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VIAREGGIO NON SI VENDE di Edoardo Biancalana

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[ 5 giugno ]

Sabato 4 giugno si è tenuto il presidio, indetto da varie realtà della sinistra viareggina, contro la politica privatizzatrice dell’amministrazione Del Ghingaro. Tra i promotori PROGRAMMA 101 della Versilia. In particolare è stata denunciata la volontà di svendere il patrimonio pubblico: dal porto, al Centro congressi, fino agli impianti sportivi.
Benché questi temi siano molto sentiti dalla città, la partecipazione alla manifestazione non è stata certo esaltante. Non troppo convincente neppure il taglio dato dagli organizzatori: molte denunce, molte richieste, ma tutto rigorosamente sul piano locale. Certo, il sindaco Del Ghingaro è il peggio che poteva capitare ai viareggini, ma come si può tacere che le politiche comunali dipendono in larghissima parte dai vincoli di bilancio imposti dall’austerità targata Europa?
Di questo – a differenza di buona parte degli altri interventi – avrebbe parlato, a nome di P101, Edoardo Biancalana. Siccome, a causa di un’organizzazione alquanto improvvisata, il suo intervento non è stato possibile, ne pubblichiamo di seguito il contenuto.
* * *
Buonasera e grazie per la vostra presenza oggi in questa piazza.
Mi chiamo Edoardo Biancalana e faccio parte di una piccolo movimento politico: il Movimento di liberazione popolare – Programma 101″. Sebbene il tema della giornata riguardi una questione locale pensiamo che la cosa si possa risolvere solamente se riusciremo tutti assieme a scardinare l’attuale sistema a livello nazionale e a livello Europeo.
Noi siamo un piccolo movimento che da anni combatte la battaglia per il ripristino immediato della Costituzione Italiana del 1948 e per l’uscita dell’Italia dall’ Euro e dalla Unione Europea secondo un punto di vista di sinistra. Una Unione Europea oramai diventata un mostro che propina continuamente teorie economiche neoliberiste che niente hanno a che vedere con l’economia vera, quella funzionale e al servizio dei cittadini. Quelli dell’UE sono sempre più spesso atti di criminalità allo stato puro, che hanno come unico scopo quello di colpire e depredare le classi più disagiate della popolazione e anche il cosiddetto ceto medio; atti che finiscono per avvantaggiare solamente i grandi gruppi finanziari, le multinazionali e le banche.
Credo di non inventarmi niente e che la cosa oramai  sia evidente a tutti voi presenti in questa piazza. Basta vedere che cosa sta accadendo ai  lavoratori, ai pensionati ai risparmiatori, agli esodati, ai disoccupati, agli sfrattati, ai senza casa alla piccola e media impresa e ai migranti.
Noi come movimento abbiamo aderito da subito all’iniziativa VIAREGGIO NON SI VENDE in quanto riteniamo che il patrimonio, i servizi e i beni comuni devono restare di proprietà interamente pubblica, ma affinché ciò accada, considerando la situazione di dissesto finanziario in cui versa il Comune di Viareggio e altri migliaia di comuni da nord a sud del nostro Paese, bisogna che lo stato si riprenda quel bene comune che è la MONETA.
La moneta è fondamentale per ridare ossigeno all’economia e per il normale funzionamento di tutti i servizi dello Stato e per garantire i diritti sociali essenziali previsti appunto da quella Costituzione Italiana del 48, che un manipolo di golpisti con a capo l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si sta apprestando a stravolgere sotto dettatura di quelle lobby della grande finanza tra cui spicca il nome di JP MORGAN.
Dobbiamo uscire da queste imposizioni truffaldine che la Commissione Europea ci impone. Una su tutte, il rispetto del vincolo di spesa della soglia del 3% rapporto pil deficit pubblico, che poi è responsabile del patto di stabilità che ingabbia i comuni. Vi ricordo che quest’anno il governo Renzi si è attestato come spesa intorno al 2,7 % rapporto pil deficit pubblico e, come imposto dalla TROIKA, per il prossimo anno è previsto una ulteriore riduzione di spesa a deficit portandola all’1,8.%.
Tutto ciò significherà ulteriori tagli, maggiori sacrifici, perdita dei diritti sociali e ulteriore opera di predazione attraverso il piano di privatizzazioni imposto dal FMI e già annunciato dal ministro criminale PADOAN, di tutti gli asset strategici dello Stato, i beni e i servizi e soprattutto della completa privatizzazione della SANITA’. Questi nuovi tagli  finiranno per inasprire ulteriormente la CRISI ECONOMICA.
Qualsiasi tentativo di arginare questa deriva autoritaria, antidemocratica e truffaldina sarà completamente inutile usando i sistemi tradizionali come la raccolta firme, i gazebo, le manifestazioni di piazza ecc. ecc. o agendo per fazioni o categorie, a causa della modifica del TITOLO QUINTO della Costituzione Italiana e di tutti i trattati internazionali che l’Italia ha ratificato o si appresterà a ratificare con l’Unione Europea e con gli Stati Uniti senza che l’opinione pubblica ne sappia assolutamente niente.
Trattati dal nome TTIP, TISA, CETA che andranno verso la direzione della completa privatizzazione di tutto quello che adesso è statale e della graduale uscita di scena dello Stato dalla vita dei comuni cittadini. E, come affermato dal criminale Mario DRAGHI, “oramai il pilota automatico è inserito e non sarà più possibile tornare indietro”.
Quindi, in poche parole, appellarsi affinché lo Stato o i Sindaci intervengano a sanare le varie criticità sarà completamente inutile in quanto lo Stato sarà costretto a cedere le ultime sovranità rimaste e il Parlamento avrà solo la funzione di ratifica di tutti i provvedimenti di carattere ORDOLIBERISTA che emanerà la Commissione Europea (Organo non eletto da nessuno). Ai Sindaci rimarrà giusto il controllo sociale dei propri cittadini, ma non disporranno più di quelle risorse necessarie che mediante i trasferimenti dello Stato i comuni ricevevano, mentre le entrate fiscali locali diminuiranno con l’aggravarsi della situazione economica.
Io tutto questo la chiamo DITTATURA. Siamo a tutti gli effetti in una nuova forma subdola di Dittatura delle banche, della Finanza  e delle multinazionali che avranno come fine l’impoverimento
graduale del popolo italiano per ricattarci e usarci come mano d’opera a basso costo per vendere i prodotti che noi saremo costretti a  produrre, come una sorta di cinesi dell’Europa del sud,  ai nuovi Paesi emergenti chiamati BRICS.
Ci stiamo avviando verso quel modello AMERICANO dove chi ha soldi vive e chi non ce li ha può morire tranquillamente secondo quanto teorizzò  l’economista neoliberista austriaco  F. VON HAYEK.
Modello che è lontano milioni di anni luce dal nostro comune sentire e da quella COSTITUZIONE ITALIANA che i nostri padri costituenti ci avevano lasciato in eredità.
Un modello che ci fa pensare all’Argentina 2001, quando quel paese fu completamente distrutto dal punto di vista economico, con la morte di migliaia di persone per malnutrizione, mancanza di medicine e suicidi legati alla crisi economica. Una crisi derivante proprio dall’applicazione di quelle teorie economiche NEOLIBERISTE che, iniziate con il governo golpista MILITARE sono poi proseguite nei venti anni successivi.

