Browse By

la «riforma» Gelmini

LA FINE DELL’UNIVERSITÀ DI MASSAdi Gennaro Carotenuto*Ha ragione Mariastella Gelmini a celebrare l’approvazione della sua riforma dell’Università come “la fine del Sessantotto”. Con questa espressione però la ministro non intende quello che ogni buon conservatore associa al cosiddetto Sessantotto: antiautoritarismo, antimilitarismo, liberazione sessuale, rottura della

14/12: CERCANDO DI CAPIRE

«Postpolitici e arrabbiati, figli di un sogno interrotto»Intervista a Marco Revellidi Tonino Bucci«I protagonisti di martedì 14 dicembre erano in gran parte minorenni che non sono decodificabili con nessuna delle chiavi dell’analisi politica e sociale precedente. Sono i figli del benessere interrotto, la generazione futuro

Rivolta e rivoluzione

LA SIMBIOSI Quasi in risposta a Marco Belpoliti Il nuovo capitalismo, il nuovo proletariato.  La crisi cronica e il conflitto di Moreno Pasquinelli «La rivoluzione sociale non è quindi dietro l’angolo. La disperazione ribelle avrà per lungo tempo il sopravvento sulla speranza rivoluzionaria. Ma di qui occorre

MIrafiori come Pomigliano? Peggio!

18 dicembre: davanti al cancello n.5 RIUSCIRÀ LA FIOM A REGGERE L’URTO DEL CICLONE MARCHIONNE?Corrispondenza da Torino«Sarà stato anche per la temperatura polare, ma la manifestazione della FIOM davanti allo storico Cancello 5 di Mirafiori non è stata un successo [svoltasi sabato 18/12, Ndr]. Quanti

UN PARTITO DELLA «DECRESCITA»?

UNITI E DIVERSI Per la formazione di un nuovo soggetto politico che governi la transizione. di Maurizio Pallante* Riceviamo e pubblichiamo «La decrescita è primo pilastro su cui si è basato il percorso sin qui svolto tra i soggetti proponenti. In questa sede viene proposto

Nessuna miniatura

Il masochismo di sinistra…

… e la faticosa incombenza dell’impegno politico di Valerio Bruschini* «Inoltre, nonostante questo trapasso da sovrano indiscusso a mendicante, il Sire di Arcore non ha più la maggioranza alla Camera dei Deputati; tuttavia, le considerazioni di questi miei amici antiberlusconiani giungono alla stessa conclusione del