ELEZIONI IN SICILIA: MANOVRE GENERALI di S.St.
[ 24 agosto ]
Il mese di agosto non ha portato grandi novità per quanto riguarda le elezioni del 5 novembre.
Sul fronte dei maggiori partiti solo i Cinque Stelle, con il loro candidato Cancelleri, hanno preso sui concorrenti un deciso vantaggio. I Cinque Stelle avevano promesso in pompa magna la grande campagna d’agosto che avrebbe visto Di Maio e Di Battista, girare l’isola in lungo e largo accanto a Cancelleri. Cosa che è avvenuta ma non nelle dimensioni che ci si aspettava. Tuttavia i Cinque Stelle, nelle loro tappe, hanno riempito le piazze, ad indicare quanto ci si attende, che dalle urne usciranno come il primo partito. Ma qual è la proposta politica dei Cinque Stelle? Riducendo tutto all’osso essa si riduce alla parola magica “onestà”. Davvero pochino se si pensa alla tremenda situazione che vive la Sicilia. Insomma: se Cancelleri vincerà, al netto della sua “onestà”, sarà più per demerito degli avversari che per la forza delle sue proposte.
Infatti sul fronte dei due schieramenti di regime, Centro-sinistra e centro-destra, agosto non ha portato alcuna novità. E’ in entrambi i campi una lite continua sull’eventuale candidato unitario e tutti tirano per la giacca Angelino Alfano, che sembra essere l’ago della bilancia. A destra, malgrado gli sforzi del gaulaiter di Berlusconi Gianfranco Miccichè, non c’è accordo con Fratelli d’Italia della Meloni, che tiene duro (col sostegno di Salvini) sostenendo l’ex-missino Nello Musumeci.
Dall’altra parte, sul fronte del centro-sinistra c’è il marasma totale. Il PD vuole ad ogni costo l’alleanza con Alfano, ma anche qui non c’è accordo sul candidato presidente. E il PD ha almeno due spine nel fianco. L’attuale sputtanato governatore Crocetta, che chiede la primarie e minaccia di scendere in campo con la sua propria lista. C’è poi Articolo 1-MDP che implora la coalizione col PD, ma senza gli alfaniani. Da questa parte l’ago della bilancia è il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che a Palermo governa sostenuto da una maggioranza che va dai democristiani fino a Rifondazione e Sinistra Italiana (Sinistra Comune).
Sul fianco sinistro del PD abbiamo visto che alcuni pezzi —il Partito della Rifondazione Comunista, il Partito Comunista Italiano, i civatiani di Possibile, Azione Civile di Ingroia e cespugli sinistrati vari— hanno proclamato che faranno una loro lista con l’ex-DS Navarra candidato presidente.
Attenzione però. Il 1 agosto scrivevo:
«Ma è proprio sicuro che i siciliani troveranno nella scheda il simbolo della “Sinistra Alternativa”? Non proprio visto che il loro candidato Ottavio Navarra ha dichiarato che è pronto a farsi da parte nel caso la sua allegra compagnia venga accettata nel listone con orlandiani, MDP, e Sinistra Italiana».