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NOI E IL MOVIMENTO 5 STELLE

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Intervista a Moreno Pasquinelli

di Eco della rete

Qual è la natura di questo movimento? C’è un disegno occulto di Casaleggio e Grillo? Saprà M5S far fronte alle sfide future senza implodere? Può M5S passare dall’attuale direzione carismatica e movimentistica ad una forma centralizzata e democratica? E’ possibile un fronte unito della sinistra anticapitalista con M5S? 

Fiorenzo Fraioli, di Eco della Rete, intervista Moreno Pasquinelli, della segreteria nazionale del Mpl.

13 pensieri su “NOI E IL MOVIMENTO 5 STELLE”

  1. keoma08 dice:

    Bah … a parte il fatto che qui, mentre si discute di tatticucce parlamentari, i poteri che contano fanno i fatti ( vedi Cipro) … mi sembra francamente sempre di più, sentendo le varie dichiarazioni, che i senatori grillini si erano messi d'accordo … in 10-15, realisticamente i siciliani, votano Grasso e gli altri no …. soltanto dopo l'"intemerata" di Grillo la questione è diventato un problema …. e comunque, in questo comportamento, non c'entra nulla il generico antiberlusconismo ( dal quale i grillini mi sembrano abbastanza immuni) quanto piuttosto un certo "legalitarismo integralista" … per cui tra lo Schifani paramafioso ed il Grasso ex procuratore antimafia, non si poteva non scegliere in qualche modo …. ed è questo "legalitarismo integralista", al di là del caso specifico, il vero tallone d'Achille dei 5 Stelle … tutti, Grillo e Casaleggio compresi … è una bella pretesa fare la "rivoluzione" facendo i "legalitari integralisti" …. ripeto che comunque una eventuale fiducia ad un governo è completamente un'altra storia, decisamente improbabile …

  2. U.S. dice:

    Il commento precedente confessa una verità evidente: stavano d'accordo! I siciliani, in chiave anti-mafia, votano Grasso, gli altri si astengono. Se così fosse sarebbe segno del peggiore politicismo, già alla prima votazione!Pasquinelli dice correttamente che sono stato OGGETTIVAMENTE un blocco col PD, che altrimenti avrebbe subito una sconfitta ancora più dura. E' evidente che con Schifani al senato nessuno avrebbe più realizzato un governo, quindi crisi seria.Pasquinelli afferma che nonostante ciò per stare vicino a chi sostiene la volontà di rivolta espressa nell'm5s.Mi sembra però che state aggiustando la vostra analisi iniziale: i grillini in parlamento saranno causa di instabilità politica, questa porterà alla Sollevazione. Ora dovete riconoscere di aver sbagliato.

  3. keoma08 dice:

    Non ho mai sposato i grillini, anche se ammetto di averli strumentalmente votati e solo al Senato, alla Camera avevo preferito Rivoluzione Civile …E quello che non mi ha mai convinto dei grillini non sono le panzane scalfariane su presunti appoggi Usa e/o di Goldmann Sach ( da che pulpito poi …notoriamente nel giro di De Benedetti sono tutti antiamerikani … ) ma proprio il loro atteggiamento integralisticamente "legalitario" …Una volta detto questo, mi sembra che comunque l'ingovernabilità rimane totale … e quindi non vedo motivo perchè i compagni di Sollevazione dovrebbero ammettere di avere sbagliato … cosa, poi ?O mi volete venire a raccontare che, con l'elezione di Grasso al Senato, l'Itaia è oggi stabile o governabile ?Senza offesa, ma mi sembra che la situazione, proprio grazie al risultato elettorale dei grillini, sia così tanto contraddittoria e poco leggibile con lenti tradizionali … per cui ognuno aspetta ( ed enfatizza) qualunque tipo di "segnale", anche solo momentaneo ed improbabile, per cercare di dare corpo ai propri predeterminati convincimenti …Mentre invece, nel bene ed anche nel male, niente sarà più come prima … e per fortuna …O avete nostalgia per il falso bipolarismo Pd – PdL ?

  4. Redazione SollevAzione dice:

    A chiarimento.E' doveroso non confondere la spinta dal basso che ha premiato elettoralmente M5S, e la sua mediocre rappresentanza politica giunta in Parlamento.Noi abbiamo sostenuto convinti la prima per dare la spallata (che c'è stata) al regime bipolare; ma questo non implica che sosteniamo la seconda.. Al contrario! Proprio chi ha sostenuto M5S ha titolo pieno a contestare gli scivoloni demenziali e/o gli inciuci degli eletti.Non si deve, aggiungiamo, nemmeno confondere l'ala legalista di M5S con quella più radicale, che è infatti insorta contro la prima.

  5. U.S. dice:

    Questo però è un aggiustamento in corsa, per non ammettere l'errore. All'inizio voi non affermavate che c'era una differenza fra spinta dal basso e rappresentanza. Voi proclamavate apoditticamente che con meccanicismo bordighista la vittoria 5 stelle avrebbe portato instabilità, quindi alla Sollevazione.Ora se i grillini votano Grasso e magari domani Bersani, quale instabilità?

