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ROMA 20 NOVEMBRE: PERCHÉ NON CI SAREMO di Fronte del Dissenso

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Il governo Draghi annuncia che inasprirà le già gravissime misure di repressione e segregazione sociale verso milioni di cittadini che legittimamente hanno deciso di non vaccinarsi. Ecco quindi le prescrizioni del Ministero degli interni (divieto di manifestazioni e cortei) che preludono ad una più vasta repressione del dissenso.

In nome del “Grande Reset” e del PNRR, ubbidendo ai poteri forti e all’eurocrazia, il governo Draghi, per tappe progressive, sta attuando un vero e proprio colpo di stato, con l’obbiettivo di rimpiazzare la democrazia costituzionale con uno stato digitale di polizia.

In questa drammatica situazione il movimento contro il “green pass”, la sola forza d’opposizione contro la nascente dittatura, ha enormi responsabilità storiche. Il nostro movimento, se non vuole fare la fine dei Gilet Gialli, deve fare quattro passi avanti: 1) sconfiggere gli atteggiamenti divisivi: ci vuole la massima unità; 2) superare lo spontaneismo sgangherato: c’è bisogno di un’efficace e capillare organizzazione; 3) basta navigare a vista: occorre un piano d’azione strategico; 4) allontanare megalomani, esibizionisti e provocatori: ci vuole un centro dirigente nazionale autorevole e democraticamente eletto dai coordinamenti territoriali.

La manifestazione di Roma al Circo Massimo, invece di andare in questa direzione, va in quella opposta: 1) è fortemente divisiva in quanto proclamata escludendo i coordinamenti territoriali del movimento no green pass, e quelli di studenti, sanitari, insegnanti e lavoratori; 2) non c’è alcuna organizzazione della manifestazione e tutto è lasciato all’improvvisazione, col rischio di pericolose infiltrazioni; 3) tra le torbide finalità, circola quella, inaccettabile, che vorrebbe spingere il movimento a dare manforte a Salvini e Meloni; 4) non si capisce chi siano davvero i promotori, se non confusionari che dichiarano che quella del 20 è la continuazione di quella del 9 ottobre.

Per queste ragioni il Fronte del Dissenso non aderisce alla manifestazione romana e, come tutti i coordinamenti cittadini e regionali no green pass, indica per sabato 20 novembre, di restare sui propri territori organizzando massicce manifestazioni di protesta, e dove possibile anche sfidando i divieti di fare cortei e occupare piazze del centro cittadino.

Il Fronte del Dissenso ricorda infine la giornata di lotta nazionale del 4 dicembre “NO, DRAGHI NO”. L’invito a tutti i coordinamenti no green pass è di promuovere e organizzare unitariamente manifestazioni in ogni capoluogo di regione.

Fronte del Dissenso
18 novembre 2021

https://t.me/Frontedeldissenso
frontedeldissenso@gmail.com

Un pensiero su “ROMA 20 NOVEMBRE: PERCHÉ NON CI SAREMO di Fronte del Dissenso”

  1. Francesco dice:

    Chissa’ cosa ne pensano delle nuove iniziative LIBERTICIDE adottate dal governo del BANCHIERE-MASSONE quelli che (…testuale…) : “Il greenpass e’ come la carta d’identita’…come la tessera sanitaria… Come la patente di guida…”
    (Ogni riferimento a Giorgio Cremaschi e compagnucci assortiti NON E’ puramente casuale…)

    Francesco F.
    Manduria (Ta)

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