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VIVA LA MARCIA DELLA LIBERAZIONE! di Daniela Di Marco

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Un Natale come questo non si era mai visto, nemmeno nel secolo XIV, quando la “peste nera” falcidiò un terzo dell’intera popolazione.

Quarantena dura estesa a tutto il Paese, arresti domiciliari di massa, vietato addirittura, per la prima volta in assoluto, celebrare la messa di Natale.

Alcuni se la cavano sostenendo che queste misure sono “sproporzionate”, visto che non sta circolando la peste, ma una sindemia dalla quale, lo mostrano i dati, si può guarire. I più sono stati indottrinati, lobotomizzati, indotti ad introiettare come inevitabili le misure restrittive e antisociali.

Giornata del Risveglio, Perugia 19 dicembre 2020

Ero in piazza a Perugia sabato scorso, in occasione della Giornata del Risveglio per le Libertà e l’obbedienza costituzionale. La nostra manifestazione si svolgeva in pieno centro, davanti ad una fiumana di gente che passeggiava, munita di mascherina d’ordinanza. Tanti sfilavano indifferenti, altri si fermavano ad ascoltarci.

C’erano anche i covidioti che inveivano perché alcuni di noi non erano muniti di mascherina, e incuranti del “pericoloso assembramento” della folla di persone che passeggiava, addirittura hanno chiesto alle forze dell’ordine di arrestare tutti noi…

Perugia, 19 dicembre 2020

Mai come in questa occasione ho sentito a pelle la distanza che mi separa dalla maggioranza dei “cittadini”, tuttavia mai come questa volta ho sentito dentro di me sia il dovere morale di protestare contro misure liberticide, sia l’obbligo politico di dire, proprio a chi finge di non ascoltare o fa spallucce, la verità. E la verità non è solo che a causa dell’uso politico della sindemia milioni di esseri umani vengono gettati sul lastrico, non solo che un governo fuorilegge calpesta la democrazia. La verità è che a scala globale i poteri forti, col pretesto del virus, stanno pilotando un gigantesco esperimento politico per resettare la società e imporci nuovi e terribili modelli di vita.

Giornata del Risveglio, Perugia 19 dicembre 2020

Qual è, in questo triste contesto, il ruolo di un’opposizione politica, se non appunto quello di resistere, protestare e denunciare l’immane pericolo? C’è forse un’alternativa? Undici mesi di quarantena a singhiozzo mostrano che alternativa non c’è. Le opposizioni, sia quelle che siedono in Parlamento, sia quelle extraparlamentari, sono precipitate in un pietoso stato di catalessi. Non hanno alzato un dito contro la “dittatura sanitaria”. Le uniche proteste le hanno animate, qua e là, le categorie sociali più duramente colpite dalle misure restrittive del governo. Nessuna forza politica, grande o piccola, le ha sostenute. Diverse, a seconda dei casi, le ragioni di questa collusione col governo, quella principale è che, tranne piccole minoranze, tutti hanno voluto credere che per contrastare la sindemia, le misure del governo erano legittime e necessarie.

Tra queste minoranze politiche e sociali, non c’è alcun dubbio, la Marcia della Liberazione, è stata la prima linea. Non ci siamo limitati ad usare i cosiddetti social, abbiamo organizzato diversi eventi pubblici di piazza, fino alla Giornata del Risveglio del 19 dicembre, svoltasi in quasi 20 città d’Italia. In alcune con manifestazioni molto partecipate, in altre con piccoli presidi e flash mob. Il punto di svolta è stata la grande manifestazione nazionale svoltasi a Roma il 10 ottobre. Punto di svolta perché la Marcia sta diventando il principale punto di riferimento dei cittadini coraggiosi, di coloro che non hanno portato la testa all’ammasso, di coloro che non credono all’inganno di regime, di coloro che avanzano un’idea opposta di Paese e di società rispetto a quella di chi ci comanda e ci vorrebbe servi della gleba: un Paese sovrano e democratico, una società fondata sui valori della libertà, della fratellanza, della partecipazione e dell’eguaglianza sociale.

Per tutto questo sono orgogliosa di fare parte della Marcia, la sola luce che intravedo in questo tunnel spettrale.

2 pensieri su “VIVA LA MARCIA DELLA LIBERAZIONE! di Daniela Di Marco”

  1. Marta dice:

    Concordo pienamente.
    Non ho partecipato fisicamente, ma lo spirito c’è, oggi più che mai!!!! Resistiamo con fede!!!

  2. Gogo dice:

    Mentre in Italia i quotidiani sono schierati al 100% colla narrazione resettista (con parziale eccezione della Verità di Belpietro) in Francia c’è almeno un giornale che garantisce un minimo di pluralismo informativo, France Soir

    https://www.francesoir.fr/

    Chi non sa il francese, con GoogleCrome può tradurre istantaneamente (usiamo la digitalizzazione ma contro di Loro)

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