IL PAPA È COMUNISTA? di Gi.Bi
«Per me è un onore se gli americani mi attaccano»
Papa Bergoglio, 3 settembre 2019
Contrariamente a quanto urlano certi scimuniti (gli stessi che bollano come comunisti addirittura Klaus Schwab e la sua setta mondialista) Bergoglio non lo è. Tra questi scimuniti c’è un importante e controverso connazionale di Bergoglio, tale Javier Milei [a destra nella foto sopra]. Qui da noi nessuno lo conosce perché di quanto accade in Argentina i media, provinciali come sono, non si occupano.
Javier Milei è un uomo politico e parlamentare, nonché economista, nonché ultra-liberista; egli si qualifica anzi come anarco-capitalista — segnalo un vostro vecchio articolo su Trump e i suoi legami con l’ideologia anarco-capitalista e la molto ben fatta relativa voce su wikipedia.
Il tipo in questione ha fondato il partito personale La Libertà Avanza. Non va sottovalutato, non fosse perché in Argentina è molto popolare (oltreché spudoratamente populista) e sarà candidato alla Presidenza della Repubblica in opposizione frontale al composito movimento peronista.
52 anni, Javier Milei, è un “personaggione”. “Gesù non pagava le tasse”, ha twittato una volta Milei, taggando l’account ufficiale del Papa. Di Bergoglio ha detto testualmente che è “uno stronzo comunista, un pezzo di merda … un rappresentante del maligno sulla Terra” perché promuove “la dottrina della giustizia sociale a favore dei poveri”. Promette di trasformare l’Argentina in un “paradiso libertario” dove l’efficienza capitalista sostituirà l’assistenzialismo sociale, le tasse saranno ridotte al minimo e gli “individui a corto di soldi potranno vendere i propri organi liberamente”. In un discorso del 14 agosto in Argentina, Milei ha promesso la fine di tutti gli aiuti statali perché sono “basati su quell’atrocità che dice che dove c’è un bisogno nasce un diritto. Questa è l’espressione massima di quell’aberrazione chiamata giustizia sociale”. Oltre a legalizzare la vendita di organi, la sua agenda propone di chiudere la Banca Centrale e di abolire il sistema educativo statale argentino e smantellare i servizi sanitari pubblici gratuiti. Milei ha quindi promesso che ripristinerà il divieto di aborto (legalizzato nel 2020), che chiuderà il ministero delle donne, nonché quello del genere e della diversità, così come i ministeri della sanità, dell’istruzione, del lavoro e dei lavori pubblici ed infine quello della scienza — ha detto che “il cambiamento climatico è una bugia socialista”. Deciso infine a legalizzare la vendita di armi da fuoco. Nota di colore: il tipo si vanta pubblicamente di essere istruttore di sesso tantrico e si è si vantato in diretta della sua resistenza sessuale e della sua preferenza per il sesso a tre.
A quelli che gli dicono che se applicherà queste politiche folli avverranno violente proteste di strada ha risposto che darà più poteri all’Esercito ed ai servizi segreti ed ha aggiunto: “Metterò in galera i capi di coloro che lanciano pietre e se circondano la Casa Rosada [il palazzo presidenziale] dovranno portarmi fuori morto”.
A chi ha chiesto cosa pensasse di Milei, il Papa ha risposto: “So che dicono cose su di me ma le ignoro per la mia salute mentale. Pregherò per loro”; ed ha aggiunto: “Sono terrorizzato dai salvatori della nazione senza una storia di partito politico” (frase che alcuni hanno interpretato come un appoggio al candidato peronista).
Mia personale morale della favola. Nel movimento contro la dittatura sanitaria c’era di tutto. C’erano anche, a causa del sostegno della Chiesa all’operazione covid-19, accaniti antibergogliani. Spero che costoro non siano della stessa pasta del reazionario ultraliberista argentino.