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EPURARE IL MOVIMENTO di Moreno Pasquinelli

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Dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io

«Il trasporto ferroviario è un servizio pubblico essenziale che garantisce il diritto costituzionale alla mobilità dei cittadini. Chi decidesse di interromperlo arbitrariamente violerebbe la legge».

Sembrerebbe un sacrosanto j’accuse contro le misure restrittive e di Stato d’emergenza adottate dal governo Conte e poi potenziate da quello Draghi col “Green Pass”. Invece no, è quanto scrivono ieri, in un comunicato ufficiale Cgil, Cisl e Uil Trasporti in merito al proclama con cui “Basta Dittatura” (canale Telegram amministrato da loschi provocatori) invita per oggi a bloccare le stazioni ferroviarie. Verrebbe da ridere se non ci fosse da piangere che gli stessi sindacati, che non hanno alzato un dito quando il governo ha letteralmente abolito assieme a quello della mobilità sostanziali diritti di libertà, oggi facciano la voce grossa.

Come se non bastasse, ancora una volta un ex-sindacalista e ora araldo di +Europa, Giuliano Cazzola, in diretta TV, invoca un nuovo Bava Beccaris a ”sparare sui no vax”. Non si tratta solo di istigazione alla violenza (punibile in base all’art. 604bis c.p.), siamo davanti all’invocazione stragista. Non illudetevi che ci sia un magistrato che deciderà di metterlo in galera. Non ci sarà come non ci sono stati magistrati che, malgrado le tante e argomentate denunce, abbiano trovato il coraggio di mettere sotto accusa governi, ministri e politicanti che hanno palesemente violato leggi dello Stato e la stessa Costituzione.

In galera finiranno invece di sicuro coloro i quali, magari in buona fede, aderendo all’appello di “Basta Dittatura”, bloccheranno oggi, da qualche parte, stazioni ferroviarie e binari.

L’annunciato blocco è una vera e propria manna per un governo in grande difficoltà davanti ad un movimento che in queste settimane è andato crescendo, e alle prese con gli intoppi della campagna vaccinale. Gli consente di trasformare una vicenda tutta politica in questione di ordine pubblico.

Ecco che ci spieghiamo come, da alcuni giorni, è stata scatenata ad arte una vera e propria campagna di criminalizzazione contro il movimento No Green Pass”. Vecchia e collaudata tecnica made in Italy quella della Strategia della tensione. La differenza è che nei tempi andati ci volevano una strage o dei morti nelle piazze per scatenare la repressione, ora, a conferma dei tempi minacciosi che viviamo, basta l’annuncio di blocchi ferroviari. Come ogni Strategia delle tensione essa va fatta precedere dalla campagna propagandistica del fango e della criminalizzazione del movimento. Ecco quindi che i giornaloni in edicola oggi affermano che il movimento sarebbe “guidato dall’estrema destra”. Una menzogna ovviamente, ma tutto fa brodo per sputtanare le proteste e isolare il movimento.

Non che non siano giustificate azioni di protesta contundenti tese a inceppare la macchina della nascente dittatura. Ma ciò che è moralmente e teoricamente giustificabile non per questo è fattibile e ammissibile politicamente. Chi dirige un movimento deve ben calcolare le mosse, e questo implica intelligenza, maestria, senso della realtà. Deve tenere conto dei rapporti di forza tra esso e il nemico e, soprattutto avere contezza della natura del movimento stesso, delle sue peculiarità. Ogni azione produce una reazione. Se si decide di alzare il livello dello scontro bisogna essere attrezzati alla eventuale risposta del nemico. Questo movimento appena nato sarebbe in grado di tenere testa ad un’eventuale dura offensiva del governo? La risposta è no, e se la risposta è no vanno evitate velleitarie fughe in avanti.

Non stiamo parlando agli occulti personaggi che giocano ad estremizzare le forme di resistenza. Non dialoghiamo coi provocatori.  Noi vogliamo mettere in guardia gli attivisti che dovessero cadere nella loro trappola. Che il movimento fosse stato infiltrato lo avevamo detto già nei mesi scorsi. Questo è il momento di separare il grano dal loglio. Se il movimento non saprà epurarsi presto dai provocatori e dagli avventurieri, se non sarà capace di sbarazzarsi degli azzeccarbugli, esso andrà incontro, per la gioia del potere, ad una veloce sconfitta.

Occorre quindi lasciarsi alle spalle la fase della spontaneità, fisiologica di ogni movimento che muove i primi passi. Giunti a questo punto ogni culto impolitico della “spontaneità” è un assist al governo. Come abbiamo detto l’entusiasmo deve diventare tenacia. Bisogna ficcarsi bene in testa che abbiamo una lunga e difficile Resistenza davanti e non illudersi di ottenere qualche clamorosa vittoria. E Resistenza implica organizzazione, visione politica, direzione.

