Segnaliamo sul tema della eventuale guerra civile negli Stati Uniti un nostro articolo del novembre 2018 in occasione della prima vittoria elettorale di D. Trump: PROVE DI GUERRA CIVILE.

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Il Partito Comunista Americano ritiene che gli eventi in corso in California anticipino la prossima crisi costituzionale degli Stati Uniti d’America e la seconda guerra civile americana.

Da un lato, si è verificata una espansione incostituzionale e la creazione di agenzie federali come l’ICE, rafforzata da un mandato elettorale. Dall’altro lato, vi è una netta frattura a livello di governo tra il potere federale e quello statale e un’ampia opposizione al mandato elettorale nelle regioni con popolazioni immigrate significativamente numerose, come la California meridionale.

Gli immigrati messicani nella California meridionale, inoltre, hanno legami storici profondi con la terra, che precedono l’acquisizione della California da parte degli Stati Uniti. Da tempo fanno parte della società della California meridionale come componenti ormai naturali — un’integrazione sociale che va ben oltre il formalismo di documenti, titoli di cittadinanza, ecc.

Nell’attuale forma degli Stati Uniti, tali sfumature tra diverse regioni non possono essere riconosciute a causa della rigida e inflessibile struttura burocratica formale dei governi federale e statali, che per loro natura sono ciechi alle considerazioni storiche e civili — e quindi destinati a generare disarmonia sociale all’interno della società.

A causa di queste considerazioni storiche e civili, il Partito riconosce i messicani che vivono nella California meridionale come parte del popolo americano, indipendentemente dalla loro cittadinanza ufficiale. Allo stesso tempo, riconosce come il Partito Democratico sfrutti politicamente questi gruppi come pedine, tentando di deporre l’amministrazione Trump a causa del suo orientamento di politica estera.

Il Partito considera il conflitto come irrisolvibile sotto l’attuale sistema, e crede che accelererà soltanto.

Le proteste e le conseguenti risposte contrastanti tra governi federali e statali hanno rivelato una profonda frattura negli Stati Uniti, ben oltre i soli disordini di Los Angeles. Il governatore Newsom ha recentemente espresso il punto di vista che la California dovrebbe considerare l’ipotesi di trattenere le tasse dovute al governo federale — in risposta ai tagli proposti da Trump alla spesa pubblica in California.

Il governatore Newsom ha inoltre espresso la sua opposizione all’intervento del governo federale in California — rivelando una frattura profonda e senza precedenti nella forma di governo degli Stati Uniti.

Tali conflitti dimostrano come la polarizzazione politica in tutto il Paese stia ora assumendo significato formale nei conflitti costituzionali, legali e politici tra governo federale e statale — confermando la visione a lungo sostenuta dal Partito Comunista Americano secondo cui una seconda guerra civile americana è imminente, che accompagnerà la disgregazione costituzionale degli Stati Uniti così come li conosciamo.

Il Partito Comunista Americano ritiene che le vere radici del conflitto risiedano nella disfunzione sistemica degli Stati Uniti stessi e nell’incompatibilità tra gli appetiti imperialisti e predatori della classe capitalista monopolistica e la sovranità popolare del popolo americano.

Le contraddizioni dell’egemonia imperialista — un’egemonia che ha preso piede sia tra i governatori democratici che nell’amministrazione — non possono più essere sostenute o mascherate dalla nostra Repubblica.

Dai tempi della prima guerra civile, il popolo americano non è mai stato così diviso come ora.

Solo il Partito Comunista Americano è guidato dalla necessaria lungimiranza e dai principi per riunificare e ricostituire la nazione americana sulla base della sovranità popolare.

Comitato Esecutivo

Partito Comunista Americano (ACP)

8 Giugno 2025 – America

* Partito Comunista Americano fa parte di STOPWW3 – Iniziativa Internazionale di Pace