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Archivio tag: neoliberismo

VERSO IL CYBERCAPITALISMO di Moreno Pasquinelli

Appunti sulla grande trasformazione «Nel capitale vien posta la perennità del valore … la perennità è posta nell’unica forma che può assumere: caducità che passa, processo, vita. Ma questa capacità il capitale l’ottiene soltanto succhiando di continuo l’anima del lavoro vivo, come un vampiro». [1]

RESTIAMO UMANI! NO AL DDL ZAN! di Liberiamo l’Italia

La ragione formale con cui i promotori della legge ne chiedono l’approvazione e l’entrata in vigore è la “prevenzione e il contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”. Sono giusti questi

KARL MARX NON POTEVA IMMAGINARE… di Glauco Benigni

Con la caduta del Muro di Berlino, l’Arbitro Invisibile registrava sulla lavagna della Storia la fine della partita “Guerra Fredda Classica” e riconosceva la vittoria “ai punti” dell’Impero USA e dei suoi Alleati. A seguito dello storico evento l’”Internazionale Comunista DOC”, quella che aveva studiato

NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE di Sandokan

«Non tutti i mali vengono per nuocere. Nella disgrazia costituita dal “momento Draghi” c’è almeno questo di positivo, che ci siamo tolti dai piedi saltimbanchi come Bagnai Alberto, Borghi Aquilini Claudio , Rinaldi Antonio Maria , Zanni Marco, Donato Francesca…» I segnali che Salvini ed

MA QUALE “GOLPE”? di Leonardo Mazzei

«Vedendo le corna e sentendo I muggiti di Jack Angeli, il buffone che pareva appena giunto a Capitol Hill dal raduno leghista di Pontida, si può essere indotti a credere che l’assalto al Congresso degli Stati Uniti sia stato una goliardata, secondo la definizione con

CLASSE OPERAIA E POPOLO LAVORATORE di Moreno Pasquinelli

Queste note mettono a fuoco, pur in forma schematica, quella che un tempo si sarebbe chiamata “composizione” della società italiana e in particolare di quello che chiamiamo “popolo lavoratore”. Tengono conto dei risultati indotti dal lungo ciclo neoliberista e non delle conseguenze dell’attuale drammatica crisi