Fonte: liberiamolitalia.org

3 pensieri su “EPURARE IL MOVIMENTO di Moreno Pasquinelli”

  1. Graziano+PRIOTTO dice:

    Una modesta proposta … swiftiana

    Le cazz…. di quel Cazzola, sincacalista dalla parte del potere, si commentano da sè: questo è i livello al quale siamo giunti passo dopo passo verso l’apartheid sanitaria. E visto che si tratta di questo, sarebbe più onesto da parte dei governanti e perché no, dei sindacalisti che li sostengono , proporre un metodo largamente sperimentato in Paesi democratici come gli USA : posti a sedere per vaccinati separati da quelli per non vaccinati. O meglio ancora vagoni riservati per gli uni e per gli altri.
    Se ci fosse in Italia un Martin Luther King avremmo già un servizio alternativo organizzato: auto o piccoli bus privati per i cittadini non vaccinati che intendono compiere viaggi su treni a lunga percorrenza: boicottare le ferrovie in questo modo sarebbe un metodo che colpisce economicamente le FFSS e farebbe capire a tutti, anche a chi finge di non vedere o non capire ,che siamo già di fatto di fronte ad un sistema di governo che pratica impunemente l’ apartheid.
    Nell’ occasione – da cittadino ex italiano e ora tedesco – faccio notare che il frequente paragone agli anni ’30 del secolo passato in Germania, pur essendo evidenti le grandi analogie, si presta a critiche , e sarebbe meglio evitarlopoiché le motivazioni erano altre: la caccia agli ebrei era soprattutto motivata dall’aspetto economico, infatti il purtroppo larghissimo per non dire quasi unanime consenso popolare alle limitazione dei diritti dei concittadini di origine ebraica (che erano parimenti cittadini tedeschi a pieno titolo) aveva motivazioni economiche: depredarli dei loro averi. E ce n’era per tutti: per le grandi industrie che si appropriarono delle quote azionarie degli ebrei costretti all’esilio (es. Porsche), per i profittatori che acquistarono a prezzi ridicoli immobili degli ebrei costretti a fuggire, fino ai miserabili vicini di casa che si impadronirono delle loro suppellettili abbandonate nella fuga o nella deportazione.
    L’ emarginazione di coloro che rifiutano QUESTI vaccini anti-covid, giustamente ed aggiungo, intelligentemente, vista la nullità della loro falsamente vantata efficacia, non ha motivazioni economiche e per questo la campagna d’ odio alimentata dagli organi di (di)sinformazione di massa e dettata dai governanti, in Italia come attualmente anche in Germania, mira ancora più in alto: a creare uno stato di intimidazione perenne contro tutti coloro che osano mettere in dubbio le narrazioni del potere.
    L’altro ieri era la lotta al terrorismo per giustificare con “bombardamenti democratici” , “guerre umanitarie”, ecc. , ieri era l’austerità per cancellare i diritti dei lavoratori, oggi sono i vaccini, domani qualunque altra cosa che tornerà utile al potere.
    Anche l’acribia con cui si cerca di costringere al battesimo del vaccino anche i minorenni (ai quali il potere con la chiusura delle scuole già ha distrutto oltre uno degli anni più importanti per la loro formazione e socializzazione) : l’infame potere cerca infatti in ogni modo di creare una generazione di sudditi pronti ad obbedire e che rinunciano a combattere ogni sopruso pur di avere uno straccio di apparente libertà (andare in discoteca ad es.) che può essere tolto in qualunque momento.
    Ed è significativo che infatti questi giovani non corrano a farsi vaccinare perché convinti dell’utilità dell’acqua di fogna che viene loro iniettata (infatti sanno bene che non corrono rischi in caso di contagio né il vaccino li rende non trasmettitori del contagio ad altri) ma lo fanno unicamente per avere appunto un certificato e con esso qualche pezzo della libertà loro illegalmente sottratta.
    Orbene, obbedire ad ordini sensati e comprensibili anche se odiosi può essere una necessità, ma non è ancora il tipo di obbedienza che serve al potere: l’obbedienza suprema è eseguire cose che sono completamente insensate, solo questa è appunto la prova della trasformazione da cittadini di uno stato di diritto a sudditi di una dittatura ipocritamente velata da intenti sanitari.
    Il possesso del passaporto sanitario documenterà da un lato la dignità morale dei cittadini che lo rifiutano e dall’altro il servilismo dei sudditi che lo accettano.
    E per finire un appunto personale: messo alle strette da famigliari terrorizzati dai media ho dovuto subire l’onta di una vaccinazione che considero insensata. Ma se il pericolo del virus può essere virtuale, la paura è purtroppo reale e l’ho rispettata: era e resta una questione privata.
    E considero anche coloro che per convinzione (indotta dal sistema ma comunque reale per lui) si fanno vaccinare, tutto il rispetto (oltre alla commiserazione che però non esprimo apertamente ).
    Ma per dignità ho stracciato il certificato vaccinale di cui non farò uso e mi metto dalla parte di coloro che subiscono l’apartheid: marrano sí ma credente no !

    1. Francesco dice:

      Concordo con Lei sul fatto che i giovani si fanno vaccinare non per paura del virus bensi’ per ottenere il greenpass. Cio’ che io “non perdono” ai giovani (…e per giovani intendo quelli con piu’ di venti anni… quindi TEORICAMENTE persone gia’ mature e in grado di distinguere cio’ che e’ Bene da cio’ che e’ male… cio’ che e’ Giusto da cio’ che e’ ingiusto… persone che peraltro in MOLTISSIMI casi dispongono anche di un livello di istruzione MOLTO ALTO…) e’ il fatto che essi non si rendano conto che accettando il RICATTO VACCINALE e usando il greenpass stanno di fatto “Comprando” qualcosa (… Il diritto di andare in palestra, in discoteca… ecc) che era gia’ a loro disposizione ed e’ stato successivamente RUBATO dal Potere… Stanno legittimando il Potere a emarginare coloro che non accettano quell’ INFAME RICATTO.
      Aggiungo solo che Le fa Onore la decisione di non avvalersi del greenpass.

      Saluti

      Francesco F.
      Manduria (Ta)

    2. Alessio Simone dice:

      Bellissimo e coerente commento: commuove percepire che esiste ancora qualcuno che sa usare sia il cervello (comprendendo la vera natura della crisi sanitaria) che il cuore (il sacrificio fatto per i propri famigliari)!

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