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MELONI: PRENDIAMOLA IN PAROLA di Francesca Roversi*

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Lo so che la Meloni non uscirà dal seminato liberista in economia e da quello atlantista in politica estera. E’ sicuro quindi che dovremo combatterla dall’opposizione (senza però confondersi con l’oppo-finzione della sinistra piddina e i suoi cespugli).

Detto questo ritengo anche che dovremmo, ad esempio sulla questione del Covid, prenderla in parola.

Nel suo intervento di insediamento ha apertamente annunciato che non seguirà la “linea Speranza” — lasciatemi segnalare la scena raccapricciante: questo poveraccio, mentre la Meloni parlava in Parlamento, era l’unico ad indossare la mascherina!

La Meloni ha detto:

« L’Italia ha adottato le misure più restrittive dell’intero Occidente, arrivando a limitare fortemente le libertà fondamentali di persone e attività economiche, ma nonostante questo è tra gli Stati che hanno registrato i peggiori dati in termini di mortalità e contagi. Qualcosa non ha funzionato, e dunque voglio dire fin d’ora che non replicheremo in nessun caso quel modello».

Questa non è robetta! Nei fatti la Meloni conferma la sua condanna del colpo di stato covid-19 e di tutte le brutali misure liberticide che ne sono seguite.

La Meloni ha ribadito in forma solenne nella sede più prestigiosa della Repubblica che non seguirà la linea “sanitaria” seguita dai governi Conte2 e Draghi, che non ubbidirà alle multinazionali farmaceutiche e alle cupole mafiose come l’OMS.

Demagogia? Un contentino ai tanti che l’hanno votata anche perché ha sempre criticato la dittatura sanitaria? Lo farebbe pensare la scelta (impostagli?) del Ministro della “salute” il “tecnico” Orazio Schillaci, che invece è stato un paladino pro-vaccino obbligatorio e pro-green pass.

Sia come sia noi dovremmo prendere in parola la Meloni. E’ lei o no il Presidente del Consiglio? Ha affermato o no che il suo è un governo politico? Ha invocato o no la sovranità? Che tenga al guinzaglio Schillaci!

Che la Meloni mantenga la parola data e agisca rispettando i tanti che gli hanno dato fiducia anche perche aveva promesso di porre fine alla “linea Speranza-Conte-Draghi”.

Facciamo sentire la nostra voce, chiediamo che il governo abolisca le misure restrittive tutt’ora vigenti; chiediamo che i sanitari non vaccinati sospesi dal lavoro, vengano immediatamente reintegrati. Va abolito il meccanismo che impone il tampone all’ingresso delle strutture sanitarie e delle Rsa, quindi l’isolamento di chi risulta positivo. E che prometta che non avremo mai più né lockdown né green pass.

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