IL POPOLO DELLA RESISTENZA MERITAVA UNITÀ di Francesco Centineo*
Bastava capire che in virtů della campagna elettorale servono un sacco di soldi, per concepire, comprendere, accettare l’idea, l’esigenza dello stare insieme!
A parte il fatto che su green pass, nato, euro ed altre questioni fondamentali non vedo posizioni divergenti, né tanto meno sul ripristino della costituzione e dei suoi principi cardine tra cui la piena riconquista della Sovranità.
Si parla spesso e giustamente della necessità di sviluppare idee e proposte ma se ci si comincia a dividere quando si è d’accordo sulle tematiche alle quali opporsi, figuriamoci che succederebbe a fare delle proposte. Farebbero a gara per intestarsene la paternità esattamente come adesso fanno a gara per la nomea di unico partito di opposizione.
Lo squallido teatrino del battibecco perenne e della gara a chi è più bravo, più puro, più ecumenico ci ha sinceramente frantumato le scatole. La dispersione oggettiva della militanza antisistema e la frammentazione del dissenso, nonché le antipatie, si sono riflesse nei militanti stessi dei diversi schieramenti tramite l’esempio dei loro leader, creando conseguentemente acredine ed intolleranza anche all’interno di un insieme di persone aventi le stesse idee e le stesse battaglie da condurre.
La frattura è tale da avere fatto disilludere migliaia e migliaia di possibili elettori. Tanti che probabilmente avrebbero votato la galassia dei partiti che si oppongono a questo sistema infame, se solo ci fosse stato un solo simbolo a rappresentare tutti, non voteranno. Altri disperati dall’atteggiamento di tali leader voteranno Meloni, sperando che almeno il PD si eclissi finalmente per qualche anno dal governo.
Non prendiamocela con le persone che non ci voteranno, e quando la Meloni stravincerà, e questo succederà, facciamo un bel mea culpa e tanta autocritica per non essere stati in grado di canalizzare tutta l’energia del mondo della protesta in un unico contenitore.
* Militante di Pro Italia-Torino
Come ho già detto in un’altra occasione l’errore più grande è stato quello di far “infiltrare” nel Movimento di protesta personaggi ambigui, che inizialmente si erano mantenuti su posizioni a loro volta ambigue e che sono abituati a tutelare i propri interessi e le loro ambizioni, a discapito della “CAUSA COMUNE”. Quando questi personaggi hanno preso il sopravvento, il risultato non poteva che essere la frammentazione del Movimento.
A mio parere Gli UNICI candidati alle attuali elezioni che siano “potabili”, sono Teodori ,la Cunial e gli altri rappresentanti del partito VITA: loro hanno SIN DAL PRIMO MOMENTO preso parte alle proteste… a differenza di tanti altri opportunisti.
Francesco F.
Manduria (Ta)