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TERRORISMO IDEOLOGICO (1)

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Lo spauracchio del “populismo”

Il P.U.P.C. (Partito Unico Politicamente Corretto), quello, per capirci, che tiene sotto il suo ferreo tallone tutto o quasi il sistema mediatico, quindi l’opinione pubblica, ha bisogno, di volta in volta, di esibire il nemico principale del momento. Una volta il fascismo, l’altra i comunisti, l’altra ancora l’islam, infine l’anarchismo. Ora è la volta del “populismo”,
categoria politica aleatoria quanto ambigua, buona per tutte le stagioni, concetto di cui ognuno può fare l’uso che vuole. Sta di fatto che adesso tutti coloro che contestano l’euro sono bollati con l’etichetta di “populista”, additati come lebbrosi, trinariciuti, retrogradi. Mostrati nel senso letterale del termine come mostri.

Da ieri la guerra di annientamento anti-populista, prima svoltasi sottotraccia, è stata dichiarata in pompa magna. Ci riferiamo alle dichiarazioni fatte ieri da Monti e dal Presidente del cosiddetto Consiglio europeo Herman Van Rompuy (vedi foto) in occasione della loro conferenza stampa a Cernobbio.

Essi hanno “lanciato l’allarme sul crescente antagonismo verso l’euro”, ovvero l’anatema contro “le forze populiste che conducono alla disintegrazione l’Unione europea”. I due lestofanti non scherzano, hanno detto che ci convocheranno sopra un vertice europeo verso gennaio, e vogliono celebrarlo, guarda caso, proprio in Italia, a Roma, quando saremo in piena campagna elettorale. Li aspettiamo al varco, nel senso che speriamo che tutti coloro che contestano Monti e i suoi sponsor, si daranno occasione per promuovere un Contro-vertice.

Sarebbe infatti un errore gravissimo prendere sottogamba questa campagna, che col passare del tempo diventerà asfissiante. E’ un’offensiva per delegittimare chiunque proponga di tornare alla sovranità politica, democratica e monetaria e voglia farla finita con la dittatura delle oligarchie liberiste.

I quotidiani e i Tg di oggi si sono subito adeguati alla direttiva di agitare lo spaventapasseri. Vari giornali hanno addirittura esibito cartine geografiche con le percentuali dei partiti anti-euristi, paese per paese. Ne viene fuori, attenti adesso, che si tratta dappertutto di razzisti e rottami reazionari. Il Tg di La7 è stato il più infido, mostrando il vergognoso attacco dei nazisti greci di Alba Dorata contro bancarelle di immigrati, e ciò proprio nel servizio sul “populismo”.

Ergo: populismo eguale a nazi-fascismo. Lo scopo della bubbola è evidente, terrorizzare i cittadini, prevenire la loro presa di coscienza, obbligarli a credere nella divinità pagana l’€, facendo intendere che ogni apostasia sarà perseguita con durezza.

Prepariamoci a condurre, e a vincere, questa battaglia, senza patemi. I nostri avversari sono oggi infinitamente più potenti, ma dalla nostra parte avremo i fatti che, come si sa, hanno la testa dura.

4 pensieri su “TERRORISMO IDEOLOGICO (1)”

  1. Anonimo dice:

    Interessante interpretazione che condivido. Prevedo un 2013 un tantino complesso.

  2. Anonimo dice:

    La repubblichetta delle banane non è da meno de La7, paventando, in aggiunta, lo spettro dell'autarchia mussoliniana

  3. Anonimo dice:

    Anonimo Geremia dice:Populismo é vocabolo che l'ignoranza media istintiamente considera spregiatvo a causa di quella terminazione in "ismo". Non tien conto, l'ignoranza media, che oggi come non mai é in gioco la Libertà della persona umana. Il Popolo é formato da un insieme di persone umane e il rischio reale é un altro termine in "ismo": schiavismo, per l'avvento definitivo del quale ci sono tutte le premesse sopprimendo anzitutto l'indipendenza degli Stati, la loro sovranità; la loro possibilità di decidere la propria sorte. Purtroppo l'ignoranza media non si rende conto che annientando il concetto di stato nazionale libero e indipendente anche il concetto di "popolo" svanisce.

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