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LETTERA APERTA A FRANCESCO TOSCANO di Moreno Pasquinelli

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Caro Francesco,

da tempo vai comminando scomuniche e anatemi urbi et orbi, in particolare contro il Fronte del Dissenso. E’ un’arma sporca a cui ricorri spesso, come quando appioppi a destra e a manca  l’epiteto infamante di gatekeeper  — non risparmiasti nemmeno il tuo attuale compagno di strada Marco Rizzo. Passino le critiche politiche, anche dure. Inaccettabili sono le ingiurie, l’uso della menzogna o peggio della calunnia. Se certi metodi possono essere giustificati contro i nemici, non è tollerabile che li si usi con coloro che stanno dalla stessa parte della barricata. E’ inammissibile che qualifichi come nemici tutti quelli che ti danno torto o contestano i tuoi metodi politici.

Repetita juvant 1. E’ falso che noi abbiamo fatto campagna astensionista in vista delle elezioni del 25 settembre. Noi deplorammo sì la divisione in più liste onde evitare il previsto patatrac (ahinoi tu eri convinto di ottenere, testuale, ”un risultato a doppia cifra”); ma non sostenemmo affatto l’astensionismo, condannammo anzi gli “antipolitici” che mettevano nello stesso sacco partiti di sistema e partiti anti-sistema. Il risultato rovinoso della divisione (tra cui la scissione nel tuo movimento), è sotto gli occhi di tutti. Visto il patatrac sperammo avvenisse un’autocritica tu invece scegliesti la via opposta, quella di un’arrogante arroccamento.

Repetita juvant 2. E’ falso che stiamo boicottando la raccolta di firme per il referendum contro l’invio di armi all’Ucraina. Abbiamo invece sostenuto sin da subito l’impresa, sperando che questa volta avrebbero prevalso principio di realtà e senso di responsabilità. Demmo infatti la nostra disponibilità a sostenervi nonostante già fosse avvenuta la grottesca divisione in due comitati concorrenti. Ne fa fede l’iniziativa che organizzammo a Roma il 18 marzo invitando l’amico Enzo Pennetta il quale, non senza imbarazzo si tirò indietro senza dirci la ragione — e la ragione era il tuo veto: nessuna unità d’azione col Fronte del Dissenso. Malgrado ciò, e malgrado in alcune regioni vi siete addirittura rifiutati di consegnarci i moduli, noi le firme le stiamo raccogliendo. In merito ad altre malefatte nella conduzione della campagna referendaria stendiamo un velo pietoso.

Dovevamo difenderci da invettive e contumelie fondate su bugie trasmesse via VisioneTv. Non abbiamo risposto con insulti, solo sommessamente chiesto a VisioneTv una rettifica. Per tutta risposta, tolta la museruola al tuo cane da guardia, questo ha compiuto un linciaggio raccapricciante per violenza e volgarità.

A nome dei militanti del Fronte del Dissenso, sicuro di interpretare il comune sentire della stragrande maggioranza degli attivisti, ti chiedo di fermare l’aggressione settaria, di porre fine alla campagna di denigrazione. Tu hai alimentato la guerra fratricida, tu solo puoi compiere un gesto di saggezza e porgli fine.

Occorre un armistizio, un cessate il fuoco. Questo è quello che chiede l’umanità ribelle che diciamo di rappresentare — ci chiede di più per la verità, ci chiede di fare fronte comune in vista delle battaglie che saremo obbligati a condurre.

Dovremmo incontrarci, guardarci negli occhi, giocare a carte scoperte.

Noi siamo pronti.

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