IL PROFETA DEL NULLA. Beppe Grillo ad Anno Zero
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[ 26 settembre 2010 ]
Può darsi che il movimento “Cinque Stelle” sia destinato a crescere, a strappare nuovi consensi. Molte delle cose che esso propone sono giuste e ragionevoli. Anche troppo “ragionevoli”. Tuttavia pensiamo che anche il cosiddetto “grillismo” sia una meteora, destinata a scomparire dalla scena con la stessa velocità con la quale è salita alla ribalta. Manca infatti, nel discorso politico del “Cinque Stelle” ogni ragionamento sulla “QUESTIONE SOCIALE”. Mentre un intero sistema economico e politico è sull’orlo della bancarotta, mentre milioni di persone sono gettate sul lastrico e vengono private dello stesso diritto ad una vita dignitosa, i “grillini” di che si occupano? Di piste ciclabili….
Grillo afferma che il “Cinque Stelle” non è né di destra né di sinistra, che vola alto, che sta al di sopra. Una frase che avevamo già ascoltato da un pagliaccio come Sgarbi, e che evoca «L’Uomo Qualunque» di Giannini dei tempi che furono.
Il mix di massimalismo ambientalista e di minimalismo sociale ha il fiato corto. La crisi, diceva Marx, farà entrare la necessità di una rivoluzione anche nelle teste di legno. Questo per sottolineare la nostra convinzione che entriamo in un periodo di grandi e violente turbolenze sociali, il quale obbligherà i cittadini a giudicare e a scegliere opzioni di respiro strategico. Non ci sono infinite risposte alla crisi, ma due soltanto: quella di un capitalismo che si blinderà in modo autoritario e avrà bisogno di affamare la maggioranza del popolo per far funzionare la sua macchina nella cosiddetta competizione globale, o quella della fuoriuscita dal capitalismo, la fondazione di un nuovo socialismo, sulla cui base soltanto la democrazia potrà evitare di soccombere.
Condivido molto la prima parte del ragionamento. Tuttavia insisto sul successo nel breve termine di Grillo, che è dovuto – anche – alla crisi del centrosinistra: http://gianlucagiansante.com/2010/09/25/perche-beppe-grillo-piace-soprattutto-a-sinistra/
e non dimentichiamo che il grillo parlante ha proposto come presidente del consiglio montezemolo; più che grillo è una cicala che ben presto esploderà disintegrandosi.