcludente bullismo.

    1. Francesco dice:

      Condivido quanto scritto, grazie!

    2. danilo dice:

      Amico caro, ci si ammalava e si moriva anche prima del covid.
      Non è la salute che va difesa a costo della libertà, ma la libertà che va difesa a costo della salute.
      Se la tua esperienza ha compromesso la capacità di discernere tra provvedimenti necessari e demagogici, quello è un problema tuo.
      Ma lo capisco, la paura, il trauma della malattia, l’illusione di sicurezza, per molte persone sono un motivo più che ragionevole per implorare guinzagli e manganelli.

  15. Stefano dice:

    Chiedo scusa, non volevo intervenire ma quando ho letto che questo governo ha preso “Misure che non sono lesive delle liberta’ personali e della democrazia ma provvedimenti necessari di fronte all’offensiva di un virus assassino.” , non ce l’ho fatta! Bene! Siamo arrivati a dichiarare guerra al virus, nel più limpido stile orwelliano. Naturalmente il sig. Carmine si guarda bene dal riferirisi ad altre scelte politiche per far fronte alla pandemia (per un semplice excursusu si veda il sito Antidiplomatico, soprattutto gli articoli di Marinella Correggia + il solito Giulio Tarro); condivide le misure di questo governo, magari compreso il TSO comminato al povero Dario Musso! E scommetto che per lui i responsabili della pandemia sono quelli che vanno a ballare in discoteca, non gli imprenditori che costringono i lavoratori a lavorare senza protezioni, o l’inquinamento atmosferico delle polveri sottili, o l’impreparazione e l’inefficienza del sistema sanitario, fatto fuori anche da molti che fanno parte dell’attuale governo. Oh, per finire, secondo me Pasquinelli ha preso sicuramente una cantonata sui 5stelle (ma non solo lui)ma questo non vuol dire che chi sbaglia una volta debba sbagliare sempre.

  16. Stefano dice:

    Si legga excursus

    1. carmine dice:

      Stile orwelliano? Bah!! Sullo stato disastroso della Sanita’ (che non è attribuile solo a questo Governo ma anche a quelli precedenti) siamo d’accordo. E convengo anche sugli imprenditori che costringono i lavoratori a lavorare senza protezioni e sono responsabili dell’inquinamento. Sui giovani che strepitano dalla voglia di ballare in discoteca che dire? Che sono abbondantemente inconsapevoli mentre dovrebbero essere disponibili ad una rinuncia provvisoria: hanno il tempo dalla loro parte. Quella della Santanche’ ( e di tutti i personaggi affini che starnazzano in TV o sui giornali contro la politica liberticida del Governo) invece non è inconsapevolezza ma, al contrario, lucida contezza. Lei è un’imprenditrice (il suo refrain abituale è questo: il lavoro lo creano gli imprenditori. Ergo gli operai non servono a niente). Lei vuole tenere aperta la sua discoteca in nome di quelle liberta’ individuali che da ottima neo liberista trasforma (con qualche accento reazionario) in liberta’ d’impresa.

  17. Nicola dice:

    Mi piacerebbe sapere dal signor Carmine come si possa affermare che non si è fatto, si fa e si farà un uso politico dell’emergenza sanitaria in corso solo perché lui stesso si è ammalato. Se anche in questo blog, che pure dovrebbe essere frequentato da chi guarda oltre la narrazione ufficiale dei fatti, si scrivono cose del genere (per non parlare poi dei soliti riferimenti polemici nei confronti del centrodestra, di Salvini, della Meloni, ecc.), siamo davvero messi male. Ci mancava solo un: “lo vada a dire ai bergamaschi che il Covid non esiste”.
    Signor Carmine, nessuno mette in dubbio la pericolosità del Covid. Su questo blog si vuole solo affermare che i provvedimenti adottati per impedirne la diffusione sono in realtà espressione di forze e tendenze tecnocratiche che nulla c’entrano con il virus. In questo cataclisma la sinistra radicale fa la parte dell’utile idiota. Ma può consolarsi: non è la sola.

    1. carmine dice:

      Io non ho affermato (che non si è fatto un uso politico) dell’emergenza sanitaria perche’ mi sono ammalato. Dove l’avrebbe letto? Io sostengo che di fronte alla pericolosita’ di questo Virus occorreva adottare quelle misure drastiche di contenimento che, a mio modo di vedere, non sono l’espressione di forze e tendenze tecnocratiche piu’ o meno occulte. Ripeto, io non nutro alcuna simpatia per il Governo penta piddino (anzi) ma se lo vi vuole criticare bisogna ricorrere a “solidi” argomenti e non alla fanta politica. Questo blog è frequentato da chi guarda oltre la narrazione ufficiale? Benissimo pero’ (e lo dico con tutto il rispetto che ho verso Moreno Pasquinelli ) non si puo’ leggere questo “delirio” senza reagire. Il che equivale al “non ce l’ho fatta del commentatore precedente. I riferimenti polemici nei confronti di Salvini e della Meloni sarebbero inopportuni? E per quale motivo? Qualora fossero stati al Governo avrebbero adottato gli stessi provvedimenti draconiani e forse sarebbero andati oltre. Adesso sono obbligati dal ruolo che rivestono a fare polemica con la truculenza che li contraddistingue. Anche per questo (sempre a mio modo di vedere) vanno criticati. Salvo che, non si stia, politicamente, da quella parte. Se mi posso permettere, io questo dubbio ce l’ho.

      1. Francesco dice:

        Mi trovo perfettamente d’accordo con quanto affermato, ancora grazie. (Pensavo di essere l’unico)

  18. Nicola dice:

    Lei quindi ritiene giusti i provvedimenti adottati dal governo perché volti a frenare l’epidemia di coronavirus. Non c’è altro dietro, eh? Va bene, che cosa le devo dire. Non credo che lei sia uno stupido. Credo piuttosto che lei, come la stragrande maggioranza delle persone, si rifiuti di vedere la realtà. Per conoscere, come diceva Sant’Agostino, occorre voler conoscere.
    Sulla ritrita polemica nei confronti di Salvini e compagnia varia, proprio perché, come ha detto lei, non differiscono affatto dall’attuale maggioranza, ritengo appunto che questa polemica sia inutile e noiosa.

  19. Stefano dice:

    Beh, bisognerebbe sapere che cosa si intende per “fantapolitica”. La scelta del confinamento totale è stata fatta dal governo in totale dissenso con i suoi virologi, adesso lo sappiamo dai verbali ex secretati. Trattare allo stesso modo Lombardia e Basilicata è stata una scelta scellerata così come chiudere completamente (dal 5 marzo!) tutte le scuole d’Italia. Salvo consentire agli imprenditori compiacenti di mantenere completamente attive le proprie aziende, vedi Amazon. Se poi non si è diventati del tutto ciechi e sordi, basta leggersi le ultime dichiarazioni dell’infettivologo di Genova, dott. Matteo Bassetti e confrontarle col terrorismo messo in atto da organi di “informazione” come, ad esempio, il Corriere della Sera. Ma queste osservazioni sono, ovviamente, “fantapolitica” perché oggi chi tocca Conte, muore, parola della “sinistra radicale”!

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