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FRANCIA: 22 MARZO 2018, GIORNATA DI FUOCO

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[ 17 marzo 2018 ]

«I conflitti oggi sono numerosi e diversificati: guardie penitenziarie, personale del EHPAD [le strutture pubbliche per ospitare pensionati, anziani e malati, NR] e ospedaliero, mini-jacquerie contadine, multiple lotte per posti di lavoro e salariali in molte aziende, tensioni nelle scuole superiori e nelle università, nella polizia,  negli enti locali … maturano le condizioni per un vasto movimento sociale unitario. (…) 
È necessario un vasto movimento sociale, che vada dagli agricoltori agli studenti delle scuole superiori, passando per i dipendenti pubblici e privati, i disoccupati, gli utenti dei servizi pubblici, i pensionati».
Così inizia il comunicato diffuso dai nostri compagni del PARDEM.

Da parte sua Melenchon ha diffuso un appello a partecipare in massa agli scioperi e alle mobilitazioni del prossimo 22 marzo.

«Chiamo quindi tutti coloro che si riconoscono nel programma dei francesi insubordinati [insoumise, NdR] per unire i loro sforzi a fianco degli impiegati in lotta. Chiedo loro di unirsi il più possibile a dimostrazioni e azioni di ogni tipo che rafforzeranno questa battaglia: scioperi, cortei, azioni di sensibilizzazione, ecc. In primo luogo, gli insubordinati si preoccuperanno di mobilitare l’opinione pubblica, quelli che non lavorano direttamente nei settori interessati ma che ci tengono alla qualità del servizio pubblico».

Ma che succede il 22 marzo? 

Succede che dopo diversi giorni di scioperi e proteste in vari settori sociali —anzitutto contro la privatizzazione di trasporti pubblici, contro i tagli allo stato sociale, ecc.— ci sarà lo sciopero generale dei dipendenti pubblici. La mobilitazione è stata proclamata congiuntamente, fatto inedito, da tutti e sette i principali sindacati del pubblico impiego.

Il clima, in vista del 22, inizia già a surriscaldarsi e Macron, il finanziare che tutto vuole privatizzare, e che con la Merkel si “preoccupa per l’esito delle elezioni italiane e sogna di rafforzare l’ordoliberismo europeo”, non nasconde la sua preoccupazione.



9 pensieri su “FRANCIA: 22 MARZO 2018, GIORNATA DI FUOCO”

  1. dexxo dex dice:

    Speriamo che non sia soltanto preoccupazione ma anche l'inizio del declino del sistema neoliberista in Francia che con Macron è ancora vivo e vegeto.

  2. Anonimo dice:

    Ma non avevano sconfitto il "fascismo"eleggendo a furor di popolo il "democratico"e"antifascista"pupillo di Attali?

  3. Anonimo dice:

    Anonimo delle 9,10, ti prego non cadere nel qualunquismo. Al secondo turno in Francia c'è stata una astensione altissima. E per una volta la sinistra era guidata da persone che non sono caduti nel becerume del frontismo antifascista, dando indicazioni di NON VOTO. Poi se te rosichi perché dovevano votare la Le Pen, sei l'ennesimo troll leghista di questo sito, pazienza.Se invece sei in buona fede vorrei ricordarti che la notte delle elezioni studenti e anarchici hanno addirittura occupato le scuole e appena dati i risultati hanno iniziato a fare gli scontri contro Macron, gli stessi che avrebbero fatto contro la Le Pen.Insomma la sinistra francese è tutt'altro che complice di Macron – DAVVERO TUTTA, ANCHE CON LE ENORMI DIFFERENZE: DAI SOVRANISTI AGLI AUTONOMI – e Macron è stato votato da meno di un francese su 4. Se gli altri 4 fanno blocco con la sinistra populista, tanto più oggi che il FN è in crisi nera, quello che per noi in Italia è solo un sogno da quelle parti diventerà presto REALTA': una rottura da sinistra della pace di saccheggio liberista in Europa. La rivoluzione democratica? Un nuovo 1989? Staremo a vedere.Magari da noi ci fosse quel clima…Intanto FORZA 22 MARZO

  4. Anonimo dice:

    Philippot, persona intelligente, si unisce alla protestaPoi se Dio li illuminerà (vaste programme) anche i sinistri capiranno che adesso ci si può e ci si deve alleare con le destre antisistema

  5. Anonimo dice:

    @anonimo delle 18:31:22 milioni di voti (ventidue)non si ottengono se una gran parte del cosiddetto"fronte repubblicano" fra cui molti "insoumise"non avessero optato per l'"antifascista"allievo dello studioso di eugenetica,in quanto all'Italia gli italiani hanno dimostrato di essere più saggi e giustamente più incazzati degli abitanti della grandeur d'oltralpe e se vi sarà un barlume di speranza per l'auspicata rottura della gabbia eurocratica questa non verrà certo da loro.Ps.troll leghista rivolgilo a qualcun'altro.

  6. Anonimo dice:

    Quindi non è giusto scioperare contro Macron? Spiegati. Perché il tuo commento va in quella direzioneps22 milioni di voti sono meno di quelli che prendeva la destra gollista in tutti i ballottaggi della storia francese. quindi non sono voti della sinistra (eccetto il ridicolo 6% dei "socialisti")

  7. Il Professore dice:

    L'ignoranza degli italioti cresce ogni giorno di piu'-Non è un grande popolo quello che sciopera, si scontra con la polizia, occupa le fabbriche, le autostrade, le ferrovie, occupa i seggi… ma quello che esprime la sua rivolta con una croce sulla scheda.ùHa ragione l'anonimo, sei proprio un troll leghista o grillinoMeno elezioni + insurrezioni. Babbeo

  8. Anonimo dice:

    @anonimo delle 14:34:vai anche tu a protestare e innalzare barricate in Francia, prode barricadero sinistrato,vai rivendicare i diritti sociali perduti e soppressi dall'oligarchia,vai al cospetto di un governo che non ha la benché minima intenzione neppure di ascoltarti,vai a scontrarti con i "democratici e antifascisti"manganelli del "democratico e progressista"governo del pupillo di Attali,vedrai che risultati se non hai di fronte un governo disposto ad aprire trattative o comunque disposto al confronto che è, e resta l'obbiettivo minimo di un fronte di lotta,povero babbeo sinistrato.@anonimo delle 11:59:certo che è giusto è sacrosanto lottare contro Macron e l'oligarchia eurista ma è stato esiziale per i ceti popolari averlo eletto per conto terzi.Imperdonabile.

  9. Anonimo dice:

    E…. PER RESTARE IN ARGOMENTO SI VEDA "IL SEMPLICCISSIMUS":"CORTEO ANTIMACRON DOPO AVERLO VOTATO".I DATI NON MENTONO.ALTRO CHE INSOUMISE!

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