  6. keoma08 dice:

    Ma figurati … Bersani realisticamente non avrà nemmeno l'incarico esplorativo da Napolitano …. che punta dritto al "governissimo", diretto da Grasso o da Amato o da Marini, con tanto di salvacondotto giudiziario al Berluska …. o comunque ad una specie di Monti bis, magari senza Monti protagonista, ma non è detto nemmeno questo … E mentre qui si fanno le pulci a gente che è parlamentare solo da 2 o 3 giorni …. i vecchi volponi, per quanto un pò ammaccati, ci stanno preparando la nostra Cipro ….

  7. keoma08 dice:

    E forse tutto questo sta bene pure a Grillo … che così potrà atteggiarsi ad unica opposizione …In ogni caso una ammucchiata simile con dentro anche la Lega ( si e no se rimarrà fuori Sel ) non sarà certo un mostro di stabilità … dovrà andare avanti a decreti-legge e fiducie per cercare di evitare contrasti insanabili al suo interno …. e avrà comunque una opposizione di principio del 25% ….Quindi il discorso continua a filare …

  8. CorrettoreDiBozzi dice:

    [1 di 2] Perché Pasquinelli, che pure apprezzo, si rifiuta di ascoltare se non Bagnai almeno Stefano D’Andrea? Si legga "Repressione finanziaria, potere monetario e cancellazione del debito": «le proposte di cancellazione del debito finiscono per costituire un caso macroscopico di introiezione da parte dei dominati dell’ideologia dominante».In regime di repressione finanziaria gli interessi reali sui titoli di Stato sono negativi. Si legga "The Liquidation of Government Debt" di Reinhart, Sbrancia (una introduzione accessibile e in italiano al concetto di repressione finanziaria la trovate oltre che nel succitato articolo di D’Andrea anche in Il romanzo di centro e di periferia, sul blog di Bagnai). Insieme alla svalutazione della Nuova Lira, permetterebbe di ridurre con gradualità il debito pubblico, liberando le risorse che adesso vengono impiegate per pagare gli interessi sul debito.Inoltre per la stessa Commissione Europea, nel Fiscal Sustainability Report 2012, la finanza pubblica dell'Italia è su una traiettoria di sostenibilità, sia a breve che a lungo termine. Ovviamente si lodano, non potrebbe essere altrimenti, le politiche di austerità. Ma non bisogna lasciarsi ingannare: nel caso della sostenibilità a breve termine (indicatore S0) non è possibile che in un anno scarso si siano rese sostenibili delle finanze che ci avevano raccontato essere in pessimo stato (ne seguì, secondo la favoletta, la preoccupazione dei mercati e il relativo innalzamento dello spread, con conseguente rimozione di un governo democraticamente eletto — per quanto lo si possa giudicare pessimo, questa è la realtà dei fatti — non a caso è stato chiamato golpe bianco da Paolo Becchi, che ora milita nel M5S). Nel caso della sostenibilità a lungo temine (S2) non è certo continuando con le politiche di austerità e facendo colare a picco il PIL che le si risana (anzi abbiamo visto che il rapporto debito/PIL è peggiorato).

  9. CorrettoreDiBozzi dice:

    [2 di 2] Altra cosa che mi ha lasciato perplesso: è chiaro che quando Bagnai definisce di destra chi avanza l'idea che il problema sia il debito pubblico non si riferisce ai fascisti ma ovviamente alla destra liberista. Quella rappresentata in Italia, per esempio, dall'Istituto Bruno Leoni, sulla cui prima pagina compare quella schifezza di contatore del debito pubblico italiano, che per tanto tempo è comparso anche qui sul vostro sito (noto con piacere che lo avete tolto).Per questi il nemico ideologico da abbattere è lo Stato, a favore di un mercato svincolato da ogni limite. La retorica del debito pubblico insostenibile, del abbiamo vissuto al di sopra dei nostri mezzi, dello Stato ladro alla Giannino e tutto l'armamentario che immagino conosciate bene, ha lo scopo di canalizzare un consenso atto a ridurre ai minimi termini lo Stato. Sappiamo qual è il vero scopo: non liberare i cittadini dalle ingerenze di uno Stato troppo invadente, ma proteggere gli interessi dei soliti soggetti forti, resi ancora più forti da un tale assetto istituzionale.In sintesi: sostenere che il debito pubblico è un problema fa il gioco di queste forze reazionarie.Una parte del M5S, quella più politicamente ingenua, è condizionata da questa ideologia propalata a profusione anche dal vertice, che ha lanciato messaggi contraddittori sino all'ultimo giorno di campagna elettorale. Non vedo quindi come ci si possa aspettare che il vertice del M5S smetta con questa ambiguità che fino ad ora li ha premiati elettoralmente (anche se credo che stiano facendo i conti senza l'oste).Ovviamente auguro a tutti noi di sbagliarmi, perché purtroppo il M5S è percepito come ultima spiaggia nell'elettorato e una ulteriore delusione è foriera di rivolta violenta che sarà repressa con una svolta autoritaria (a differenza di voi sono molto pessimista riguardo gli esiti di una insurrezione).

