In una democrazia, il voto è quello di scegliere.
Gli elettori, al primo turno delle elezioni presidenziali, hanno deciso di liquidare i due partiti dell’alternanza, socialista e repubblicano. Ma il 7 maggio, per il secondo turno, si lasceranno ingannare dalle false alternative che sono offerte loro? Nonostante quello che stanno cercando di farci credere, Marine Le Pen non è il polo opposto di Emmanuel Macron, ma il suo necessario complemento in una situazione di stallo simmetrico. Non v’è alcuna reale scelta, i due condurranno il popolo in un vicolo cieco.
Vota per Marine Le Pen significherebbe votare per la xenofobia organizzata, l’odio e la divisione dei francesi. Significherebbe votare per un programma incapace di condurre il nostro Paese fuori dalla crisi, sia che si trattai della disoccupazione e della precarietà, o dei servizi pubblici e della protezione sociale. In questi campi avremmo addirittura un peggioramento.
Vota per Emmanuel Macron sarebbe votare per la finanza, di cui egli è l’agente diretto, e per l’Unione Europea. Votare per Macron aggraverebbe l’incubo per altri cinque anni. Tutto il suo programma si basa sulle antiche ricette neoliberiste che sono le vere cause della crisi attuale.
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Nicolas Dupont-Aignan e Marine Le Pen annunciano il patto |
Il 7 maggio, un cartellino rosso dovrebbe essere la risposta di massa per mettere fuori gioco i due finalisti. La risposta della gente dev’essere un’astensione massiccia Questo atto politico punta, in primo luogo, a delegittimare il risultato delle elezioni presidenziali e indebolire il suo vincitore. Se il totale delle astensioni, delle bianche e delle nulle sarà superiore al 50%, o se supererà il punteggio del vincitore del secondo turno, vorrà dire che è il popolo a detenere la legittimità, che dovrà esprimerla nelle strade, con la mobilitazione sociale. Usa il cartellino rosso per l’astensione massiccia mirante a ripristinare il popolo in quanto corpo politico sovrano.
E’ particolarmente importante delegittimare questi candidati nefasti nessuno dei quali potrà godere di una maggioranza parlamentare chiara ed efficace. Se venissero eletti malamente, con una scarsa partecipazione, la loro capacità di fare danni, enorme per entrambi, sarebbe evidentemente ridotta. Questa è l’unica scelta elettorale responsabile di fronte ai pericoli per il popolo rappresentati da questi due personaggi.
Facciamo appello a tutti i cittadini affinché non si facciano ingannare dalla farsa di questo secondo turno, tutti i cittadini che non ne vogliono più sapere del neoliberismo, tutti coloro che hanno votato al primo turno per uno dei quattro candidati euro-critici (Asselineau, Cheminade, Dupont-Aignan, Mélenchon), i sindacalisti: il 7 maggio mobilitatevi per infliggere alla signora Le Pen ed al sig Macron, i rappresentanti del sistema, un enorme cartellino rosso per l’astensione!
Cartellino rosso per Macron e Le Pen! Astensione citoyenne!
e chi doveva intruppare? Melenchon?dai perfavore.anche Macron dice per raccattare 2 voti che se l'europa non cambia lui frigna.dai…stanno dicendo tutto e il contrario di tutto per farsi votare.non potete scattare sull'allarme quando fa dichiarazioni morbide e sorvolare su quando fa notare quanti punti del proprio programma elettorale siano presenti anche in quello di Melenchon.ovviamente si tira su tutto quello che si può tirar su.dall'altra parte c'ha il fronte degli europeisti al completo…cosa deve fare quella con la puzza sotto il naso?lei vuole governare mica andare al circolo a giocar a carte.è una guerra qui se non si è capito si combatte la battaglia della Marna.
Io continuo a sostenere che sia inesatto ritenere uguali i due candidati. Dal punto di vista della compattezza UE , comunque la Lepen, qualcosa nella lettura immediata inclina. La risposta ricompositiva di classe e di un fronte assai più ampio, capace di drenare il capitale finanziario e l'imperialismo USA e UE, è ben distante da un tatticismo elettorale, che dovrebbe essere spregiudicato in questo caso .