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REFERENDUM CONTRO L’INVIO DELLE ARMI ALL’UCRAINA

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Dichiarazione congiunta del Fronte del Dissenso e di Ancora Italia
E’ stata avviata dai due comitati promotori la raccolta di firme per svolgere due referendum per fermare l’invio di armi all’Ucraina.
Nonostante le criticità e i grandi ostacoli che l’iniziativa dei due referendum porta con sé — ne citiamo almeno due: quello che la Corte Costituzionale non ne autorizzi lo svolgimento e l’alto rischio che non raggiunga la soglia convalidante del 50% +1 —, noi riteniamo l’iniziativa giusta e sostenibile. Malgrado i limiti dello strumento referendario è doveroso tentare di dare voce alla maggioranza di italiani che non condividono la politica guerrafondaia e antinazionale del governo Meloni e delle forze politiche che sostengono la guerra contro la Russia.
Il primo grande ostacolo da superare è tuttavia la raccolta delle firme, che come l’esperienza insegna, dovranno superare abbondantemente le 500mila. Un’impresa enorme, il cui successo dipende dalla mobilitazione di migliaia e migliaia di attivisti, quindi dalla cooperazione solidale delle diverse forze politiche e associative anti-guerra.
I promotori hanno invece scelto un’altra strada: quella del fatto compiuto. Pur di mettere il loro cappello su una giusta causa sono andati avanti per fatti loro, non hanno chiamato a raccolta le tante e disponibili forze per tirar fuori il Paese dalla guerra, nemmeno tra loro sono riusciti ad unirsi in un unico comitato promotore unitario.
Con questo metodo divisivo si rischia di pregiudicare lo stesso successo della campagna per raccogliere le firme — a meno che non si faccia affidamento sulla modalità della firma digitale, la qual cosa noi condanniamo poiché funzionale, vedi green pass, Qr-Code ecc., al sistema autoritario dello spionaggio e della sorveglianza di massa.
Malgrado siamo stati posti davanti al fatto compiuto, ci è apparso inutile quanto controproducente costituire ancora un altro comitato, avremmo ripetuto le stesse dinamiche errate di altri, quindi, nonostante tutto non ci tireremo indietro. Sosterremo, anche in modo autonomo, la campagna per raccogliere le firme.
FRONTE del DISSENSO
ANCORA ITALIA
Giovedì 27 aprile 2023

Un pensiero su “REFERENDUM CONTRO L’INVIO DELLE ARMI ALL’UCRAINA”

  1. Orazio dice:

    Ottima iniziativa. Ma, quando un referendum per abolire la Corte Costituzionale, per indegnita manifesta’?

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