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PER UNA NUOVA OPPOSIZIONE di Leonardo Mazzzei

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Pubblichiamo il capitolo finale dell’articolo VERSO IL 26 SETTEMBRE, apparso ieri sul sito Liberiamo l’Italia, nel quale Mazzei descrive quel che potrebbe venir fuori dalle urne del 25 settembre.

«La nuova opposizione di cui c’è bisogno non nascerà nelle urne del 25 settembre. Su questo abbiamo già detto e scritto in lungo e in largo. Essa sarebbe potuta sorgere nella battaglia elettorale solo a condizione di un’unità delle forze del dissenso che invece non c’è stata.

La responsabilità politica di chi ha impedito quel passaggio necessario, peraltro chiesto a gran voce da chi ha lottato in questi ultimi due anni e mezzo contro la nuova dittatura, è di una gravità assoluta. Un errore imperdonabile che non ha giustificazione alcuna, frutto della presunzione e del pressapochismo di chi l’ha compiuto.

I penosi tentativi di mostrarsi adesso unitari sono una toppa peggiore del buco. Se l’unità non era possibile prima, non si vede perché diventerebbe praticabile dopo le elezioni. Se invece, come adesso si dice, sarà possibile dopo, non si vede perché non ci si sia neppure seduti attorno ad un tavolo per provare a farla prima. Anche perché, prima sarebbe servita a costruire una nitida affermazione elettorale; dopo ci sarà solo da raccattare i cocci di una disfatta annunciata, altro che unità da farsi in parlamento! Ma su questo vedremo cosa avranno da dire i generali della sconfitta dopo il 25 settembre.

La nuova opposizione andrà costruita con una metodologia completamente diversa, in rapporto ad una situazione largamente nuova. Dovremo fare piazza pulita di leaderismi, personalismi, facilonerie di ogni tipo. Bisognerà liberarsi dalla politica dell’immagine e dagli specchi distorsivi della rete. Dovremo sì affermare il primato della politica, ma sempre in stretto rapporto con il movimento di lotta e combattendo al tempo stesso il politicantismo di bassa lega.

Ce la faremo? Dipenderà da tante cose, in primo luogo dal contributo di tutti noi. Di sicuro ci vorrà quel senso di responsabilità che è mancato nella folle corsa alle mille listarelle. Ma, per fortuna, dopo il 25 settembre verrà il 26…»

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