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LA CORSA ALL’ORO E LA DEBOLEZZA DEL DOLLARO di Gianni Scanagatta* e Stefano Silos Labini**

Sarà bene prestare molta attenzione, in questa fase di passaggio al CyberCapitalismo, alle cause ed alle conseguenze del doppio fenomeno della crescita del valore dell’oro e della svalutazione del dollaro. Si ritorna al Gold Standard —il valore della moneta corrisponde ad una determinata quantità di oro? Siamo davvero alla fine del regime di Moneta Fiat — moneta priva di valore intrinseco e non convertibile in alcun bene fisico? Non sembri sorprendente che anche in ambienti che si definiscono antisistemici, avanza la speranza che si torni al Gold Standard. Una nostalgia che non si appoggia a concezioni fondate della moneta e delle sue funzioni, bensì, ahinoi, sulle teorie del complotto. Vedi lo strampalato intervento a firma di Gabriele Sannino pubblicato più sotto e che si va depositando nella discarica del web. Keynes si starà rivoltando nella tomba….

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I mercati finanziari stanno registrando un fenomeno ormai sempre più evidente: l’oro ha raggiunto livelli record, mentre il dollaro Usa mostra segni di indebolimento persistente dall’inizio dell’anno: il prezzo dell’oro fino è aumentato del 27%, mentre il dollaro si è deprezzato del 15% rispetto all’euro.

Ci sono vari fattori che sono alla base della rivalutazione dell’ora, tradizionalmente considerato un “bene rifugio” e alla svalutazione del doIIaro che sta registrando una perdita di fiducia e quindi una riduzione della domanda:

1) La crescita del debito pubblico americano che ha superato i 34 trilioni di dollari.

2) La diffusione dei conflitti militari che incrinano la fiducia nel futuro.

3) Le aspettative dl inflazione per la guerra commerciale scatenata dall’amministrazione Trump.

Bisogna vedere se la de-dollarizzazione del Pianeta andrà avanti ridimensionando la centralità degli Stati Uniti nella finanza mondiale. È vero che un dollaro debole può favorire il riequilibrio della bilancia commerciale americana, ma è altrettanto vero che una persistente svalutazione del dollaro innescherà la fuga da azioni e titoli denominati in dollari con conseguenze negative sul finanziamento dell’economia americana.

In questo quadro il prezzo dell’oro continua a crescere anche per la domanda crescente di oro da parte delle banche centrali, soprattutto in Asia.

Per comprendere a fondo questa dinamica, è utile tornare a David Ricardo (1772-1823), il celebre economista britannico. Nella sua monografia suIl’alto prezzo dell’oro del 1811, Ricardo analizzava il ruolo della moneta e dell’oro nell’economia. Secondo Ricardo, il valore di una moneta deve essere ancorato a qualcosa di stabile, come l’oro, per mantenere il potere d’acquisto; l’eccesso di moneta cartacea, non supportata da beni reali, porta inevitabilmente alla perdita di valore della moneta; l’oro essendo scarso e difficilmente manipolabile, rappresenta un punto di riferimento naturale per la stabilità del sistema monetario.

per info e prenotazioni: nosionismo@frontedeldissenso.it

Queste teorie sotto oggi più attuali che mai. Il ritorno dell’interesse per l’oro riflette una sfiducia crescente nelle politiche monetarie moderne, spesso non collegate alla realtà produttiva e al valore reale.

L’impennata del prezzo dell’oro e l’indebolimento del dollaro non sono solo fenomeni congiunturali.  Essi riflettono un problema strutturale di fiducia nelle aspettative di crescita dell’economia, che gli economisti classici avevano già ben identificato due secoli fa.

In un’epoca dominata dalla finanza, dalla crescita del debito pubblico e privato e dalle politiche monetarie ultra espansive, l’insegnamento di David Ricardo suona come un monito: senza un ancoraggio reale, la moneta perde il suo valore e gli investitori cercano rifugio in beni che resistono al tempo come l’oro, sottraendo così risorse all’economia reale.

