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PODEMOS AL BIVIO di Francesco Manetto e Elsa Garcia De Blas*

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[ 19 marzo ]

Il numero due Errejón [a destra nella foto] darà battaglia in Podemos per un partito aperto e plurale


«Inigo Errejón prepara in silenzio la sua risposta a Pablo Iglesias. Il numero due si è eclissato dai riflettori pubblici per mostrare la sua opposizione al licenziamento da parte di Iglesias, di Sergio Pascual, la sua mano destra. Tuttavia, Errejón è disposto a fare la battaglia per un modello di partito trasversale, aperto e plurale, che difende un “progetto di maggioranza” contro i metodi ereditati dalla tradizione del Partito comunista spagnolo (PCE), più centralizzati che legati a movimenti popolari. I due leader hanno si sono parlati Mercoledì, secondo Irene Montero, ma avrebbero discusso del prossimo incontro tra Iglesias, “abbattuto” e preoccupato per quello che sta accadendo, e Pedro Sanchez [il segretario del PSOE che sta tentando nuovamente di formare il suo governo. NdR].

La rimozione del capo della Organizzazione di Podemos, comunicata Martedì in parlamento, ha fatto seguito al rimodellamento dell’apparato organizzativo. Ciò che ha provocato il disagio nella componente vicina a Inigo Errejón e Sergio Pascual. C’è stato un dibattito su come realizzare questo rimodellamento. Alcuni vicini al segretario politico di Podemos hanno chiesto una risposta rapida a Pablo Iglesias. Alla fine ha vinto le tesi più prudente. Vale a dire, lavorare nel medio termine in modo che la crisi che ha avuto origine da una cascata di dimissioni nella Comunità di Madrid non diventi uno scontro diretto e personale, ma una disputa ideologica circa l’organizzazione e il progetto di Podemos.

Nelle file della componente che tiene testa a Iglesias si ritiene che la rimozione di Pascual rivela alcuni tic tipici della sinistra tradizionale, gerarchica e verticale . I due collaboratori principali di Iglesias, Rafael Mayoral e Irene Montero, provengono infatti dal PCE. La componente di Errejón vuole evitare che Podemos diventi un “PCE 2.0”, ha detto un deputato.

“TRASVERSALITÀ”

C’è anche un’altra battaglia sotterranea: si trata di sapere se la componente di Iglesias vuole davvero negoziare un governo con il PSOE, come si vorrebbe nell’area di Errejón, o se invece vuole alzare la posta in gioco afficnhé si vada verso nuove elezioni .

La chiave è il concetto di “trasversalità”, difeso da Errejón sin dalla assemblea fondativa di Vistalegre, celebrata solo un anno e mezzo fa. La lettera inviata da Iglesias ai militanti poco prima di comunicare il licenziamento Pascual evita questo termine, richiama allo spirito fondativo del partito e contiene una modifica di uno dei capisaldi della strategia disegnata da Errejón. “Il partito non è solo una macchina per sfidare l’egemonia dell’avversario,” scriveva Iglesias in riferimento alla concezione di Podemos con una “macchina elettorale”.

Per Errejón, invece, Podemos si trova di fronte ad un bivioche decide che cosa vuole essere da grande: un partito egemonico o una minoranza di sinistra. Lo esprime chiaramente Rodrigo Amirola, coordinatore della segreteria politica, il dipartimento diretto da Errejón. “Oggi siamo in grado di dire che la trasversalità ha avuto successo. La trasversalità non è un trucco elettorale, ma una parte del DNA di Podemos “, ha detto Amirola in un articolo pubblicato dall’Istituto di 25-M, la fondazione di Podemos. Che cosa è questa trasversalità? l’integrazione? Un esempio: “Pensiamo che evitare il rischio di diventare una organizzazione classica relegata al margine sinistro della scena politica consiste nel capire che non si può costruire popolo […. ] solo con i più massacrati dalla crisi.”

Il dibattito sul futuro della Podemos è già iniziato, e si capirà dove va a parare il primo fine settimana di aprile.

E’ previsto che Iglesias convocherà il prossimo Consejo Ciudadano, il massimo organo del partito, il 2 o 3 aprile. In quell’organismo si prevede che proporrà un nome per sostituire Sergio Pascual. Iglesias può infatti destituire, ma non nominare. Tale scelta deve essere controfirmata da membri della direzione, di cui fan parte 80 rappresentanti eletti all’assemblea di Vistalegre.

Iglesias, salvo sorprese, avanzerà il nome di una delle sue persone di massima fiducia, forse l’avvocato Rafael Mayoral. In questo dibattito diventeranno chiari gli equilibri del partito. Si giocherà in qualche modo il futuro di Podemos, sia per quanto riguarda il modello organizzativo che il progetto politico della formazione. Errejón, dopo il licenziamento di Pascual non ha abbastanza appoggi per vincere numericamente la battaglia numericamente supporti organici, ma è una delle voci più ascoltate e si può imporre nel dibattito, come ha fatto negli ultimi due anni, nei quali è stato responsabile di campagna per tutte le elezioni alle quali ha partecipato Podemos dopo le europee del 2014.

Irene Montero, a capo della segretaria di Iglesis, ha negato Giovedi che Errejón prenderà decisioni drastiche. “Ieri stesso [Giovedi] stava parlando con Iglesias, come parte normale del lavoro che stiamo sviluppando in un momento in cui siamo in grado di riprendere contatti regolari con il PSOE “. Lo stesso Iglesias ha detto che sta ancora lavorando con lui. Giovedì, la segreteria politica ha inviato un documento, contenente i problemi principali dei negoziati con Pedro Sanchez e la volontà del Parlamento di esercitare il pieno controllo sul governo».

*Fonte: EL PAIS, 18 marzo 2016

** Traduzione a cura della Redazione

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