LA NATO E’ COLPEVOLE: ECCO LE PROVE (2) di Redazione
Politicanti venduti e giornalisti furfanti continuano a sostenere che “l’ingresso dell’Ucraina nella NATO non è mai stato in agenda”. Giorni addietro abbiamo dimostrato, citando atti e incontri ufficiali che risalgono al Vertice di Bucarest del 2008, che l’adesione era invece programmata e annunciata. Dopo il colpo di stato di Euromaidan del 2014 il processo di integrazione ha fatto passi da gigante.
Nel 2019 l’Ucraina ha addirittura modificato la Costituzione per inserirvi l’adesione alla NATO. Non basta, Governo e Parlamento hanno adottato nel giugno 2020 un Piano d’azione per l’adesione alla NATO (Enhanced Opportunities Partner), adesione testualmente definita un “obiettivo della Strategia della sicurezza nazionale”. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi ha infine ripetutamente affermato (l’ultima volta il 17 febbraio) che l’Ucraina ritiene “l’adesione alla NATO la questione più importante in materia di sicurezza”.
E quando si prevedeva l’adesione alla NATO dell’Ucraina? C’era una data? Sì e l’aveva confessata proprio il Ministro della difesa dell’Ucraina Andriy Taran: “al prossimo vertice dell’Alleanza nel 2021”.
Ora forse è più chiaro perché la Russia ha attaccato…
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Nella intervista al programma “Axios” sul canale HBO, il Presidente Zelenskyy, rispondendo ad una domanda ha detto che avrebbe chiesto al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, papale papale: “Perché non siamo ancora nella NATO?”
Valeriy Chaly, Presidente del Consiglio direttivo dell’Ukraine Crisis Media Center ha ribadito l’adesione all’Alleanza Atlantica è un obiettivo imprescindibile per l’Ucraina. “La Costituzione stabilisce chiaramente l’orientamento strategico verso l’avvicinamento e, se c’è la prontezza nel futuro, verso l’adesione alla NATO. È anche importante avere presente che lungo questo percorso l’Ucraina deve risolvere come “compiti a casa”. Lo status dell’Enhanced Opportunities Partner è l’ultimo passo che precede il Piano d’azione per l’adesione alla NATO. Lo status di un Partner con le “opportunità potenziate” (Enhanced Opportunities Partner) concesso all’Ucraina dalla NATO nel giugno 2020, manda un grande segnale. Sottolinea l’Ambasciatrice del Canada in Ucraina Larisa Galadza. “È ora di dire che l’Ucraina ha compiuto un grande lavoro aver incorporato nella Costituzione l’adesione alla NATO come un suo obiettivo strategico. Dimostra che l’Ucraina è cosciente di chi è e dove vuole arrivare”.
Ruslan Stefanchuk, il primo vice presidente del Parlamento (appartenente al partito di Zelenskyy “Il servitore del popolo”, Sluha narodu) ha raccontato quali sono le tre direzioni principali delle attività del Parlamento nel contesto dell’avvicinamento dell’Ucraina all’adesione alla NATO. “Primo, è la cooperazione tra la Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino) e il Consiglio della NATO. Secondo, adeguamento del processo legislativo. Terzo, il controllo del Parlamento sugli organi del potere esecutivo relativo alla conformità ai criteri che l’Alleanza presenta per gli stati candidati all’adesione alla NATO”.
Un’altra direzione strategica che deve andare di pari passo con le riforme chieste dalla NATO è la sensibilizzazione degli Stati membri (della NATO) riguardo alle aspirazioni euro-atlantiche dell’Ucraina. “Dobbiamo lavorare nel modo più mirato con i Paesi che non sono ancora sicuri dell’adesione dell’Ucraina alla NATO,” ha detto Andriy Zahorodniuk, Ministro della difesa nel 2019-2020. “Non tutti gli Stati membri ci sostengono nella nostra aspirazione all’adesione, per esempio, la Francia. I nostri diplomatici e funzionari dello Stato devono lavorare con loro, promuovendo le rispettive posizioni. (…) Da qualche tempo non abbiamo un Ambasciatore alla NATO, invece è importante averlo,” prosegue Zahorodniuk.
Un’altra dimensione dell’impegno del governo ucraino nell’avvicinare le prospettive del Piano d’azione per l’adesione alla NATO è ricordare costantemente ai partner occidentali che l’Ucraina ha pagato un caro prezzo tutelando la sicurezza dell’Europa sul fianco orientale della NATO, ha ribadito Valeriy Chaly. “Dobbiamo agire adesso traendo vantaggi dalla situazione con la Russia, non sappiamo come sarà tra cinque anni. È probabile che anche allora continueremo con le discussioni sulla necessità delle trasformazioni,” ha detto Chaly.
Ed arriviamo alla chicca conclusiva: quando si prevedeva l’adesione alla NATO dell’Ucraina? il Ministro della difesa dell’Ucraina Andriy Taran affermava: “al prossimo vertice dell’Alleanza nel 2021”.
E nonostante queste prove schiaccianti, ancora una volta TANTI SINISTRATI si stanno distinguendo nel ruolo di UTILI IDIOTI al servizio del Grande Capitale globalista e dell’Imperialismo occidentale: hanno appena terminato la loro “funzione” nell’ambito dell’ “Operazione Covid” e subito si sono intruppati nell’ “Operazione rovesciamento di Putin”.
Francesco F.
Manduria (Ta)
p.s. A scanso di equivoci ci tengo a dire che non ho alcuna simpatia per Putin… tutt’altro… Nonostante cio’ in questa situazione parteggio DECISAMENTE per lui: vista la composizione dello schieramento a lui avverso, penso che non si possa fare altrimenti… Restare neutrali vorrebbe dire fare il gioco dei CRIMINALI che hanno gia’ fatto vedere di cosa sono capaci in Serbia, Iraq, Afghanistan, Libia.