SIRIA: LE OPPOSIZIONI AL REGIME FORMANO FINALMENTE UN’ALLEANZA
Burhan Ghalioun |
Burhan Ghalioun presidente del Cnst
Il regime di Assad aveva due punti forti contro la sollevazione che da mesi lo fa tremare. Il primo, com’è ovvio, la repressione spietata, il secondo, di carattere squisitamente politico, è che il tiranno e la sua cerchia di notabili accampava, come scusa per rifiutare ogni dialogo con le opposizioni, che queste di fatto non esistevano, che c’era solo una sedizione di fuorilegge e di saccheggiatori come quelle in Inghilterra di agosto (dichiarazione di Assad di qualche giorno fa). Ora l’autocrazia siriana non ha più questo alibi: le opposizioni si sono unite, si sono date una piattaforma democratica, hanno indicato la via di una transizione possibile, hanno indicato con estrema nettezza di respingere ogni ipotesi libica di intervento straniero, sia esso imperialista, sia esso della Turchia.
Noi avevamo già informato i nostri lettori sulle precedenti riunioni degli oppositori siriani svoltesi in Turchia nei mesi precedenti —vedi (1) Resoconto della «Conferenza per il cambiamento» di Antalya e (2) Siria: le opposizioni in movimento. Avevamo sottolineato come a queste riunioni oltre ai Fratelli musulmani, partecipassero numerosi personaggi di spicco, non solo di fede liberale, ma anche della sinistra baathista, i nasseriani, e noti intellettuali, comunisti e antimperialisti. Per non dire di esponenti di tutte le diverse nazionalità e fedi religiose.
Un fatto che a noi pare abbia un significato simbolico di grande importanza è che la riunione del 29 agosto, oltre a dare vita al Cnst, abbia eletto come Presidente del Cnst Burhan Ghalioun (66 anni, vive in Francia ed è professore di sociologia politica presso l’Università Parigi 3), figura storica dell’opposizione siriana di sinistra all’estero. Che la rete delle opposizioni in esilio, con l’avallo di quelle interne, abbia deciso per Ghalioun presidente, un intellettuale antisionista e di fede marxista, è sintomo del profilo politico e ideale di questa neonata alleanza.
Il Cnst è, formato da 94 membri, 52 dei quali esponenti del fronte delle opposizioni all’estero e i restanti 42 rappresentanti del dissenso interno. Tra i membri del Cnst spiccano i nomi di noti dissidenti di lunga data, tutti più volte in prigione, molti segnati in modo indelebile dalla repressione e dalle torture: Haytham al Maleh, Michel Kilo, i due alawiti Luay Husayn e Aref Dalila, il saggista Fayez Sara, il vignettista Ali Farzat pestato nei giorni scorsi a Damasco, l’anziano Riad Turk, Riad Seif (vicepresidente), l’attivista per i diritti umani Ammar Qurabi, le attiviste Suhayr Atassi e Fidaa Hurani.
Adesso staremo a vedere come reagirà il regime siriano, se continuerà con la repressione sanguinosa o se accetterà finalmente di aprire un dialogo per porre fine alla tragedia ed evitare che il paese precipiti in una pericolosa guerra civile. Da notare che non solo la Russia, per bocca di Mikhail Bogdanov, ha chiesto al regime “di mettere fine immediatamente alla repressione”, anche l’Iran, il più stretto e storico alleato di Assad, gli ha chiesto di intavolare negoziati con le opposizioni.
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«SE ANCHE L’IRAN SI AVVICINA ALL’OPPOSIZIONE»
Intervista rilasciata da Burhan Ghalioun a Banjamin Barthe Le Monde del 1 settembre 2011
D. Qual è il ruolo di questo Consiglio nazionale siriano di transizione?
D. Perché l’opposizione siriana ha fatto tanta fatica a federarsi?
D. Come sono messe le cose sul terreno?
D. Bashar Al-Assad, tuttavia, è sopravvissuto al Ramadan …
D. Le Figaro ha rivelato nella sua edizione del 30 agosto che anche l’Iran si è avvicinato all’opposizione ...
D. Qual è l’impatto della caduta di Muammar Gheddafi sul movimento di protesta?
D. Le sanzioni imposte dai paesi occidentali hanno fatto effetto?
* dal sito del Campo Antimperialista del 2 settembre
mi basta leggere che a proposito della Libia "le dittature sono destinate a cadere".Un mone un programma…. ma andate a …………
cambiate spacciatore !!