*Professore di Politica economica e monetaria aII’Università di Roma “La Sapienza”

**Gruppo Moneta Fiscale

Fonte: AVVENIRE. 8 ottobre 2025

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FINALMENTE LA FINE DELLA MONETA FIAT

di Gabriele Sannino

Il 4 luglio, come sappiamo, è il giorno nel quale si celebra la festa dell’indipendenza degli Stati Uniti d’America dalla madrepatria inglese (dall’èlite, visto cosa rappresenta Londra).

Questo giorno è altamente SIMBOLICO.

Ebbene, il 4 luglio 2025 è partito ufficialmente negli States il cosiddetto GLOBAL CURRENCY RESET, ovvero il nuovo sistema economico finanziario MONDIALE che prevede parità valutaria universale tra tutte le monete, monete non emesse dal nulla ma coperte da asset (in primis oro) e cancellazione GLOBALE dei debiti fiat (debiti fraudolenti con moneta dal nulla).

Il sistema monetario sta per essere ridisegnato PER SEMPRE.

E’ la prima volta nella storia che si ha un RESET GLOBALE senza una TOTALE guerra mondiale, questo perchè per la prima volta la guerra è stata fatta a quella èlite… che ha sempre provocato guerre per cambiare tutto per non cambiare nulla (ovvero, alla fine, moneta debito cancellata con altra moneta-debito).

La moneta del futuro sarà coperta da asset (principalmente oro fisico) e sarà per la prima volta nella storia MONETA.CREDITO, ovvero appartenente ai popoli (dunque i debiti saranno ridotti all’osso se non eliminati in tantissimi casi).

Tutto è partito già nel 2019 con Basilea IV, che ha stabilito le nuove regole MONDIALI del gioco, inserendo il principio della moneta garantita dall’oro FISICO (non finanziario) e non più fiat.

Ecco perchè l’èlite ha inscenato una psico-pandemia ed ecco perchè è partita nello stesso tempo la corsa all’oro FISICO anche da parte delle banche centrali.

Il sistema FINANZIARIO, POLITICO e MEDIATICO ha nascosto TUTTO in quanto questo rappresenta la fine del SUO potere sul mondo.

In questi anni molti analisti finanziari hanno parlato di questo, io stesso ne ho parlato nei miei libri La fine del Nuovo Ordine Mondiale e L’alba del Nuovo Mondo.

Nei prossimi mesi tutte le istituzioni che hanno in pancia denaro fiat crolleranno nei loro poteri di vertice, dato che risponderanno a un sistema economico-quantistico che rendiconterà tutta la loro emissione… ormai COPERTA.

Per i cittadini non cambierà nulla, i soldi in banca non verranno persi, ma saranno REALMENTE di proprietà dei correntisti.

Vedremo cambiamenti incredibili e CONCRETI.

Nei prossimi mesi, dunque, il sistema finanziario MONDIALE tornerà a veder le nazioni SOVRANE, con la LORO moneta (loro perchè appartiene ai rispettivi popoli).

Il globalismo sarà presto un lontano ricordo, mentre i popoli scopriranno letteralmente… UNA NUOVA REALTA’.

2 pensieri su “LA CORSA ALL’ORO E LA DEBOLEZZA DEL DOLLARO di Gianni Scanagatta* e Stefano Silos Labini**”

  1. Tiziano dice:

    Non riesco proprio a capire che cosa sta dicendo Gabriele Sannino e soprattutto dove trovino conforto le sue affermazioni sulla ormai prossima sovranita’ monetaria.
    Posso avere bibliografie o link dove studiare questo fenomeno di passaggio dal controllo monetario dei sionisti al controllo monetario dei popoli?
    Ringrazio.

    1. Graziano+PRIOTTO dice:

      Nemmeno io ho capito che cosa intendesse dimostrare Gabriele Sannino. Però se ti interessa ho svolto alcune riflessioni sulle relazioni fra moneta, base aurea, debito statale e guerre. Di prosima pubblicazione in una newsletter in Germania (www.wegbiornale.de) e per ora nel mio blog (http://graziano-priotto.blogspot.com).

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