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Archivi della categoria: Lega

PROPAGANDA INGANNEVOLE di Marco Bulletta

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Del prof. Alberto Bagnai, attualmente senatore e responsabile economico della Lega, seguo con interesse le attività divulgative sin dai primi anni della sua attività di docente, conferenziere, articolista, scrittore, blogger. Sono sempre stato positivamente impressionato dalle sue competenze, cultura, intelligenza, versatilità,

CLAUDIO BORGHI AQUILINI: L’ANTICICLICO di Sandokan

L’Italia, ma lo sapevamo, è un paese bizzarro. Tanto per fare un esempio: è l’unico nell’Unione europea in cui ci si accapigli sull’eventuale uso del MES, chi a favore chi contro. L’unico visto che tutti gli altri non vogliono saperne. Per la verità, gli altri,

LO SCEMO DEL VILLAGGIO di Sandokan

«Se io fossi primo ministro, Gerusalemme sarebbe riconosciuta come capitale di Israele dal mio governo, e le relazioni con la Cina e l’Iran sarebbero sospese». Matteo Salvini, 17 settembre 2020 Lette le idiozie di questo poveraccio non ci resta che buttarla in barzelletta. Sembra proprio

C’ERA UNA VOLTA ALBERTO BAGNAI di Marxista dell’Illinois

Anche grazie al nostro modesto contributo (Convegno Fuori dall’euro, Fuori dal debito, dell’ottobre 2011) Bagnai salì alla ribalta, nel 2012, come economista keynesiano no euro. La collaborazione fu breve… Capirete lo stupore (e il giramento di coglioni) quando scoprimmo, nel gennaio 2013, che il nostro

SALVINI: AL PEGGIO NON C’È LIMITE di Sandokan

Matteo Salvini dopo il Papeete passa da una bestialità ad un’altra, quella successiva più grande delle precedenti. Ci si chiedeva perché mai fece cadere il governo giallo-verde. La risposta venne presto, quando dichiarò che l’euro era irreversibile, infine quando invocò l’arrivo di Draghi. Erano ulteriori

BAGNAI IL GATTOPARDO di Marxista dell’Illinois n.2

[ 14 aprile ] Contrariamente a quanto alcuni pensano noi Marxisti dell’Illinois non stiamo alle costole di Alberto Bagnai. Prima di tutto perché, nonostante non perda occasione per irriderci, noi, com’è noto, lo consideriamo “un compagno che sbaglia” (parecchio“). In secondo luogo perché abbiamo cose