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Un pensiero su “PRESIDI PER LA LIBERTA’”

  1. Fabrizio dice:

    la considerazione è molto semplice, perchè Paragone in questo momento di grandi scontri sociali espressioni del disagio, dell’oppressione, della sofferenza causata dalla dittatura capitalistico sanitaria si tiene defilato?
    In qualità di deputato l’avrei voluto vedere alla testa della protesta sociale delle categorie più vessate dalle misure draconiane adottate e imposte dal governo Conte. Si limita a piccole note critiche che spessissimo sono anche fuori contesto.
    Ritengo che la scelta di alcuni compagni di aderire al suo – non partito- sia stata troppo frettolosa. Un front man narcisista e auto referenziale. Anche se si presenta alle elezioni nazionali e prende il 5% o 6% non sposta nulla, ma fa solo una lista civetta della Lega e crea l’ennesima casta di deputati che si svenderanno per un piatto di lenticchie. Osservando le sue boutade, perchè solo quelle fa e credo solo quello sappia fare, non penso che voglia fomentare una “rivolta sociale” di massa contro l’unione europea e i suoi meccanismi di riproduzione capitalistici. Oggi da più parti si sventola la bandiera dell’antiliberismo, persino il Papa, ma l’antiliberismo rimane pura ideologia se non si sostanzia concretamente nell’anticapitalismo.
    Attenzione anch’io ritengo che l’obbiettivo fondamentale sia uscire innanzitutto dall’euro senza aspettare il socialismo, ma Paragone, analizzando le cose che dice e scrive, costituirà al massimo, se ci va bene, un movimento di opinione; per questo la partita bisogna giocarsela autonomamente sul campo, sfidandolo, incalzandolo nei territori da pari a pari senza rischiare di lavorare per l’ennesimo Re di Prussia.

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