  10. Redazione SollevAzione dice:

    Caro "CorrettoreDiBozzi"andiamo alla sostanza. Non incartiamoci con i concetti.Come Mpl diciamo che il default sul debito pubblico con l'estero è non solo auspicabile ma inevitabile. Perché ciurlare nel manico? il testo di Reinhart e Rogoff "Questa volta è diverso" ha esemplarmente dimostrato che il capitalismo è storia di default (e sia chiaro che default di uno Stato non è affatto bancarotta). Insistere nel dire che il debito lo pagheremo ("tanto saranno lire svalutate") è, francamente, molto molto… levantino.Non si capisce per quale stramba ragione un governo popolare dovrebbe continuare a spennare il popolo per onorare il debito posseduto dalla speculazione finanziaria internazionale. Perché cazzo? Per non far imbestialire i"mercati finanziari"? Qui c'è il succo forse: né Bagnai né D'Andrea vogliono fuoriuscire dal capitalismo casinò.Ma facciamo due conti.Il debito pubblico italiano su estero è di circa la metà dei 2mila Mld di euro, quindi Mille miliardiSe calcoliamo in nuove lire e facendo l'ipotesi che il cambio sarà 1€=1 nuova lira, e se supponiamo una svalutazione del 20%, un governo popolare dovrebbe ripagare 800 Mld. Se poi supponiamo che in una prima fase la crisi sarà ancora più acuta questi 800Mld di nuove lire, se non la metà del Pil ne costituiranno una gran parte.Quindi secondo Bagnai e D'Andrea un governo popolare dovrebbe svenare il popolo lavoratore e accettare che ingenti risorse vengano portate all'estero (una fuga di capitali autoinflitta e legalizzata) invece che utilizzate per ricostruire il paese distrutto che avremo ereditato.Questa posizione non è solo strampalata, è immorale, e farebbe del governo popolare un'altra versione di governo antipopolare asservito ai dettami delle cosche della mafia imperialistica globale.Ma non scherziamo!

  11. CorrettoreDiBozzi dice:

    1.000 Mld su estero? Non mi risulta. Secondo Banca d'Italia, al Maggio 2012 circa il 34% (666 Mld) del debito pubblico è in mano a non residenti (p. 10 del Supplementi al Bollettino Statistico – Finanza pubblica, fabbisogno e debito – Nuova Serie, Anno XXII – 13 Settembre 2012, n° 47). Di questo la gran parte è sotto giurisdizione italiana, cioè può essere convertito a nuova valuta a discrezione dello Stato (lex monetae, cfr. sez. Cambio di moneta).Secondo il blog Economy 2050 invece il debito pubblico si è assestato a 2.014 Mld nell'Ottobre 2012 di cui 434 Mld in mano a non residenti.Ma veniamo al punto: la speculazione finanziaria internazionale. Dietro questa dicitura c'è una realtà complessa: fra gli investitori esteri ci saranno anche i fondi pensione e tanti piccoli risparmiatori. Secondo me non è equo rifilare un grosso pacco a loro.Dalle espressioni spennare il popolo e svenare il popolo lavoratore intuisco che non vi interessa approfondire il regime di repressione finanziaria ed i suoi risvolti pratici: prestare ad interesse negativo vuol dire che lo Stato guadagna una piccola percentuale sull'investimento in cambio del servizio di trasferimento certo nel futuro, al riparo dall'inflazione, della cifra investita; chi vuole speculare si può rivolgere ad investimenti dove questa garanzia non c'è. Quindi i titoli di Stato sarebbero una fonte sicura da cui attingere per diminuire il debito pregresso, come successo in passato (si veda lo studio di Reinhart, Sbrancia sopra citato).Capisco che questa soluzione farebbe mancare la ragion d'essere dei no debito, ma francamente a me interessa di più la sorte degli italiani. Quest'idea di non ripagare un debito, che è al momento sostenibile e che può essere gradualmente estinto con le modalità sopra esposte, non mi convince e mi ripropongo di approfondire la questione in modo da essere esplicito riguardo le mie perplessità (che magari potrebbero svanire).Ma questo richiederà tempo. Nel frattempo vi auguro buon lavoro.

  12. CorrettoreDiBozzi dice:

    Pardon, è saltata una parola e ciò può ingenerare confusione: dove leggete prestare ad interesse negativo vuol dire… sostituite prestare ad interesse reale negativo vuol dire…, cioè interesse depurato dell'inflazione (l'interesse nominale sarà positivo).

  13. Ecodellarete.net dice:

    Un post di commento alla risposta di "Redazione SollevAzione" alle osservazioni di CorrettoreDiBozzi: La solita storia? Massimalisti Vs Riformisti?.

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