Considerando la posta in gioco dobbiamo fare uno sforzo per ritrovare quella unità dal basso e la fiducia in noi stessi che nel corso degli anni sono andate perdute, anche a causa dei continui tradimenti della classe politica che si è fatta corrompere da queste èlite che hanno come unico DIO I MERCATI INTERNAZIONALI”. Bisogna liberare nuovamente l’Italia con una SOLLEVAZIONE POPOLARE da questo invasore subdolo ed invisibile, dall’attuale classe politica italiana completamente asservita, corrotta e complice del sistema. 
Se non capirete, o farete finta di non capire, o sottovaluterete quello che stoaffermando in questa pubblica piazza, condannerete VOI e le vostre famiglie ad un tragico destino  fatto di miseria e umiliazioni senza nessun diritto sociale, come del resto sta già accadendo in parte ora, e verrete privati  della libertà che con tanta fatica e sacrificio i partigiani ci avevano donato liberandoci dal Nazifascismo.
Finiremo per fare la fine di quella grande fetta del popolo  GRECO che in questi anni ha fatto da cavia al sistema infame NEOLIBERISTA che risponde al nome della TROIKA (Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale) ed oggi nell’indifferenza generale sta provando come il popolo argentino di allora  le pene dell’inferno.
Concittadini SVEGLIATEVI!!! Questa volta non ci verrà a salvare o a liberare nessuno, in quanto l’Euro e L’Unione europea sono un prodotto della grande finanza ANGLO-AMERICANA!
Viareggio 04 Giugno 2016

Edoardo Biancalana (Movimento di Liberazione Popolare – PROGRAMMA 101 – della Versilia)

Un pensiero su “VIAREGGIO NON SI VENDE di Edoardo Biancalana”

  1. Anonimo dice:

    La Raggi supera le aspettative.Appendino va molto bene e ha addirittura qualche possibilità.De Magistris ha praticamente ipotecato la vittoria finale.Qualcosa si muove.Adesso dobbiamo muoverci noi per smettere di gioire dei risultati altrui.

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