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LO SMOTTAMENTO

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Alcuni dati sull’astensione (da record)


Più alta nel Nord e nelle “regioni rosse” che nel Sud


Entro domani, a bocce ferme, ovvero dopo attenta analisi dei voti di lista (per adesso sono definitivi solo quelli per i sindaci), saremo in grado di fornire ai nostri lettori un giudizio organico sulle elezioni svoltesi in Italia. Il dato eclatante è il vero e proprio smottamento dei partiti, tutti i partiti. Tranne il Movimento Cinque Stelle, tutti quanti, in termini assoluti, hanno perso voti. Una tendenza che viene avanti da almeno un decennio e che questa tornata elettorale ha accentuato.
Lo smottamento riguarda anzitutto Pdl e Lega, ma coinvolge anche il cosiddetto “terzo polo”, il Pd, l’Idv, per finire con Sel e Fds/Prc. 

«L’affluenza nei 26 comuni capoluogo è stata del 63,5%, in calo di 8,2 punti percentuali rispetto alle ultime comunali. E’ un dato molto basso. Lo si vede confrontandolo con lo stesso dato riferito ai 29 comuni capoluogo che hanno votato l’anno scorso. Allora l’affluenza fu del 68,3% rispetto al 70,5% del 2006. Si trattò di un calo in linea con il trend storico mentre questa volta siamo difronte ad un vero e proprio smottamento». [Roberto D’Alimonte; Il Sole 24 Ore del 8 maggio 2012]

Dal Corriere della Sera di oggi (clicca per ingrandire)

 «Risultati e performances dei partiti vanno poi letti alla luce di un astensionismo da record: l’affluenza si è fermata al 66,9%: il 7% in meno rispetto alle precedenti omologhe amministrative quando il dato era stato pari al 73,7%.Un’astensione che per la prima volta ha colpito il Nord molto più del Sud ed ha lasciato lontani dai seggi moltissimi elettori delle cosiddette “regioni rosse”.Nelle regioni settentrionali la sfiducia nei partiti sembra essersi espressa congiuntamente con il ciclone Grillo e con l’astensionismo.Pochi esempi rendono l’idea: a Monza gli elettori sono passati dal 73,6% delle ultime consultazioni elettorali al 59,6% di oggi, con un crollo di ben 14 punti percentuali.Crollo di 10 punti ad Asti (oggi il 63,2%, alle precedenti comunali il 73,2%); di oltre 134 punti ad Alessandria dove gli elettori sono stati il 61,5% mentre nelle ultime consultazioni erano stati pari al 74,8%; di oltre 7 punti a Verona (oggi il 69,2% ma alle precedenti consultazioni era il 76,7%); di più di 6 punti a Genova (oggi il 55,6%, alle passate elezioni il 61,7%); di oltre 10 punti a Parma (oggi il 64,5% mentre aera il 74,6%)». [Mariolina Sesto, Il Sole 24 Ore del 8 maggio 2012]


A queste cifre occorrerà aggiungere poi le schede bianche e nulle. Ammettendo le percentuali tradizionali di bianche e nulle potremmo aver avuto una crescita dell’astensione senza precedenti: il 10%.


Di tutta evidenza la crisi economica, sociale, politica e morale, comincia a dare i suoi frutti. Non solo il governo Monti traballa, è terremotato il sistema politico, sono delegittimati, pur in diversa misura, tutti i partiti, quelli che portano le responsabilità dello sfascio del paese, che hanno governato a intermittenza nella “seconda repubblica” sotto gli auspici e per conto degli euro-oligarchi, dell’euro e di Maastricht.

3 pensieri su “LO SMOTTAMENTO”

  1. la congiura degli eguali dice:

    la fds sta precipitando inesorabilmente verso l'oblio; ieri sera di tutto parlavano i media tranne che dei comunisti; il trombone di puglia è stato ridimensionato, e sarà bene che si dedichi alla poesia, forse gli riuscirà meglio che la politica.

  2. noccioletta dice:

    CHE NOTTE, CHE BOTTE! (ELETTORALI)http://www.valeriobruschini.info/?p=636

  3. Anonimo dice:

    Perfetto!The Red

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