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SALENTO: LA RIVOLTA IN DIFESA DEGLI ULIVI

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San Pietro Vernotico: contro l’eradicazione degli ulivi

 [ 10 novembre ]

«Se qualcuno avrà sradicato o avrà abbattuto un olivo, sia di proprietà dello Stato sia di proprietà privata, sarà giudicato dal Tribunale, e se sarà riconosciuto colpevole verrà punito con la pena di morte»
Aristotele, Costituzione degli ateniesi. 

Nel Salento lo stato estirpa gli ulivi (anche sani) e punisce chi li ripianta: è il piano Silletti, commissario alla xylella (il batterio killer degli ulivi) nominato dal governo italiano.
Se non fosse che non si hanno prove scentifiche certe che la causa del disseccamento degli ulivi nel Salento è proprio la Xylella, e che è “criminale” eradicare centinaia di alberi sani.
Scriveva Giuseppe Altieri, famoso agroecologo:
«Si continua a parlare di Xylella, quale causa dei disseccamenti degli ulivi, mentre i dati della Commissione Europea confermano che su 1757 campioni di rametti e foglie disseccate solo su 21 si è ritorvata la Xylella fastidiosa, segno che le cause dei disseccamenti sono ben altre e la presenza di Xylella è, semmai, solo una accidentale e secondaria conseguenza ubiquitaria, oltretutto non patologica».

La soluzione “criminale” trovata per curare centinaia di migliaia di piante di ulivi, è stata l’eradicazione, senza minimamente pensare che questa “cura” è molto più dannosa del batterio che si vuole eliminare.
E a difesa degli ulivi la popolazione del Salento già diverse volte è scesa in piazza, ed è tornata ancora una volta oggi, con una mobilitazione di tutto rispetto.
A Torchiarolo cittadini, attivisti e agricoltori, con i loro trattori, si sono ritrovati nella piazza centrale del piccolo comune, al confine tra le province di Brindisi e Lecce e in cui ci sono migliaia ulivi da abbattere e in parte già estirpati.
Molti studenti non sono andati a scuola per partecipare alla manifestazione, anche loro a difesa degli alberi di ulivo, contro il piano di eradicazione.
La manifestazione si è protratta tutta la mattinata, con momenti di tensione quando i manifestanti intorno alle 15:00 si sono portati sotto la stazione di San Pietro Vernotico, occupandone i binari e bloccando il passaggio di due treni.

* Fra i  protagonisti della protesta, Sergio Starace, un compagno del MPL
 



 

Un pensiero su “SALENTO: LA RIVOLTA IN DIFESA DEGLI ULIVI”

  1. Anonimo dice:

    Stasera a Di Martedì ho capito che non possiamo farcela mai e poi mai.Intervistano Vespa:"La Francia sta molto peggio di noi…sono anni che sforano il 4 per cento (di deficit)"Scuote la testa come a dire "Certe cose la gente non le sa ma la verità è che noi siamo meglio di tanti altri" col pubblico e gli ospiti della trasmissione tutti fieri che l'Italia invece faccia meno del 3 per cento…Ma come si fa…ma è ovvio che se la Francia fa più del 4 per cento sta MEGLIO di noi, non peggio…poi magari, non lo so, essendo cretino Hollande non faranno investimenti strutturali e si limiteranno a ripagare il debito ma comunque sforando il 3 per cento fanno un favore ai loro concittadini…ma queste cose la gente in studio non le capiva, nessuno insorgeva sdegnato dando del pirla a Vespa e quindi figurati se le capisce l'elettorato…per cui Vespa può addirittura farle passare per dei meriti del governo…Ditemi voi, a occhio: quanti decenni ci vorrebbero per far capire al 40% degli italiani che la spesa a deficit se usata bene RIDUCE il debito? E per fargli capire che in tempi di recessione se tagli la spesa per ripagare il debito fai un errore madornale che si ripercuote in primis sul lavoro e sulla piccola imprenditoria (cioè proprio su quegli spettatori a Di Martedì che applaudivano come tanti baccalà)?Due decenni? Tre? Non affitteremo mai.Come diceva Marx, lo slogan per vincere con un popolo che non ha preso coscienza politica deve essere solo "Birra e salsicce per tutti"…cerchiamo anche noi uno slogan facile facile che a fare le cose serie si perde solo tempo…[lo slogan di Marx sta nel 18 Brumaio]

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