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GUERRA ECONOMICA RUSSIA-OCCIDENTE: CHI STA DAVVERO PERDENDO? di Michael Pontrelli*

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La narrazione occidentale, compresa quella italiana, aveva preannunciato un disastroso futuro per l’economia russa a seguito delle sanzioni punitive introdotto subito dopo l’invasione dell’Ucraina. Misure che avrebbero dovuto riflettersi in particolare sul valore del rublo.

Secondo gli economisti (questa era la teoria) la svalutazione della valuta russa avrebbe messo in ginocchio Mosca per un motivo molto semplice: avendo in mano carta straccia Putin avrebbe perso potere di acquisto sui mercati internazionali. Il boicotaggio all’esportazioni avrebbe poi impedito al rublo di seguire le normali leggi dell’economia e di apprezzarsi.

Come si può vedere nel grafico di sotto che descrive l’andamento del cambio Rublo-Dollaro nel corso dell’ultimo anno, in un primo momento le sanzioni hanno effettivamente colpito molto duramente la valuta russa che da un cambio di 77 è schizzata velocemente a 114: una svalutazione del 48%.

Ma i festeggiamenti degli occidentali hanno avuto vita breve. Come si può osservare nel grafico, altrettanto velocemente il Rublo ha iniziato a guadagnare terreno recuperando non solo i livelli pre guerra ma andando perfino oltre.

Il paradosso è che da settimane la Banca Centrale russa è impegnata per frenare la corsa della propria valuta. Per farlo sta riducendo il tasso di interesse che dal picco del 20% è sceso al 9,5%.

Il cambio del Rublo con il Dollaro è crollato a 55 che implica una rivalutazione di circa il 28% rispetto ai valori pre conflitto. Dato che premia il la valuta russa come la migliore al mondo nell’anno in corso.

Chi sta perdendo la guerra economica innescata dalle sanzioni? Anche in questo caso la risposta arriva da un grafico: il rapporto di cambio dell’Euro con il Dollaro.

Come possiamo facilmente constatare il grande sconfitto è l’Euro e dunque l’Europa. Un anno fa la valuta del Vecchio Continente valeva circa 1,20 Dollari, oggi vale 1,05. Un ribasso del 12,5% che pesa nelle tasche dei cittadini soprattutto sul fronte energetico dato che tutte le materie prime vengono prezzate in Dollari sui mercati internazionali.

* Fonte: Tiscali

Un pensiero su “GUERRA ECONOMICA RUSSIA-OCCIDENTE: CHI STA DAVVERO PERDENDO? di Michael Pontrelli*”

  1. m dice:

    Oggi la benzina ha raggiunto i 2,10 euro al litro (e ci sono ancora i 30 cent di sconti fiscali di Draghi, altrimenti saremmo vicinissimi ai due euro e mezzo), cosa aspettiamo a chiamare le piazze contro il carovita? Abbiamo parlato tanto di populismo, ma sulla guerra continuiamo in una opposizione di concetto (l’accerchiamento della Russia, l’arroganza della NATO, ecc.), perché non usiamo la sacrosanta leva popolare (e populista) contro questo salasso? Perché non ci vediamo tutti nei nodi stradali e blocchiamo il traffico fino a quando la benzina e le bollette non torneranno ai valori pre-guerra? I gilet gialli non ci hanno insegnato nulla?

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